(AGENPARL) - Roma, 24 Ottobre 2025(AGENPARL) – Fri 24 October 2025 *Casa. Fratoianni ( Avs), il caso dello sfratto violento di ieri a Bologna
dimostra da che parte sta questo governo. **Il caso in Parlamento,
interrogazione parlamentare sulle modalità e sui troppi punti oscuri della
vicenda. **Si conferma che in Italia non esiste una politica abitativa
degna dell’emergenza in corso*
Sulla vicenda dello sfratto avvenuto ieri a Bologna, con modalità
evidentemente oltre ogni logica di proporzionalità e di ragionevolezza, e i
cui i video dell’episodio sono stati diffusi sui social in tutto il Paese e
che ha sollevato proteste e indignazione nell’opinione pubblica e nelle
Istituzioni locali, vogliamo sapere dal governo con quali motivazioni si è
data la priorità della esecuzione di uno sfratto per finita locazione di
due famiglie con cinque minori, eseguito con quelle modalità ; per quali
motivi si è proceduto alla esecuzione dello sfratto, senza che,
preventivamente, sia stato assicurato alle famiglie il passaggio da casa a
casa e la tutela di minori e persone disabili presenti.
Sono alcune delle domande che Avs pone in un’interrogazione parlamentare,
primo firmatario Nicola Fratoianni, al ministro Piantedosi.
Vogliamo anche sapere dal governo – prosegue l’esponente di Avs – se
corrisponde al vero che agli assistenti sociali era stata data
l’indicazione di non essere presenti e in caso affermativo da chi era stata
data questa disposizione; quali iniziative intenda assumere per garantire
che prima di ogni azione di rilascio di immobili a seguito di sfratto sia
garantito alle famiglie interessate il passaggio da casa a casa,
ottemperando cosi anche agli impegni presi dall’Italia in Convenzioni e
Trattati internazionali.
Gli sfratti in Italia – si legge nell’atto ispettivo parlamentare – sono
la rappresentazione di assenza di politiche abitative capaci affrontare la
vasta precarietà abitativa, rappresentata dalle 40mila sentenze di sfratto
che ogni anno vengono emesse, dalle circa 23mila esecuzioni di sfratto con
forza pubblica, dalle 650mila famiglie nelle graduatorie in attesa di una
casa popolare ed infine dal 1 milione e 49mila famiglie in povertà assoluta
e in affitto.
Peraltro il caso di Bologna in cui una società immobiliare intende
destinare quel palazzo ad affitti turistici brevi, conferma che siamo di
fronte agli effetti di politiche abitative che con cinismo si ostinano ad
anteporre la rendita e i profitti di pochi al diritto alla casa, violando
nelle esecuzioni di sfratto persino Convenzioni e Trattati internazionali.
Con un governo che si è collocato esclusivamente a sostegno della rendita
immobiliare senza pensare all’interesse collettivo e alla comunità.
Lo rende noto l’ufficio stampa Roma, 24 ottobre 2025 ore 13