(AGENPARL) - Roma, 24 Ottobre 2025(AGENPARL) – Fri 24 October 2025 Istituto Italiano di Cultura di Amburgo. globale° festival della letteratura transnazionale: Giulia Caminito presenta “La grande A”.
Giulia Caminito dialogherà con il pubblico in lingua italiana e tedesca. L’evento, organizzato da globale° Festival für grenzüberschreitende Literatur in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, il Consolato Onorario d’Italia a Brema e l’Associazione italo-tedesca DIG di Brema, sarà moderato dalla Prof.ssa Elisabeth Arend, i brani in tedesco verranno letti da attori e attrici del teatro di Brema
Caffè nel deserto: Giulia Caminito racconta della vita italiana in Eritrea – e di due donne ribelli, irriducibili, che trovano la libertà in modi molto diversi. Un romanzo storico di aspra bellezza.
La Lombardia nella seconda guerra mondiale: le persone cercano rifugio dai continui bombardamenti, gli occupanti tedeschi danno la caccia ai partigiani, il cibo è razionato. La tredicenne Giada vive con sua zia, una fascista devota; violenza e privazioni caratterizzano la vita quotidiana. Così Giada sogna, sogna la “grande A”: l’Africa, dove sua madre Adele vive apparentemente una vita avventurosa e indipendente nelle colonie italiane. E finalmente, dopo la fine della guerra, la madre la porta con sé in Eritrea. Ma le grandi aspettative sono deluse: il caldo costante e il lavoro nel bar di Adele ai margini del deserto non hanno nulla di fiabesco. Anche il caffè sa di acqua salata. L’Eritrea è sulla via dell’indipendenza, i coloni rimasti lottano per un futuro sotto i nuovi rapporti di potere. La madre iridescente soffoca ogni desiderio di libertà finché Giada non incontra l’affascinante ma poco trasparente Giacomo.
Lunedì 3 novembre 2025 alle ore 19:00 Giulia Caminito sarà ospite dell’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo dove insieme al pubblico farà un viaggio nella letteratura del Novecento al femminile.
Si tratta di una lettura da “Amatissime” un libro dove la memoria personale dell’autrice si intreccia alla memoria biografica di sei scrittrici del Novecento italiano. Dall’infanzia fino all’eredità dopo la morte, la domanda che attraversa questi saggi è: come si tiene in vita una scrittrice? Come si fa a conservare le sue carte, a ricordare i momenti della sua esistenza, a rendere sempre disponibili i suoi libri?In questo periodo, in cui sia in Italia che all’estero finalmente tante scrittrici vengono riportate in libreria e il trend dei libri scritti da donne è in crescita, diventa vitale interrogarsi sul legame reale e profondo che ognuno/a di noi ha con le scrittrici che ci hanno formate, a cui dobbiamo chi siamo diventate. Così Caminito ha scelto sei scrittrici che per lei rappresentano sei momenti precisi della vita e sei incontri fondativi.Elsa Morante apre il libro e, attraverso i suoi scritti sull’infanzia. Giulia Caminito ricostruisce, tra invenzione e verità, la Elsa bambina, i suoi luoghi, le sue precoci scritture, le sue paure e la sua personalità vanitosa e triste allo stesso tempo. Poi con Paola Masino si entra nell’adolescenza, nella voglia di ribellione, nella scoperta degli abiti da indossare fuori dalle mura di casa. È “Album di vestiti” a guidare questo passaggio, dove Masino si racconta mettendo in luce tutti gli abiti che l’hanno accompagnata nella sua crescita. Dopo con Maria Bellonci arriva il confronto col mondo della scrittura, i vent’anni e la voglia di scrivere e raccontare, la scoperta della passione per il romanzo storico, di cui Bellonci è stata grande maestra. Attraverso le stanze della Fondazione Bellonci e gli intrighi del Premio Strega, Caminito segue l’ombra della scrittrice per provare a recuperarla mentre, curva sulle carte, è intenta alle sue ricerche storiche. Con Natalia Ginzburg si entra invece nel mondo dell’editoria, in particolare nella casa editrice Einaudi, per cui la scrittrice ha lavorato tanti anni. Per Caminito Ginzburg è un punto fermo, una certezza politica, umana, lavorativa, letteraria: chi più di lei incarna un modello per una autrice che ha sempre voluto lavorare anche nel mondo dei libri? Le ultime due scrittrici: Laudomia Bonanni e Livia De Stefani raccontano, tramite la loro vita, le sconfitte, le difficoltà e la fatica a farsi apprezzare dalla società letteraria romana. Entrambe ormai poco note e spesso dimenticate sono state invece anime vivide del secondo Novecento e si sono distinte per coraggio e fantasia nella scrittura. Mentre Bonanni incarna la parabola della dimenticanza, De Stefani dona speranza sulla memoria delle scrittrici grazie al fondo documentale aperto in suo nome che le ha permesso di continuare a essere letta e studiata.Alla fine di questo viaggio, tra la vita e la scrittura, ciò che resta è l’amore di Caminito per queste scrittrici, che lei considera parte della sua genealogia personale, come delle parenti specialissime.
Con Giulia Caminito si discuterà di tutto ciò in tedesco e in italiano, con la moderazione della Dr.ssa Francesca Bravi dell’Università CAU di Kiel che curerà anche la traduzione in consecutiva in italiano e tedesco delle domande del pubblico.
La partecipazione all’evento organizzato organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo è gratuitia, ma occorre iscriversi tramite il portale Eventbrite: Caminito_Amatissime.eventbrite.de.
Giulia Caminito è nata nel 1988 e vive a Roma. Il suo primo romanzo La grande A (Giunti, 2016) ha vinto il Premio Bagutta Opera Prima, il Premio Berto e il Premio Brancati Giovani. Ha scritto romanzi, racconti e libri per bambini. Ha pubblicato per Bompiani Un Giorno verrà, L’acqua del lago non è mai dolce (vincitore Premio Campiello 2021 e finalista Premio Strega 2021), Il male che non c’è (2024) e Amatissime (2025). I suoi libri sono tradotti in oltre trenta paesi. Collabora con riviste e quotidiani e lavora nel mondo dell’editoria.
Il festival letterario è organizzato dall’associazione Globale e. V., in stretta collaborazione con l’Università di Brema, il Teatro di Brema e numerose altre istituzioni, tra cui Radio Bremen, Instituto Cervantes, Institut français, Biblioteca civica di Brema, Prager Literaturhaus, Bremer Literaturkontor, Musée de l’histoire de l’immigration di Parigi, e molte altre.
Il globale° – Festival für grenzüberschreitende Literatur è, nella sua forma, unico in Europa e offre un forum alla varietà delle letterature che, linguisticamente, culturalmente o geograficamente, fanno riferimento all’area di lingua tedesca.
Si considera parte del dialogo tra le culture e si colloca consapevolmente nel contesto dell’attuale dibattito su diversità e integrazione.
Sono invitati autori multilingui. Tra gli ospiti figurano anche scrittori provenienti da tutto il mondo, la cui esperienza di migrazioni transnazionali ha ispirato avventure linguistiche e grandi storie.
