(AGENPARL) - Roma, 24 Ottobre 2025(AGENPARL) – Fri 24 October 2025 CONFARTIGIANATO IMPRESE SARDEGNA
COMUNICATO STAMPA 24 OTTOBRE 2025
ENERGIA – Il mercato non si “sgonfia”: 77milioni di euro di extracosto
per le imprese e + 43,3% in bolletta per i cittadini. Divario
importante con le altre realtà europee. Meloni (Presidente
Confartigianato Sardegna): “Diversificazione delle fonti e convinto
sostegno a efficientamento e riqualificazione energetica di attività
ed edifici”. A Cagliari svolto l’evento relativo alla “Settimana per
l’Energia e la Sostenibilità 2025”.
Le imprese e le famiglie sarde sono ancora dentro la “bolla” dei costi
energetici che tende a “sgonfiarsi” con molta difficoltà. Se per le
piccole e medie aziende l’extracosto tra il 2023 e 2024 è stato di
77milioni di euro, per i cittadini i prezzi al consumo di elettricità
e gas sono ancora superiori del 42,3% rispetto al 2021, nonostante una
diminuzione del 3,6% tra il 2023 e 2024. Rispetto alle realtà europee
di pari dimensioni, le PMI sarde, come quelle produttrici di
alimentari, moda, mobili, legno, vetro, metalli e altre manifatture,
tra cui gioielleria ed occhialeria, scontano uno spread di 14 milioni
di euro, pari allo 0,04% del valore aggiunto regionale.
La difficoltà del mercato dell’energia e delle sue commodities sono
state rilevate dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato
Sardegna su dati Movimprese e Terna.
Lo studio accompagna le attività relative alla “Settimana per
l’Energia e la Sostenibilità 2025”, organizzata da Confartigianato a
livello nazionale che, con 80 eventi territoriali, esplora i temi
della sostenibilità e del risparmio energetico. La Sardegna ha
partecipato con l’iniziativa dal titolo “La Sostenibilità del Made in
Italy. Come sostenere i valori della manifattura italiana attraverso
interventi pubblici e privati”, svoltasi presso la Camera di Commercio
di Cagliari-Oristano in Largo Carlo Felice. Tra i temi trattati la
tutela del Made in Italy, la riforma dei licei per la formazione e
l’educazione delle nuove generazioni, gli interventi camerali a
sostegno delle imprese e della sostenibilità, le esperienze
associative per la valorizzazione della manifattura e del tessuto
locale.
“La nostra analisi sul peso della bolletta elettrica per le aziende
sarde mostra l’urgenza di interventi di politica energetica su più
fronti – afferma Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese
Sardegna – quindi la diversificazione delle fonti di
approvvigionamento, il sostegno convinto delle rinnovabili e concrete
azioni per l’efficientamento e la riqualificazione energetica di
imprese ed edifici”. “Non è certo da oggi che diciamo come il
caro-energia freni la competitività delle piccole imprese – aggiunge
Meloni – per questo è necessario riequilibrare il carico fiscale sulle
bollette che, da anni, penalizza le realtà più piccole, costrette a
pagare oneri sproporzionati rispetto ai grandi energivori”.
L’analisi dice anche come nel 2023 i consumi di energia elettrica in
Sardegna, siano stati di 7.637 GWh, di cui due terzi (il 68,3%)
rappresentati dai 5.216 GWh in capo ad industria e servizi.
L’industria, infatti, si attesta come il settore maggiormente
energivoro con una quota del 40,6%, mentre i Servizi consumano il
27,7% dell’energia totale. Sempre tra il 2023 e 2024, si è registrata
una diminuzione del consumo di energia del 5,9%, più accentuato del
-2,9% medio nazionale, con un calo più accentuato per l’industria
(-10,5%).
Come anticipato, i prezzi retail di elettricità e gas, in Sardegna
sono ancora superiori del 42,3% rispetto alla media dell’anno 2021.
L’Isola, a luglio di quest’anno, ha registrato un calo dei prezzi al
consumo di energia elettrica, gas e altri combustibili del 3,6%.
Tuttavia nei primi sette mesi del 2025 i prezzi al consumo di queste
commodities energetiche per l’Isola sono risultati ancora superiori
del 42,3% rispetto alla media dell’anno 2021, crescita inferiore
rispetto al +49,8% medio nazionale, ma più che doppio rispetto
all’inflazione cumulata che, nel periodo in esame, è pari al 18,2% in
regione.
Altro capitolo importante riguarda la spesa delle famiglie per energia
elettrica e gas che in Sardegna ammonta a 1.014 milioni di euro.
Dall’analisi dei più recenti dati sulla spesa per consumi, si stima
che nel 2023 i nuclei sardi abbiano speso 1.014 milioni di euro in
energia elettrica e gas, che rappresentano il 4,9% della spesa totale
delle famiglie (in linea al 4,7% medio nazionale), pari al 2,6% del
PIL, con una incidenza sopra al 2,1% medio nazionale.
“Serve un cambio di passo – rimarca – la sostenibilità non può restare
sulla carta: va rinforzata con politiche fiscali e incentivi capaci di
liberare risorse per le PMI”. “Le nostre aziende non chiedono
privilegi ma regole chiare, eque e coerenti con il principio europeo
del ‘chi inquina paga – sottolinea e conclude il Presidente di
Confartigianato Sardegna – oggi, invece, con un prelievo fiscale
sproporzionato nella bolletta, pagano di più proprio quelle realtà che
consumano meno e che spesso sono protagoniste della transizione green
nei territori”.
Il dossier ha analizzato anche la frenata degli investimenti green dal
quale è emerso come le imprese dell’isola che hanno investono in
tecnologie green nel 2024 sono state pari al 21,4%, quota in calo di
4,1 punti percentuali rispetto al 25,5% del 2023.
Nell’ambito della transizione green è molto importante l’aspetto della
formazione del capitale umano: nel 2024 le imprese sarde con
dipendenti di industria e servizi segnalano che l’attitudine al
risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale è necessaria per
l’81,8% delle entrate previste. Nel 47,1% dei casi, però, è difficile
reperire lavoratori con queste competenze, pari a 61.440 unità, e si
tratta di quasi un lavoratore su due.
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