(AGENPARL) - Roma, 26 Ottobre 2025In una nota diffusa dalla Provincia di Latina, il Presidente Gerardo Stefanelli descrive il progetto Appia Regina Viarum – Provincia di Latina, da lui creato e coordinato per pianificare e gestire lo sviluppo turistico del tratto della via Appia, patrimonio UNESCO, compreso tra la pianura pontina e il Garigliano, a pochi giorni dal suo debutto ufficiale alla XXVII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in programma a Paestum dal 30 ottobre al 2 novembre.
La Provincia di Latina ha svolto un ruolo di primo piano nella procedura che ha portato al prestigioso riconoscimento, esercitando la funzione di area vasta in capo all’Ente e creando un coordinamento dei tredici comuni che si trovano lungo il tracciato della Via Appia proprio per sostenerne la candidatura. «Grazie all’impegno condiviso con i colleghi sindaci infatti», afferma, «abbiamo stipulato un protocollo d’intesa che ci ha consentito di raccogliere la documentazione, proporre iniziative e coordinare tutte le azioni per quanto riguarda il tratto pontino. Un modello di governance che ancora oggi è attivo e funziona».
Il bene ora riconosciuto come patrimonio dell’umanità è diffuso su un territorio molto vasto che va da Brindisi a Roma e che quindi coinvolge quattro Regioni, dieci Province, tre Città Metropolitane, 74 Comuni ma anche 14 parchi tra nazionali e regionali e altre istituzioni. La sfida quindi è quella di costruire un organismo di gestione del bene che deve operare in una duplice direzione: da una parte quella tutela del patrimonio storico e archeologico e dall’altra quella della valorizzazione del bene per la crescita culturale ed economica della comunità e per lo sviluppo sostenibile dei territori. «Il 29 maggio a Roma, nella sala Spadolini del Ministero della Cultura si è tenuta una riunione con tutti i soggetti interessati e sopracitati proprio per un confronto su questi argomenti e il modello di governance della Provincia di Latina è stato preso come esempio e strada da seguire. Direi quindi, per rispondere sinteticamente, che la Provincia di Latina si è ritagliata un ruolo da protagonista».
Secondo Stefanelli il prodotto deve essere un punto d’incontro tra storia, cultura, turismo e sapori, dove ogni tappa della Via Appia possa parlare attraverso i suoi paesaggi, le sue persone e le sue eccellenze.
La Provincia ha segmentato il tracciato UNESCO della Via Appia nel territorio pontino, costruendo itinerari tematici – storici, culturali, cicloturistici, enogastronomici – capaci di connettere luoghi iconici come Cisterna, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia, Terracina, Fondi, Itri, Formia, Gaeta, Monte San Biagio e Minturno. Ogni tappa racconterà un pezzo di questo straordinario patrimonio, con uno sguardo nuovo e contemporaneo. Il progetto include un piano media con canali social, un sito web dedicato, mappe interattive e video promozionali. Questo progetto dimostra che la Provincia di Latina sa lavorare in rete, valorizzando le proprie radici per costruire futuro. «L’Appia non è soltanto un’antica strada romana: è un simbolo di connessione, di incontro, di cammino comune», dice Stefanelli, «ed è con questo spirito che ci presentiamo alla Fiera di Paestum: come una comunità unita, orgogliosa della propria storia e pronta a raccontarla al mondo».
Nel tratto pontino dell’Appia i turisti provengono prevalentemente dal nord Europa e dai mercati di lingua francese (questi ultimi anche extraeuropei, a cominciare dal Canada).
Il brand Appia Regina Viarum – Provincia di Latina è stato presentato a settembre, accompagnato da una colonna sonora donata dal compositore statunitense Ron Jones in un bellissimo concerto che si è tenuto proprio nel teatro romano dell’antica Minturnae, e ora va incontro a una promozione turistica strutturata. Proprio per questo la scelta di partecipare alla Borsa Archeologica per il turismo di Paestum coinvolgendo oltre ai comuni anche le associazioni, le scuole e le aziende private con una promozione che verterà su tre tematiche principali: archeologia, enogastronomia e cicloturismo. L’obiettivo è valorizzare l’Appia come filo conduttore di un nuovo prodotto turistico-culturale di qualità, un sistema integrato territoriale che partendo dalle straordinarie risorse storico archeologiche promuova i luoghi di eccellenza e le tradizioni identitarie.
«Questa esperienza sarà solo la prima di una lunga serie che continueranno per tutto il 2026 e che vedranno la Provincia e l’Appia nel suo tratto pontino protagoniste», conclude il Presidente.
