(AGENPARL) - Roma, 27 Ottobre 2025(AGENPARL) – Mon 27 October 2025 Audizione di Confcooperative nella seduta congiunta di Prima e Terza
commissione consiliare
(Acs) Perugia, 27 ottobre 2025 – La Prima e la Terza commissione
dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presiedute da Francesco
Filipponi e Luca Simonetti, si sono riunite in seduta congiunta per
l’audizione di Confcooperative sulle ‘Istanze riferite al nuovo
piano socio-sanitario regionale 2025-2030’. Alla riunione hanno
preso parte Lorenzo Mariani, segretario regionale di Confcooperative
Umbria, e Sandro Corsi, coordinatore del gruppo socio sanitario di
Confcooperative Umbria.
Dagli interventi è emersa una forte richiesta di partecipazione reale
nella costruzione del nuovo piano socio sanitario, che coinvolga gli
operatori pubblici e le associazioni delle persone assistite ma anche
il mondo della cooperazione sociale. Questo perché si potrebbe fare
qualcosa di importante che dia forza ai principi del regionalismo
degli anni settanta. Un sistema che segue un modello di welfare nel
quale la cooperazione sociale e sociosanitaria ha fatto tanto per
garantire uno standard elevato, in congiunzione con le dinamiche
pubbliche e con le politiche regionali. Un argomento che coinvolge
migliaia di operatori sociali e centinaia di migliaia di cittadini
umbri.
In particolare Confcooperative ha sottolineato alcuni punti critici
che vorrebbe fossero inseriti nel piano. Come ad esempio le questioni
ancora da risolvere relativamente alle tariffe nei regolamenti della
legge regionale sui servizi alla persona ed il rispetto del contratto
nazionale del lavoro nelle residenze protette. Ma anche i problemi sul
rapporto tra operatore ed utenti nelle strutture per disabili gravi.
Oppure il dimensionamento delle unità di convivenza, da rivedere.
Altro punto è la compartecipazione del 60% a carico dell’utente,
che non è sostenibile da tutti. Anche perché i problemi della salute
mentale attengono alla sanità. Altra criticità è l’operatore
professionale socio pedagogico, visto che il sistema universitario non
produce queste figure, che sono poche e difficili da trovare.
Ulteriore aspetto centrale è la situazione ospedaliera ingolfata per
gli anziani. Si dovrebbe fare un ragionamento sul supporto che può
essere dato dalla rete delle residenze protette, magari rivedendo le
somme per il convenzionamento. Non vanno dimenticate poi, per
Confcooperative, le problematiche legate all’autismo e alla carenza
di centri residenziali per questi utenti, quando ce ne sono alcuni che
aspettano da anni solo di essere autorizzati. Servirebbe coraggio
anche per la neuropsichiatria infantile. Sarebbe necessario inoltre
proseguire nel progetto di agricoltura sociale per l’inserimento
lavorativo dei soggetti svantaggiati, con percorsi legati allo spettro
autistico. Confcooperative infine chiede attenzione per le difficoltà
del mondo della cooperazione legate al forte aumento dei concorsi
pubblici, che richiamano operatori privando le cooperative di
personale molto formato. Riflessione da fare anche sulle clausole di
salvaguardia negli appalti che se da una parte consentono il
mantenimento dell’aspetto occupazionale, dall’altro fanno perdere
professionalità e deresponsabilizzano l’appaltistica pubblica. DMB/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/81101
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