(AGENPARL) - Roma, 26 Ottobre 2025(AGENPARL) – Sun 26 October 2025 MONDIALI PISTA 2025 A SANTIAGO DEL CILEGUAZZINI/CONSONNI, LA MADISON AZZURRA NON MANCA L’APPUNTAMENTO CON IL PODIOIl bronzo arriva al termine di una gara contrassegnata dalle cadute. Bene anche
i giovanissimi Venturelli (4^ nell’inseguimento) e Sierra (12° nell’Omnium)
Santiago del Cile (25 ottobre 2025) – Le campionesse olimpiche della Madison, Vittoria Guazzini e Chiara Consonni, portano la seconda medaglia alla spedizione italiana ai Mondiali di Santiago del Cile. Nella gara che le aveva viste trionfare a Parigi 2024, le azzurre lottano fino all’ultimo in una prova contrassegnata da numerose cadute. Tra le vittime eccellenti l’Olanda, quando era al comando, e gli Stati Uniti, in entrambi i casi per un contatto durante il cambio. Anche Chiara Consonni, nelle fasi iniziali, è finita a terra: pur con la parte destra dolorante, è risalita in bicicletta e ha contribuito a conquistare una medaglia di bronzo che conferma la continuità di risultati. Vince la coppia britannica Leech–Archibald.
Chiara Consonni: «È stata una delle Madison più dure che abbia mai fatto, un po’ per la caduta, un po’ perché non avevo le gambe dei giorni migliori. Però davvero, se non ci fosse stata Vittoria (Guazzini), forse non saremmo neanche salite sul podio. È stata una gara difficile, con tante cadute e anche qualche errore tattico da parte nostra. C’è margine per migliorare, ma proprio per questo questo bronzo ha un sapore speciale.
Come ho detto prima, non era una delle mie giornate migliori, ma ci compensiamo sempre. Oggi lei aveva una gamba atomica e mi ha davvero trascinata. Dopo l’arrivo mi sono lasciata un po’ andare, forse anche per il rammarico, perché vedendo come stava Vittoria mi sono detta che potevamo fare ancora di più. Le devo tanto. Ma, come ho detto, si può sempre migliorare.»
Vittoria Guazzini: «Penso che Chiara abbia già detto tutto, anche se come sempre si sminuisce un po’. Dopo l’arrivo mi ha fatto piangere, perché non voglio che si senta in colpa o che rimpianga qualcosa. Siamo salite in due sul podio e abbiamo corso fino alla fine, unite: si vince e si perde insieme.
È sempre una medaglia mondiale, non è certo da buttare via. È vero, dopo l’oro olimpico può sembrare che arrivare terze significhi aver fallito, ma non è così. Ogni volta che corriamo a questo livello ci sono tante nazioni forti e agguerrite, e noi siamo sempre lì, anche se un po’ acciaccate. Questo ci fa ben sperare, perché la Madison è una disciplina che ci piace tanto, e oggi lo abbiamo dimostrato ancora una volta.»
INSEGUIMENTO – Non è una medaglia, ma il quarto posto di Federica Venturelli nell’inseguimento individuale vale quasi quanto. L’azzurra ha corso le qualifiche in 4’31”876, guadagnandosi il diritto di disputare la finale per il bronzo contro la statunitense Chloe Dygert, che ha poi dominato la prova serale. Oro alla britannica Morris.
Un risultato che va inquadrato nella giusta prospettiva: delle quattro atlete nelle finali, l’azzurra è la più giovane, in una specialità in cui esperienza e gestione delle energie sono decisive. Morris, Knight e la pluridecorata Dygert sono nel pieno della loro maturità agonistica, mentre Federica Venturelli è tecnicamente ancora una Under 23. Martina Alzini ha chiuso al settimo posto, con il tempo di 4’33”539.
OMNIUM – Scratch incoraggiante per Juan David Sierra con un terzo posto che appare un ottimo viatico per le prove successive. Nella tempo race rimane invischiato nelle retrovie una specialità sempre di difficile interpretazione. Termina sedicesimo. Undicesimo nell’Eliminazione, l’azzurro prova a recuperare nella prima parte della corsa a punti. Guadagna anche un giro, mostrando di possedere un’ottima condizione ma nella seconda parte di gara paga il ritmo imposto dai primi. Vince lo spagnolo Albert Torres Barcelo. Sierra è 12°.
KM – Martina Fidanza, in una prova che non ha molti riferimenti storici essendo stata introdotta, nella distanza di un chilometro anche per le donne, solo recentemente, si è guadagnata un posto tra le otto finaliste con il sesto tempo e nuovo record italiano di 1’05”673. Posizione confermata in finale, con un nuovo leggero ritocco al limite italiano 1’05”573. Titolo all’olandese Hetty van de Wouw, che segna anche il nuovo record del mondo, 1’03”121
SPRINT – Stefano Moro esce ai sedicesimi. Si qualifica con il 28° tempo (9.914) e ai sedicesimi perde contro Hoogland.
Domenica 26 ottobre: programma gare e Azzurri(tra parentesi l’ora italiana tenuto conto della fine dell’ora legale in Italia)
11:00 (15:00) – Velocità maschile: Semifinali – Gara 1
11:08 (15:08) – Keirin femminile: Primo turno Miriam Vece11:35 (15:35) – Velocità maschile: Semifinali – Gara 211:53 (15:53) – Keirin femminile: Ripescaggi primo turno12:07 (16:07) – Velocità maschile: Semifinali – Spareggio13:30 (17:30) – Keirin femminile: Quarti di finale13:44 (17:44) – Velocità maschile: Finale – Gara 113:54 (17:54) – Corsa a punti femminile Federica Venturelli14:31 (18:31) – Keirin femminile: Semifinali
14:40 (18:40) – Eliminazione maschile Elia Viviani15:02 (19:02) – Velocità maschile: Finale – Gara 215:32 (19:32) – Keirin femminile: Finale 7–1215:39 (19:39) – Keirin femminile: Finale 1–615:44 (19:44) – Velocità maschile: Finale – ev. bella15:58 (19:58) – Madison maschile Juan David Sierra, Davide Stella
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