(AGENPARL) - Roma, 27 Ottobre 2025(AGENPARL) – Mon 27 October 2025 Nell’anniversario dell’assassinio di Enrico Mattei la Presidente del
Consiglio Giorgia Meloni, con la consueta faccia tosta, prosegue
l’appropriazione indebita della memoria del Presidente dell’Eni, con la
balla che sarebbe fonte d’ ispirazione dell’azione del governo.
Il partigiano Enrico Mattei era un sostenitore di una politica estera
autonoma dell’Italia, sfidò apertamente le compagnie petrolifere
angloamericane e francesi, dette allora le 7 sorelle, era contrario alla
NATO e rifiutava la sottomissione del nostro paese agli USA e alle altre
potenze occidentali. Da antifascista si schierò contro il colonialismo
occidentale e sostenne anche finanziariamente la lotta armata del Fronte di
Liberazione Nazionale algerino contro l’occupante francese.
Il governo Meloni, complice del genocidio a Gaza, rappresenta la palese
negazione degli insegnamenti di Enrico Mattei che oggi sono raccolti da
milioni di persone che vengono etichettate Pro Pal, perché sostengono la
causa palestinese, come se fosse un’insulto essere dalla parte di un popolo
oppresso. Mattei era un Pro Pal antelitteram perché puntava su un mondo
arabo partner alla pari per un equo sviluppo e libero dal colonialismo
occidentale. Dal suo insediamento il governo Meloni spaccia come “Piano
Mattei” il potenziamento di un intervento coloniale. Si promettono poche
briciole a governi, spesso corrotti, affinché i loro eserciti impediscano a
chi subisce violenze, ingiustizie, torture, di venire in Europa. Ma il
piano, come i provvedimenti in Italia, è fatto di promesse nemmeno
mantenute. Enrico Mattei, signora Meloni, lo sapeva bene. O ai popoli viene
garantita indipendenza, autonomia, possibilità di vedere un futuro di
prosperità o le persone saranno sempre costrette a fuggire e né lei, né i
roboanti proclami dell’UE potranno mai fermarli.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione
Comunista