(AGENPARL) - Roma, 27 Ottobre 2025In occasione del Convegno “Rilancio del Turismo Termale – Il benessere delle acque come risorsa per il futuro”, che si sta svolgendo a Fiuggi presso la Sala Mescita della Fonte Bonifacio VIII, l’Agenparl ha intervistato Franca Roso, Presidente A.N.Co.T (Associazione Nazionale Comuni Termali).
Quali sono, secondo A.N.Co.T., le principali criticità e sfide che il settore termale italiano deve affrontare oggi?
«Le principali criticità riguardano l’attuale frammentazione normativa e la mancanza di una visione unitaria nazionale, che rendono difficile la programmazione e l’attrazione di investimenti. Alcune leggi regionali sono datate o poco adeguate al contesto attuale: per esempio sono ancora in vigore leggi minerarie vecchie che non tengono conto delle esigenze ambientali, di sostenibilità, e della competitività. Credo che il sistema termale necessiti di un riordino normativo nazionale e regionale. Non meno importante, però, è la necessità di modernizzare le strutture termali, spesso storiche, che richiedono importanti interventi di riqualificazione e di efficientamento energetico per rispondere agli standard ambientali e sanitari europei, e forse avrebbero bisogno di sostegno per realizzarli. A ciò si aggiunge la questione della transizione ecologica, che impone di coniugare la tutela delle risorse naturali con la sostenibilità economica delle gestioni. Infine, A.N.Co.T. richiama l’attenzione sulla necessità di rafforzare la dimensione scientifica del termalismo: occorre valorizzare la ricerca clinica e la collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale per consolidare il riconoscimento delle cure termali come parte integrante della prevenzione e della medicina riabilitativa.»
In che modo le proposte di legge in discussione possono contribuire al rilancio economico e sociale del turismo termale?
«La proposta di legge nazionale sul termalismo potrebbe rappresentare un passo decisivo per il rilancio del comparto termale attraverso la creazione di un quadro normativo moderno e coerente, in grado di riconoscere le terme una risorsa strategica per la salute pubblica e per l’economia, lo sviluppo territoriale e sociale. In particolare, definendo chiaramente i Comuni termali, istituendo strumenti amministrativi e finanziari dedicati a questi territori, e promuovendo il termalismo come risorsa economica, ambientale e sociale. L’obiettivo è favorire la nascita di distretti del benessere, in cui la componente sanitaria si integri con quella turistica, culturale e ambientale. Attraverso incentivi agli investimenti, semplificazioni burocratiche e un coordinamento più efficace tra Stato, Regioni, Province e Comuni, la legge può generare nuove opportunità occupazionali e rilanciare il turismo termale come volano di rigenerazione urbana e ambientale.»
Quali iniziative concrete A.N.Co.T. sta portando avanti per supportare i Comuni termali associati, favorire la valorizzazione dei territori e rafforzare il ruolo del termalismo italiano a livello nazionale e internazionale?
«Nel rispetto dei principi fondativi contenuti nel suo statuto, l’attività di A.N.Co.T. è articolata su più fronti. Da un lato, grande è l’impegno per creare un sistema di reti tra i Comuni termali per sviluppare progetti condivisi, sostenibilità e promozione turistica. Non meno importante, però, è l’impegno in ambito scientifico, declinato attraverso la diretta collaborazione con l’Università (La Sapienza) per favorire studi scientifici che documentino l’efficacia delle cure termali e ne consolidino il riconoscimento da parte del sistema sanitario.»
A.N.Co.T. ha sostenuto la tutela del termine “termali” e delle attività ad esso collegate: quali rischi si intendono prevenire con questa norma e quali opportunità di valorizzazione può aprire?
«A.N.Co.T. ha sostenuto con forza la necessità di una norma che tuteli l’uso del termine “termale”. L’obiettivo è evitare che strutture o attività non conformi ai requisiti di legge si presentino come “terme”, generando confusione tra i consumatori e danneggiando l’immagine del termalismo autentico. I rischi da prevenire riguardano dunque l’abuso commerciale del termine e la perdita di credibilità del sistema termale italiano. La tutela del marchio “termale”, invece, può aprire importanti opportunità di valorizzazione: rafforzare la reputazione dei veri stabilimenti termali, promuovere la qualità certificata delle acque minerali naturali e creare un marchio nazionale di eccellenza capace di competere sui mercati internazionali del turismo della salute. »
Quanto è importante un accordo tra Stato e Regioni per garantire una governance efficace del settore termale e quali strumenti potrebbero rafforzare la collaborazione istituzionale?
