(AGENPARL) - Roma, 27 Ottobre 2025In occasione del Convegno “Rilancio del Turismo Termale – Il benessere delle acque come risorsa per il futuro”, che si sta svolgendo a Fiuggi presso la Sala Mescita della Fonte Bonifacio VIII, l’Agenparl ha intervistato Gian Paolo Coscia, Presidente Camera di Commercio di Alessandria-Asti.
Quale ruolo ritiene può avere la Sua Camera di Commercio nel sostenere e promuovere il settore termale come leva di sviluppo economico e turistico per il territorio?
«La Camera di commercio Alessandria-Asti svolge un ruolo di regista e facilitatore dello sviluppo economico locale. Il settore termale rappresenta un asset strategico di inestimabile valore. Il nostro compito è quello di creare un ecosistema favorevole in cui le imprese termali possano prosperare. Agiamo su più fronti: supportiamo l’accesso al credito per gli investimenti, promuoviamo la formazione di figure professionali qualificate e incentiviamo la partecipazione a bandi regionali, nazionali ed europei. Inoltre, attraverso i nostri strumenti di analisi e monitoraggio dei flussi turistici, forniamo dati essenziali alle imprese per orientare le loro strategie e intercettare nuovi segmenti di mercato, trasformando il benessere in un volano di crescita diffusa.»
In che modo la Camera di Commercio può favorire la collaborazione tra imprese termali, turismo e filiere locali, valorizzando i prodotti e i servizi del territorio?
«La nostra azione si fonda sul principio della “destinazione integrata”. Non promuoviamo la singola struttura termale, ma un’esperienza turistica completa che abbraccia l’intero territorio. In quest’ottica, la Camera di Commercio di Alessandria-Asti si fa promotrice di tavoli di concertazione permanenti, mettendo in contatto gli operatori del settore termale con le altre filiere strategiche: l’agroalimentare di qualità, l’artigianato artistico, la ricettività alberghiera ed extralberghiera e l’offerta culturale. Iniziative come la creazione di marchi di qualità territoriale e la realizzazione di itinerari tematici (enogastronomici, culturali, naturalistici) che includano le stazioni termali, sono strumenti concreti per una sinergia virtuosa. L’obiettivo è offrire al visitatore un pacchetto esperienziale autentico, che valorizzi ogni eccellenza locale e moltiplichi le ricadute economiche sul territorio.»
Quali strumenti o iniziative possono essere attivati per supportare le piccole e medie imprese termali nella riqualificazione, innovazione e promozione dei servizi?
«Per sostenere le PMI, che costituiscono la spina dorsale del nostro sistema termale, abbiamo attivato diversi strumenti. In primis, i voucher per la digitalizzazione e l’innovazione, finalizzati a modernizzare le strutture e i servizi offerti. Sosteniamo la partecipazione a fiere di settore nazionali e internazionali, anche attraverso l’organizzazione di collettive che permettono alle piccole imprese di presentarsi su mercati altrimenti difficilmente accessibili. Fondamentale è anche l’attività di formazione continua che proponiamo agli imprenditori e al loro personale, con corsi specifici su management turistico, marketing digitale e accoglienza multilingue. Crediamo fermamente che investire in competenze e innovazione sia la chiave per aumentare la competitività e garantire uno sviluppo sostenibile nel tempo.»
Ritiene strategico promuovere progetti di marketing territoriale che integrino terme, cultura e benessere per attrarre turismo nazionale e internazionale?
«Assolutamente sì. È una visione che perseguiamo con determinazione. Il turista contemporaneo, sia italiano che straniero, non cerca più una semplice vacanza, ma un’esperienza di benessere a 360 gradi. L’integrazione tra l’offerta termale, il nostro immenso patrimonio culturale e le bellezze paesaggistiche è la nostra carta vincente. Progetti di co-marketing con i grandi attrattori culturali e la creazione di pacchetti turistici integrati sono essenziali per intercettare un pubblico esigente e destagionalizzare i flussi, attirando visitatori durante tutto l’arco dell’anno.»
Qual è la sua posizione sull’istituzione della Giornata nazionale delle terme d’Italia? Pensa che questa iniziativa possa contribuire a promuovere e diffondere la cultura del termalismo e dei benefici delle acque termali nel Paese?
«La mia posizione è di pieno e convinto sostegno. L’istituzione di una Giornata nazionale delle terme d’Italia sarebbe un’iniziativa di grande valore simbolico e promozionale. Rappresenterebbe il giusto riconoscimento per un settore che è parte integrante della storia e della cultura del nostro Paese, un’eccellenza del Made in Italy riconosciuta a livello mondiale. Una giornata dedicata permetterebbe di accendere i riflettori mediatici sull’importanza della prevenzione e del benessere psico-fisico, sensibilizzando l’opinione pubblica sui benefici delle cure termali, spesso ancora percepite in modo limitato. Sarebbe, inoltre, un’occasione straordinaria per le singole realtà termali di organizzare eventi, open day e iniziative speciali, rafforzando il legame con le comunità locali e attirando nuovi visitatori, contribuendo in modo significativo a diffondere la cultura del termalismo in tutte le sue sfaccettature.»
