(AGENPARL) - Roma, 27 Ottobre 2025In occasione del Convegno “Rilancio del Turismo Termale – Il benessere delle acque come risorsa per il futuro”, che si sta svolgendo a Fiuggi presso la Sala Mescita della Fonte Bonifacio VIII, l’Agenparl ha intervistato Andrea De Zordo, Presidente della Camera di Commercio di Trento, che riflette sul ruolo del sistema camerale e sulle prospettive del termalismo in Italia, con particolare riferimento all’esperienza trentina.
Presidente De Zordo, quale ruolo ritiene può avere la Sua Camera di Commercio nel sostenere e promuovere il settore termale come leva di sviluppo economico e turistico per il territorio?
«La Camera di Commercio di Trento considera il turismo termale una componente importante dell’offerta turistica territoriale. Il Trentino, grazie alla qualità delle sue acque e alla presenza di strutture di eccellenza come Comano, Levico e Pejo, rappresenta un modello di termalismo integrato con ambiente, salute e benessere. Il nostro ruolo è quello di promuovere un contesto economico favorevole alla crescita di queste realtà, sostenendo l’innovazione d’impresa, la promozione coordinata del territorio e la collaborazione fra operatori pubblici e privati.»
In che modo la Camera di Commercio può favorire la collaborazione tra imprese termali, turismo e filiere locali, valorizzando i prodotti e i servizi del territorio?
«La nostra azione punta da sempre a creare reti tra i diversi protagonisti del territorio. Il turismo termale non vive isolato: dialoga con la ristorazione, l’agroalimentare di qualità, l’artigianato e i servizi legati al benessere. In collaborazione con Trentino Marketing e con le Aziende per il Turismo, distribuite sul territorio, ci impegniamo – soprattutto tramite Palazzo Roccabruna (www.palazzoroccabruna.it), la nostra struttura deputata alla promozione – a valorizzare percorsi che uniscano i sapori locali con la natura, le tradizioni e il benessere prestando un’attenzione crescente alla sostenibilità ambientale, ma anche a quella che in Camera di Commercio di Trento ci piace definire “responsabilità territoriale” che è qualcosa di più della semplice responsabilità sociale perché fa leva sul senso di appartenenza di ciascun soggetto – imprenditore o cittadino – ad una comunità di cui si condividono storia, tradizioni e valori, che si è chiamati a difendere e ad alimentare nell’interesse di tutta la collettività e del suo ecosistema.»
Quali strumenti o iniziative possono essere attivati per supportare le piccole e medie imprese termali nella riqualificazione, innovazione e promozione dei servizi?
«Le piccole e medie imprese rappresentano la spina dorsale del nostro sistema economico. Per questo la Camera di Commercio mette a disposizione bandi per l’innovazione, la digitalizzazione e la formazione, strumenti che possono essere utilizzati anche dalle imprese termali. Inoltre, attraverso Accademia d’Impresa, la nostra azienda speciale deputata alla formazione degli operatori economici, promuoviamo percorsi di aggiornamento sui temi della qualità dell’accoglienza e della valorizzazione dell’esperienza turistica, elementi decisivi per un settore in continua evoluzione.»
Ritiene strategico promuovere progetti di marketing territoriale che integrino terme, cultura e benessere per attrarre turismo nazionale e internazionale?
«Assolutamente sì. Il futuro del turismo termale risiede nella capacità di raccontare un’esperienza complessiva, che unisca il benessere fisico al patrimonio culturale, paesaggistico ed enogastronomico del territorio. La rete istituzionale trentina lavora proprio in questa direzione: l’identità termale è parte di un sistema più ampio di turismo sostenibile e di qualità, che parla di salute, lentezza e autenticità, valori sempre più ricercati anche dai visitatori internazionali.»
Qual è la sua posizione sull’istituzione della Giornata nazionale delle terme d’Italia?
«L’istituzione di una Giornata nazionale delle terme d’Italia sarebbe un segnale importante di attenzione verso un comparto che unisce salute, ambiente ed economia locale. Sarebbe un’occasione utile per promuovere la conoscenza scientifica e culturale del termalismo, ma anche per valorizzare le tante esperienze virtuose, come quelle trentine, che coniugano la tradizione delle acque con l’innovazione, la ricerca e la tutela del territorio.»