«Secondo A.N.Co.T., la collaborazione istituzionale è la chiave per il successo del settore. Serve un accordo stabile tra Stato e Regioni che assicuri un quadro di governance chiaro, coordinato e duraturo. Le competenze sul termalismo sono oggi distribuite tra diversi livelli di governo, e ciò genera spesso incertezze e rallentamenti. Un’intesa Stato–Regioni potrebbe favorire la programmazione congiunta di politiche e risorse, l’armonizzazione dei criteri di autorizzazione e controllo, e la definizione di piani strategici nazionali e regionali condivisi.»
In che modo A.N.Co.T. intende collaborare con le altre associazioni di categoria, le istituzioni nazionali e gli enti di ricerca per costruire una strategia condivisa di rilancio del termalismo come risorsa di sviluppo sostenibile e di benessere per i cittadini?
«A.N.Co.T. crede molto nel dialogo e in una collaborazione su basi paritarie con gli altri attori del settore, anche se talvolta, con alcune associazioni, il dialogo diventa difficile. Riteniamo che mettere da parte desideri di primazia sia fondamentale, giacchè solo lavorare uniti e in sintonia può portare a ottenere risultati concreti. Anche per questo, A.N.Co.T. coglie l’occasione in questa intervista per comunicare che è sua intenzione rafforzare la cooperazione con Federalberghi Terme, Federterme, enti di ricerca, università e Ministeri competenti, per costruire una strategia unitaria di rilancio del termalismo. Questa collaborazione potrebbe essere sapere di aiuto ad integrare le dimensioni sanitaria, turistica e ambientale, favorendo la nascita di progetti europei e nazionali incentrati su salute, benessere e sostenibilità. Inoltre, A.N.Co.T. promuove il dialogo con il mondo della ricerca scientifica per sostenere la validazione clinica delle acque termali e rafforzare la credibilità medico-sanitaria del termalismo italiano nel contesto europeo.»
Come vengono promosse le sinergie tra turismo termale, sport, cultura ed enogastronomia locale?
«Uno dei punti cardine della visione di A.N.Co.T. è la costruzione di un ecosistema turistico integrato. Le località termali non devono essere viste solo come luoghi di cura, ma come poli di benessere esperienziale in cui convivono salute, natura, cultura e qualità della vita. Per questo, Ancot ritiene che sia importante promuovere iniziative capaci di unire turismo termale, sport outdoor, percorsi culturali e gastronomici, creando itinerari e festival del benessere che valorizzano le eccellenze locali. L’obiettivo è destagionalizzare il turismo e trasformare i Comuni termali in mete attrattive tutto l’anno, legate al concetto di “benessere globale”.»
Come vede il futuro dei comuni termali italiani nei prossimi anni?
«A.N.Co.T. guarda con ottimismo al futuro dei Comuni termali. Il termalismo potrà diventare sempre più un motore di rigenerazione urbana, un luogo di incontro tra tradizione e innovazione, tra medicina naturale e nuove tecnologie del benessere. I Comuni termali saranno chiamati a svolgere un ruolo attivo nella transizione verde, nella digitalizzazione dei servizi e nella creazione di nuovi modelli di ospitalità basati su salute, cultura e qualità della vita.»
Qual è il messaggio principale che A.N.Co.T. vuole lanciare ai cittadini, alle istituzioni e agli operatori sul valore delle città termali italiane?
«Le città termali italiane sono un patrimonio di salute, bellezza e saperi antichi che guardano al futuro. A.N.Co.T. invita istituzioni, cittadini e operatori a riconoscere il valore strategico del termalismo non solo come attività economica, ma come bene comune nazionale, capace di generare benessere diffuso, prevenzione sanitaria e coesione sociale. »
Qual è il valore simbolico e pratico dell’istituzione della Giornata nazionale delle terme d’Italia e quali benefici concreti può portare ai territori termali e alla promozione della cultura del benessere?
«L’istituzione della “Giornata nazionale delle Terme d’Italia” rappresenta, per A.N.Co.T., un riconoscimento simbolico e operativo di grande importanza. Una ricorrenza che mira a celebrare il patrimonio storico, scientifico e culturale delle terme italiane, diffondendo la consapevolezza del valore del termalismo come risorsa di salute e identità territoriale non può che avere ricadute positive sotto ogni aspetto. Dal punto di vista pratico, la giornata offre ai Comuni termali un’occasione di visibilità nazionale, favorendo iniziative di promozione, eventi culturali, convegni e campagne di sensibilizzazione sul benessere naturale. In questo modo, si rafforza la cultura del benessere termale e si contribuisce alla promozione turistica e sociale dei territori termali italiani.»
