(AGENPARL) - Roma, 24 Ottobre 2025(AGENPARL) – Fri 24 October 2025 *L’Esercito celebra l’83° anniversario della battaglia di El Alamein*
*Il Centro Addestramento Paracadutisti ospita la cerimonia che rende onore
alla storia dei soldati italiani*
*Pisa, 24 ottobre 2025*. Questa mattina, presso il Centro Addestramento
Paracadutisti – CAPAR di Pisa, si è svolta la cerimonia di commemorazione
dell’83° anniversario della Battaglia di “El Alamein”, alla presenza del
Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, del Capo di
Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello,
e delle Autorità civili e militari locali.
Nell’ottobre del 1942 i paracadutisti italiani schierati a “El Alamein”,
insieme alle Divisioni “Ariete”, “Littorio”, “Pavia”, “Brescia”, “Bologna”,
“Trento” e “Trieste”, lungo un fronte di 15 chilometri, con un rapporto di
forze impari, seppero resistere oltre l’immaginabile, con incredibile
determinazione ed energia ai ripetuti attacchi avversari, respingendo ogni
tentativo di sfondamento e infliggendo al nemico gravi perdite, tanto che
alla resa fu loro tributato l’onore delle armi. L’inaspettata resistenza
dei paracadutisti italiani, che registrarono nella battaglia oltre 1.100
tra morti, feriti e dispersi, costrinse i comandi inglesi a sospendere ogni
ulteriore iniziativa su quel fronte.
La Medaglia d’Oro al Valor Militare, Tenente Colonnello Alberto Bechi
Luserna sintetizzò così nei suoi scritti: “Fra sabbie non più deserte sono
qui di presidio per l’eternità i ragazzi della Folgore, fior fiore di un
popolo e di un esercito in armi. Caduti per un’idea, senza rimpianti,
onorati dal ricordo dello stesso nemico”.
Sul piazzale del CAPAR, assieme ai Reparti della “Folgore”, sono state
schierate rappresentanze dei Reparti della Brigata “Ariete”, unica Grande
Unità ancora in vita di quelle che combatterono al fianco della Divisione
“Folgore”, rappresentanze del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti
“Tuscania”, del Comando Forze Speciali dell’Esercito e della 46° Brigata
Aerea di Pisa, presente con la propria Bandiera di Guerra.
La Senatrice Rauti, nominata paracadutista ad honorem nel corso della
cerimonia, rivolgendosi commossa alle truppe schierate, ha evidenziato: “In
tutti i Paracadutisti che incontro, in esercitazione, in servizio in Patria
nell’operazione strade sicure, nei Teatri Operativi colgo sempre lo stesso
sguardo, sono gli occhi di chi è fiero, gli occhi di soldati orgogliosi del
loro lavoro, consapevoli del loro ruolo; nessuno di voi è un numero di
matricola perché siete una comunità di persone legate tra loro e legate
alla Patria ed al Tricolore.
La vostra professionalità serve oggi più che mai; l’Italia ha bisogno della
vostra prontezza e della vostra preparazione, dei vostri cuori d’acciaio
all’erta, della vostra azione fulminea e precisa anche in situazioni
estreme”.
Nel suo intervento il Generale Masiello, che della specialità Paracadutisti
è il decano, ha sottolineato: “El Alamein non è un semplice anniversario.
Non è un rituale da vivere una volta l’anno: è un’eredità viva, un’eredità
che orienta il nostro pensiero, le nostre scelte, le nostre azioni. Un filo
che unisce le generazioni dei paracadutisti italiani: è senso di
appartenenza, identità, memoria viva. È il sigillo della tradizione; il
passaggio di testimone da chi ha dato tutto a chi oggi si prepara a dare
tutto. È il sigillo del Noi sull’Io. Ogni ordine dato, ogni decisione
presa, deve avere un solo obiettivo: il soldato, il paracadutista! Se lo
mettiamo al centro oggi, domani sarà pronto a tutto. Siamo a un bivio:
cambiare o diventare irrilevanti. Cambiare non è un’opzione, è un dovere
morale e operativo. Dobbiamo prepararci alla peggiore delle eventualità,
sperando che non arrivi mai. E non basta dire: “noi non vogliamo la
guerra.” I militari – lo ripeto ancora una volta – sono i primi a non
volerla, perché sanno cosa significa. Però, purtroppo, quando la guerra
arriva, non sempre ti chiede il permesso. Il futuro appartiene a chi sa
trasformare la memoria in forza, la tradizione in energia, l’onore in
azione. Perché nella Folgore, nell’Esercito, ciascuno è parte di un tutto.
Quel tutto è ciò che dà significato al sacrificio, alla fede, all’onore,
all’amore per la Patria. Il grido “Folgore!” ispira, unisce, guida. E la
solidarietà di atteggiamento morale e la fraternità del rischio ci fanno
fratelli. Oggi questo spirito si rinnova. Oggi la nostra grande famiglia
si arricchisce di una nuova presenza. Benvenuta, Sottosegretario Rauti, fra
i baschi amaranto”.
Nei giorni precedenti la cerimonia, presso la zona lancio di Altopascio è
stato effettuato il tradizionale aviolancio delle Bandiere di Guerra di
tutti i Reparti della “Folgore”, assieme ai quali si sono aviolanciate le
Bandiere di Guerra dei Reparti inquadrati nel Comando Forze Speciali
dell’Esercito (COMFOSE), la Bandiera di Guerra del 1° Reggimento
Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” e il medagliere dell’Associazione
Nazionale Paracadutisti d’Italia (AnPdI).
Nell’ambito degli eventi svolti a margine delle celebrazioni dell’83°
anniversario della Battaglia di El Alamein, la Brigata paracadutisti
“Folgore” ha organizzato, nel mese di ottobre 2024, donazioni di sangue che
hanno visto interessati tutti i Reparti dipendenti nelle Regioni di
Toscana, Lazio e Veneto.
La Brigata paracadutisti “Folgore” è tra gli strumenti a disposizione
dell’Esercito Italiano per assicurare la capacità di risposta e di
intervento immediato della Difesa a situazioni di crisi e di emergenza che
richiedono di proiettare, anche con breve preavviso ed in tempi ridotti,
importanti dispositivi assetti in grado di operare nei diversi scenari in
tutti gli ambiti di confronto.
*Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito*
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