(AGENPARL) - Roma, 25 Ottobre 2025(AGENPARL) – Sat 25 October 2025 SUPERBONUS, RICCHIUTI (FDI): SINGOLARE CONTE PUNTI ORA DITO CONTRO GOVERNO
“Il Superbonus 110%, introdotto nel 2020 dal governo Conte II, ha generato un mercato dei crediti fiscali che ha coinvolto banche, Poste Italiane e assicurazioni. Questi soggetti hanno acquistato crediti da imprese e privati con sconti variabili, ottenendo margini significativi. Il costo totale per lo Stato è stimato in circa 170 miliardi di euro, mentre il valore dei crediti fiscali intermediati dagli istituti finanziari si aggira tra i 60 e i 70 miliardi. Gli sconti applicati all’acquisto dei crediti sono stati molto variabili: nella fase iniziale del meccanismo si attestavano tra il 10% e il 15%, ma con la saturazione del mercato nel 2023–2024, si sono registrati casi documentati di cessioni con sconti anche superiori al 30%. Questo ha generato un guadagno lordo stimato tra i 6 e i 12 miliardi di euro per gli intermediari, non soggetto a tassazione IRPEF. È quindi singolare che oggi lo stesso promotore politico del Superbonus proponga di tassare gli extra profitti delle banche, quando proprio quella misura ha creato le condizioni per tali guadagni. Nella legge di bilancio è stato previsto un contributo straordinario concordato con gli istituti finanziari, pari a circa 4 miliardi di euro nel 2026 e 10 miliardi complessivi in tre anni, attraverso l’aumento dell’aliquota IRAP e altre misure fiscali mirate. E siccome è poco liberale pretendere indietro ciò che si è volontariamente concesso, il governo ha scelto di negoziare una soluzione condivisa, evitando lo scontro ideologico. Conte invece non punta il dito solo contro le banche: lo punta anche contro il governo che ha ereditato il suo disastro, perché ora vuole indietro sotto forma di tassa gli extra profitti che lui stesso ha messo in circolo”.
Lo dichiara il vice responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia, Lino Ricchiuti.
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