(AGENPARL) - Roma, 24 Ottobre 2025(AGENPARL) – Fri 24 October 2025 COMUNICATO STAMPA
STATI GENERALI VERDE, ALFONSI: RICOSTRUZIONE STORICA DEL VERDE DI ROMA
FONDAMENTALE PER RIPENSARE LA CITTÀ
Roma, 24 ottobre 2025 – Nel corso dei lavori degli Stati Generali del
Verde, organizzati dall’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei
rifiuti di Roma Capitale guidato da Sabrina Alfonsi, la professoressa
Lucina Caravaggi, titolare della cattedra di Architettura del Paesaggio
all’Università ‘La Sapienza’ è intervenuta con una relazione sulla
ricostruzione storica dell’assetto del verde di Roma in una scansione
trentennale che ne ha evidenziato i cambiamenti nelle trasformazioni
urbanistiche e nella sua mutata funzione ambientale e sociale.
Lo studio condotto dalla Caravaggi parte dalla premessa per la quale gli
elementi che compongono il sistema verde della città (i fiumi, i parchi, le
aree archeologiche, le ville storiche) non vanno considerati come unità a
sé ma nelle loro reciproche relazioni ambientali, sociali e nelle
ripercussioni sulla vita quotidiana. Tali relazioni mutano storicamente e a
Roma vi è una peculiare ricorrenza trentennale di questi cambiamenti del
sistema verde della città, a partire dagli anni ’30 quando l’architetto
Marcello Piacentini rivoluziona la rete dei parchi sul modello americano
connettendoli fra loro, lasciando un’impronta che resta viva ancora oggi,
ad esempio nel progetto CARME. Gli anni ’60 segnano una nuova fase
caratterizzata dalla necessità di arginare l’espansione edilizia selvaggia
e di tutelare il patrimonio verde, inclusa la campagna romana, con una
legislazione rigorosa. Questa cruciale seconda fase, in cui Roma esercita
un ruolo di apripista, lascia una preziosa eredità poiché impone di
progettare il sistema urbano non solo in funzione delle esigenze abitative.
Negli anni ’90, con l’affermarsi delle istanze portate dal pensiero
ambientalista e dalla ricerca scientifica, si è riproposta l’esigenza della
tutela e valorizzazione del patrimonio verde costituito dalla campagna
romana, poiché non si poteva immaginare una metropoli come Roma senza il
suo contesto ambientale. Si pensi allo strettissimo legame, ad esempio, con
il sistema della via Appia che dai Castelli entra nella città e di quello
del complesso ecosistema del Tevere. Questa fase ha generato un fortissimo
dibattito sui criteri di rigorosa salvaguardia che ha portato alla
creazione del sistema delle aree protette includendo ampie aree dell’agro
romano.
“Oggi, a trent’anni di distanza, ci troviamo in una situazione di nuovo
radicalmente mutata, connotata dagli scenari legati ai cambiamenti
climatici e, dunque, da nuove priorità legate alla qualità ambientale della
città e, soprattutto, alla tutela della salute umana e alle azioni
indispensabili per la salvaguardia del patrimonio naturale e della
biodiversità. La ricostruzione storico-urbanistica condotta dalla facoltà
di architettura della ‘Sapienza’ ci fornisce indicazioni preziose per
ripensare la città alla luce delle nuove funzioni ambientali e sociali del
sistema del verde, che è divenuto un fattore imprescindibile per la qualità
della vita e un diritto fondamentale che deve essere assolutamente
garantito”, dichiara l’Assessora Sabrina Alfonsi.