(AGENPARL) - Roma, 25 Ottobre 2025(AGENPARL) – Sat 25 October 2025 Cari concittadini e concittadine,
come incaricato dal sindaco di seguire direttamente VAL DI SANGRO EXPO, di fronte alle recenti polemiche da parte del circolo locale di una forza politica, sento il dovere di qualche parola di ulteriore chiarezza rispetto a quanto già dichiarato dall’Amministrazione Comunale e definitiva sull’edizione 2025 della manifestazione.
Tutto è stato fatto in assoluta trasparenza, nell’esclusivo interesse pubblico, nel totale rispetto delle norme e senza spendere un solo centesimo di euro di denaro pubblico.
Nelle varie risposte già date dall’Amministrazione, ci sono già tutti gli elementi essenziali, ma vorrei ripercorrerli, punto per punto, insieme con voi.
Cominciamo dai numeri, i CONTI per intenderci, la cui analisi e valutazione, per la complessità organizzativa, logistica e gestionale del VAL DI SANGRO EXPO non può essere fatta con approssimazione e superficialità come fatto nel primo comunicato di “denuncia” dove viene affermato che “la stima reale porterebbe ad un flusso di denaro potenzialmente superiore a 300.000 euro” a vantaggio della ditta organizzatrice.
Cifre errate e false, basate su supposizioni smentite dai numeri e dai fatti!
Premesso che le tariffe sono state applicate solo per gli spazi dedicati esclusivamente all’esposizione e, quindi, “affittati” dai singoli espositori, la relazione tecnico-contabile sul punto è chiara, precisa, dettagliata ed esaustiva:
gli spazi non coperti dedicati all’agricoltura erano circa 5.000 metri quadri e non 10.500 come dichiarato dai “denuncianti”. Di questi solo 2.150 metri quadri erano occupati da stand espositivi per macchinari, attrezzature e soluzioni innovative essendo il resto occupato da un corridoio centrale e spazi di passaggio per garantire la sicurezza, accessibilità e visibilità agli stand, quindi aree di servizio;
gli spazi coperti, assicurati da 3 tensostrutture, erano di circa 3.100 metri quadri e non 6.500 come dichiarato sempre dai “denuncianti”, di cui solo 1.800 occupati dagli espositori, essendo il resto della superficie dedicato ad aree di servizio come corridoi e uscite di sicurezza;
la superficie occupata dagli espositori esterni alle tensostrutture era di circa 1.250 metri quadri;
ulteriori 1.000 metri quadri esterni sono stati messi gratuitamente a disposizione di importanti realtà imprenditoriali, quali STELLANTIS e HONDA ITALIA.
In totale sono circa 6.550 metri quadri netti dedicati esclusivamente alle attività espositive e non 17.000 metri quadri, cifra che si riferisce all’intera area dedicata all’evento e che include anche le aree di servizio, quali corridoi e spazi di sicurezza, l’area ludico-ricreativa, l’area food/relax e i parcheggi oltre ai 250 metri quadri della sala conferenze messi a disposizione del Comune gratuitamente dalla ditta organizzatrice.
In poche parole, siamo a meno del 40% dei metri quadri (sia coperti che esterni) totali, sui quali sono stati fatti i calcoli “a naso” dai “denuncianti”.
La ditta nella relazione tecnico-contabile ha dichiarato entrate per 146.500 €, che fanno un costo medio per metro quadro nettamente inferiore a quello riportato dai “denuncianti” e che era variabile in ragione della tipologia dello spazio “affittato”.
Tutto ciò per dire, che non è “tutto oro” quello che si vuol far apparire!!
Altrettanto ovvio è il fatto che all’aumentare delle dimensioni degli allestimenti e dei relativi incassi, soprattutto a seguito del successo della prima edizione ed in maniera non preventivabile puntualmente, sono aumentati anche i costi, passati da 69.500 € dell’edizione 2024 ai 127.000 € del 2025, come riportato in dettaglio sempre nella relazione tecnico-contabile.
Le spese, inoltre, sono aumentate anche in ragione del fatto che – come già spiegato nell’ultimo comunicato dell’Amministrazione – molte spese che l’altro anno erano state sostenute direttamente dal Comune, quest’anno sono state messe a carico della ditta organizzatrice.
La ditta organizzatrice ha, inoltre, fornito al Comune gratuitamente servizi per un valore di 11.800 euro.
Stupisce, poi, il fatto che una forza politica che si dichiara liberale proponga di “tassare”, con una dazione al Comune pari al 50%, l’avanzo di gestione della ditta ditta organizzatrice, che è lordo e su cui, ovviamente, dovrà pagare le imposte previste.
Prima si fanno “indagini” puntuali e precise e si accerta la “verità dei fatti e dei numeri” e poi si giudica. Se si segue questo metodo, i conti tornano e quadrano!
Viene, inoltre, contestato al Comune l’affidamento diretto (senza gara pubblica) di VAL DI SANGRO EXPO alla ditta organizzatrice, procedura seguita dagli uffici competenti e conforme a quanto previsto dalle norme in materia di concessioni.
Citare una singola norma, come fanno i “denuncianti”, estraniandola dal quadro normativo complessivo appare fuorviante e diretto solo a gettare fumo negli occhi o ingenerare infondati sospetti. Le norme, infatti, devono, sempre e costantemente essere interpretate nella cornice normativa di riferimento e non già in maniera estranea e/o avulsa dalle altre disposizioni del codice degli appalti. E se si fa ciò è evidente che la procedura seguita dagli uffici competenti è conforme alla complessiva normativa di riferimento.
Inoltre, si accusa sostanzialmente il Comune di non aver “creato profitto” da questa manifestazione e di aver “fatto uscire” denaro dal territorio ad unico beneficio della ditta organizzatrice.
Accuse a dir poco ridicole e pretestuose sia perché il Comune non è un’azienda che genera profitto, sia perché -in realtà- i benefici nell’indotto Expo sono stati visibili a tutti!
La circolazione di migliaia di persone che hanno stazionato, soggiornato e fruito dei servizi in tutta la zona è evidente ed indiscutibile.
Il beneficio per la collettività è indubbio così come il fatto, lo ribadisco senza tema di poter essere smentito, che non è stato speso un solo centesimo di denaro pubblico.
È inutile attorcigliarsi in mille giri di valzer pur di trovare qualcosa da contestare arrivando, addirittura, a dire che siano state fatte preferenze – dettate da simpatie politiche – nella scelta degli espositori o che qualcuno di essi sia stato avvantaggiato.
