(AGENPARL) - Roma, 27 Ottobre 2025In occasione del Convegno “Rilancio del Turismo Termale – Il benessere delle acque come risorsa per il futuro”, che si sta svolgendo a Fiuggi presso la Sala Mescita della Fonte Bonifacio VIII, l’Agenparl ha intervistato il Sen. Andrea De Priamo, membro della VIII Commissione permanente (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica) del Senato della Repubblica.
«Tradizione, tutela e futuro sostenibile del sistema termale italiano.
La tutela delle acque termali è un dovere morale, prima ancora che un impegno politico. Esse rappresentano un patrimonio identitario del nostro Paese, un’eredità che abbiamo ricevuto dalla natura e dalla storia, e che dobbiamo consegnare intatta e valorizzata alle generazioni future.
Oggi più che mai, la sfida è garantire un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità, tra benessere economico e tutela ambientale. Le nostre acque termali non sono una risorsa infinita: meritano regole chiare, monitoraggi costanti e una gestione attenta, fondata sul principio della responsabilità.
In questa prospettiva, il Disegno di Legge n.1181, di cui sono cofirmatario, rappresenta un passaggio importante. “Disposizioni per la promozione e lo sviluppo del settore termale nonché per la riqualificazione del patrimonio termale nazionale e delega al Governo in materia di attività idrotermali” è un testo che punta a consolidare il valore strategico del sistema termale italiano, sostenendo innovazione, qualità e sostenibilità.
Esso può diventare una vera occasione per accompagnare la transizione ecologica degli stabilimenti termali, favorendo l’efficienza energetica, il riuso dell’acqua, la riduzione delle emissioni e l’utilizzo delle energie rinnovabili. La tecnologia deve essere al servizio della sostenibilità: dai sensori digitali per il monitoraggio delle sorgenti, ai gemelli digitali che consentono di comprendere meglio i flussi sotterranei e prevenire gli sprechi.
Credo profondamente che il nostro sistema termale possa diventare un laboratorio di economia circolare e di rigenerazione territoriale, dove salute, turismo e tutela ambientale si integrano. I distretti termali, infatti, non sono solo luoghi di cura: sono comunità locali che possono crescere nel rispetto del paesaggio, dell’acqua e delle persone.
In questo contesto, accogliamo con favore la proposta di istituire la Giornata Nazionale delle Terme d’Italia: non una celebrazione fine a se stessa, ma un momento di riflessione e di partecipazione collettiva. Un’occasione per riaffermare il valore culturale e sociale delle terme, affinché esse siano davvero accessibili e apprezzate da tutti, nel solco del principio antico del “mens sana in corpore sano” che i nostri antenati ci hanno tramandato.
Accanto a ciò, dobbiamo investire in mobilità sostenibile – treni regionali, autobus ecologici, ciclovie – per rendere le nostre città termali più accessibili senza aumentare l’impatto ambientale. E dobbiamo sostenere progetti di rigenerazione urbana, affinché i centri termali tornino ad essere luoghi belli, vivibili e accoglienti, nel segno del verde e della qualità architettonica.
Le terme italiane hanno una lunga storia, ma soprattutto hanno un futuro. Un futuro che può e deve fondarsi sulla responsabilità, sull’innovazione e sulla custodia della natura. La vera modernità non consiste nel consumare di più, ma nel conservare meglio. E l’acqua termale, dono prezioso del nostro territorio, merita tutta la nostra cura e la nostra gratitudine.»
