(AGENPARL) - Roma, 24 Ottobre 2025(AGENPARL) – Fri 24 October 2025 Trieste, 24 ottobre 2025 – Nel cuore del programma di *INDUSTRIAEUROPA*, la
tavola rotonda *“Grandi in Europa”* ha riunito alcune tra le principali
voci del sistema industriale regionale e italiano in un confronto ad alto
livello sul ruolo e sulle prospettive delle grandi imprese nel contesto
europeo. L’incontro è stato animato dagli interventi di *Pierroberto
Folgiero*, Amministratore delegato del Gruppo Fincantieri – *intervenuto in
call con qualche minuto di anticipo* – *Camilla Benedetti*, Chairwoman di
ABS Acciaierie Bertoli Safau e *Alberto Zanata*, Presidente e CEO di
Electrolux Professional Group. Un dialogo dedicato alla capacità
competitiva, all’innovazione e alla responsabilità industriale in una fase
cruciale per l’economia continentale.
Folgiero, parlando dei segmenti dell’industria marittima e della
cantieristica navale, ha parlato di una piattaforma industriale tornata
strategica dopo decenni di delocalizzazione e disimpegno produttivo
dell’Occidente sottolineando come il continente stia vivendo una fase di
«reindustrializzazione» che riporta al centro il valore della manifattura e
del capitale tecnologico. In questo scenario, la cantieristica diventa uno
dei motori simbolici e concreti di tale rinascita, rappresentando un
settore in cui l’Europa può ancora esercitare una leadership fondata
sull’innovazione e non sulla competizione di costo.
«Non dobbiamo misurarci sul prezzo dell’acciaio, del lavoro o
dell’energia», ha affermato, «ma sulla capacità di integrare tecnologia e
conoscenza nei sottosistemi che costituiscono il vero valore della nave».
Folgiero ha ricordato come *Fincantieri*, anche nei momenti di maggiore
contrazione del mercato, abbia scelto di non arretrare, mantenendo la
capacità di progettazione e produzione integrata investendo nei domini più
avanzati del settore. Tale strategia, ha precisato, si articola su quattro
assi fondamentali. Il primo è quello delle crociere, considerate «system of
systems», vere e proprie città galleggianti (*smart cities*) la cui
complessità industriale è senza pari; il secondo è la difesa, ambito in cui
piattaforme e cantieri condividono tecnologie e processi con il civile,
differenziandosi solo per i sistemi d’arma; il terzo riguarda le navi
destinate a infrastrutture offshore e posa cavi, con payload tecnologici di
altissimo livello e un ruolo crescente nella sicurezza energetica europea;
infine, il dominio subacqueo, «ciò che lo spazio era anni fa», frontiera
strategica in cui l’Italia possiede una legacy naturale e dove il
Mediterraneo si configura come area ad altissimo valore geopolitico per
cavi, energia e sicurezza.
Benedetti ha invece sottolineato come «la trasformazione della siderurgia
europea passi attraverso un modello fondato sull’innovazione: di processo,
con la produzione da rottame e la riduzione delle emissioni e di prodotto,
con nuovi acciai ad alte prestazioni per applicazioni che vanno dalla
mobilità elettrica alle energie rinnovabili. Un modello che si fonda
sinergicamente sulla collaborazione con i clienti – ha concluso Benedetti –
e con il mondo dell’istruzione e della ricerca universitaria».
Per Alberto Zanata, «il contesto europeo richiede un’evoluzione
strutturale: per sostenere realmente lo sviluppo delle aziende, in
particolare di quelle italiane che rappresentano un’eccellenza in termini
di leadership, è fondamentale che l’Europa si trasformi da un’aggregazione
di Paesi in un unico, vero mercato. A livello operativo – ha osservato – lo
spostamento delle persone da una nazionale all’altra resta tuttora
complesso. Permangono differenze nei sistemi pensionistici, previdenziali e
nelle assicurazioni sanitarie». E per Zanata il nostro continente dovrebbe
mirare a diventare, nei fatti, gli *Stati Uniti d’Europa* sotto il profilo
della mobilità: «Ho lavorato cinque anni negli Usa – è l’esempio – dove è
molto più semplice trasferire una persona da uno Stato all’altro rispetto a
quanto avviene qui da noi». Una complessità che, per il Presidente e CEO di
Electrolux Professional Group, non riguarda solo gli individui ma anche i
processi produttivi e lo spostamento delle unità industriali. «La
delocalizzazione della produzione – ha aggiunto – come quella che la nostra
azienda ha recentemente annunciato, ad esempio dalla Svizzera all’Italia o
all’interno della Francia, non è mai un’operazione banale. Eliminare queste
barriere operative è un tema cruciale che faciliterebbe in modo
significativo lo sviluppo aziendale. Nonostante le sfide strutturali – ha
concluso – noi, come azienda a proprietà svedese, manteniamo in Italia la
leadership non solo nell’innovazione visto che il nostro centro di ricerca,
la parte più strategica, è situato qui. Questo focus, che riguarda
l’elettronica e l’ambito della cucina – *e che supporta anche la divisione
laundry* – è tutt’altro che casuale».
Entro un’ora circa dal termine dell’assemblea, al link seguente, saranno
resi disponibili gli scatti più significativi della giornata e i video
highlights:
📸 Foto e video highlights
Massimo Boni
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