(AGENPARL) - Roma, 24 Ottobre 2025(AGENPARL) – Fri 24 October 2025 Trieste, 24 ottobre 2025 – L’Assemblea pubblica di *Confindustria FVG*,
organizzata da *Confindustria Alto Adriatico* e *Confindustria Udine*, si è
aperta questa mattina al Generali Convention Center con una sorpresa di
rara intensità intellettuale: senza alcun annuncio preliminare,
infatti, *Bernard-Henri
Lévy*, scrittore e filosofo francese noto per il suo impegno politico e
culturale in difesa dell’Europa, è salito sul palco nello stupore di una
platea, circa 1800 persone, trovatasi dinnanzi a una delle voci più
autorevoli del pensiero europeo contemporaneo.
Lévy ha offerto *«Il suono di un’altra Europa»*, monologo dal messaggio
duplice.
«La cattiva notizia – ha detto – è che ci troviamo sull’orlo di un collasso
storico, minacciato da fronti convergenti. Il primo è la Russia di Putin,
il cui obiettivo non è territoriale ma la destabilizzazione del continente,
visto come corresponsabile della dissoluzione dell’Unione Sovietica; il
secondo è costituito dalla rinascita di antichi imperi come la Cina, *che
considera l’Europa il nemico storico per le umiliazioni coloniali
ottocentesche*, la Turchia degli ideologi, *intenta a distruggere quella
che percepisce come fortezza europea*, l’Iran degli Ayatollah e l’islamismo
radicale nelle sue varie declinazioni, tutte con l’Europa nel mirino».
Secondo Lévy il terzo fronte è rappresentato, paradossalmente, dagli Stati
Uniti, storicamente alleati: «Se il progetto americano originario mirava a
far rifiorire oltremare i valori europei calpestati da guerre e
intolleranza – ha detto – oggi gli Usa si stanno rivoltando contro
l’Europa, orientandosi verso una *Silicon Valley che si estende oltre il
Pacifico*». Il quarto fronte è interno e riguarda le forze antieuropee come
Orbán e i populisti tedeschi di AfD. Infine, sempre secondo il filosofo,
l’euro rischia di scomparire, «poiché ogni moneta transnazionale richiede
un potere politico forte su cui poggiare, come dimostra la storia delle
valute comuni fallite».
La buona notizia è che «i cittadini europei possono evitare il crollo, a
condizione di agire su più fronti. L’Europa deve dotarsi di un volto e di
un’autorità, superando l’attuale anonimato simboleggiato dalle banconote.
Serve sdoppiare la sovranità, accettando che i grandi temi – flussi
finanziari, salute, immigrazione, terrorismo, guerra e pace – non possano
essere di competenza esclusiva degli stati nazionali, ma richiedano
un’agora europea. Occorre lottare contro il populismo, riconoscendo che il
sovrano, anche quando è il popolo, non può essere assoluto e può sbagliare.
È necessario difendere i pilastri europei – Grecia, Roma e Gerusalemme –
combattendo l’antisemitismo. Infine – ha concluso – gli europei devono
ritrovare fierezza ricordando che se *l’Europa ha inventato il fascismo, ha
anche inventato l’antifascismo e i suoi valori sono quelli sognati dai
combattenti per la democrazia in Ucraina, Siria e Somalia nelle guerre
contemporanee*».
Un’apertura, quella di Lévy, che ha trasformato un’assemblea
imprenditoriale in un atto di pensiero collettivo, richiamando gli
industriali del Friuli Venezia Giulia a una responsabilità che travalica
l’economia per toccare il destino stesso della civiltà europea.
*Bernard-Henri Lévy*
Nato il 5 novembre 1948 a Beni Saf, in Algeria, Bernard-Henri Lévy è un
filosofo, scrittore, giornalista e regista francese di origini ebraiche.
Dopo essersi trasferito in Francia da bambino, ha studiato filosofia
all’École Normale Supérieure di Parigi, dove ha avuto tra i suoi maestri
Louis Althusser e Jacques Derrida. È stato uno dei fondatori della corrente
dei “nouveaux philosophes” negli anni Settanta, movimento critico verso il
marxismo, il totalitarismo e le ideologie della sinistra radicale.
NOTA: Entro un’ora circa dal termine dell’assemblea, al link seguente,
saranno resi disponibili gli scatti più significativi della giornata e i
video highlights:
📸 Foto e video highlights
Massimo Boni
Ufficio Stampa
*Confindustria FVG*
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