
(AGENPARL) – Thu 23 October 2025 Carissimi,
abbiamo presentato oggi l’annuale ricerca sui centri commerciali, sul loro
andamento, sul raffronto con gli altri canali di vendita, outlet, retail
park, centri storici.
In allegato anche le ricerche Confimprese e Reno.
Grazie
Laura
*COMUNICATO STAMPA*
*XIII RETAIL & REAL ESTATE ITALIA*
*RETAIL ITALIANO: SELETTIVO, IBRIDO E IN RIASSETTO*
*Resca, Confimprese: **«**I centri commerciali puntano al consolidamento
strutturale: previste 7 aperture entro il 2028**»*
*La crescita* *dei centri commerciali in Italia passa **dal rinnovamento
dello stock esistente*. *Il mercato punta su qualità e rigenerazione più
che su nuove aperture. Se nel 2019 le aperture previste per il triennio
erano 16, oggi lo scenario è mutato e si assiste a una rotazione strategica*
: *si chiudono i punti vendita meno performanti per aprirne di nuovi in
aree più attrattive.*
*Crescono retail park, high street e prossimità con un saldo netto di 556
aperture nel periodo 2021-2025.*
*La vacancy rate**, spesso vista come un problema,* *si è stabilizzata tra
il 3% e l’8%, segnale di un equilibrio raggiunto tra domanda e offerta dopo
anni di forti cambiamenti.*
*In aumento i comparti food&beverage e pet. Il fashion registra una
contrazione strutturale.*
*Nel raffronto con gli altri Paesi europei la Spagna è l’unico mercato con
piani di sviluppo da 3 a 5 anni**. In arrivo 43 nuovi centri commerciali
concentrati a Madrid, Valencia e Siviglia. Espansione ferma per Uk e
Germania*
*Milano, 23 ottobre 2025* – Il retail fisico italiano che si sviluppa
all’interno dei centri commerciali non è in crisi, ma in piena
trasformazione. Dopo le turbolenze della pandemia i centri commerciali
hanno dovuto affrontare un nuovo scenario, con un consumatore disposto a
spendere sempre meno per gli acquisti voluttuari e concentrato ad assorbire
gli effetti inflattivi sul carrello della spesa, che continua a pesare sul
portafoglio.
*Lo conferma l’analisi condotta da Reno per Confimprese*, presentata nel
corso del *XIII Retail & Real Estate* Confimprese a Rimini. Il retail,
nonostante le incertezze della crisi geopolitica e la debolezza dei
consumi, tiene la barra dritta, tanto che le previsioni di sviluppo dei
centri commerciali per il prossimo triennio 2025-2028 stimano *7 aperture *così
suddivise: nel 2026, il Nuovo Distretto Telematico a Genova e il Fass
Shopping Centre a Elmas (Ca) il City Mall a Gallarate (Va), la Galleria
Porta Vittoria a Milano e l’Iper Tosano a Brescia.
Nel 2027-2028 ne sono previste altre 2 che saranno il Centro Commerciale
Messina e Milanord a Cinisello Balsamo. *Gli ampliamenti previsti saranno 3*
Certo il raffronto sul 2019, che prevedeva per il triennio 16 aperture, può
sembrare deludente, ma bisogna considerare il ridimensionamento strutturale
avvenuto nel retail fisico, che oggi mostra uno scenario mutato con ampi
spazi di rinnovamento sullo stock esistente (numerosi progetti in corso) e
opportunità di sviluppo selettive.
«Il retail si sta evolvendo – riflette *Mario Resca*, presidente
*Confimprese* – e sono sempre più percepiti dai consumatori come spazi
polifunzionali per trascorrere del tempo. Non stupisce che sia in aumento
lo sviluppo del settore food&beverage e del pet, retaggi del post-covid. Le
persone si orientano verso offerte ristorative più economiche senza
rinunciare ai consumi fuori casa e mostrano una rinnovata attenzione per
gli animali. Del resto, va anche detto che la stabilità dell’inflazione in
settembre a +1,6% sul mese precedente è il segnale che il sistema economico
italiano dimostra una tenuta maggiore rispetto ad altri Paesi europei,
anche grazie a politiche finanziarie stabili e al miglioramento del tasso
di occupazione che migliorano l’affidabilità internazionale dell’Italia. I
provvedimenti allo studio nella legge di Bilancio, compresa la detassazione
del 33% per redditi da 28 a 50mila euro, mirano a ridurre il carico fiscale
sul ceto medio e a ripristinare il potere di spesa delle famiglie dopo
l’erosione inflattiva degli scorsi anni. Questi investimenti possono
stimolare i consumi in tutti i canali di vendita e creare nuovi posti di
lavoro».
La ricerca evidenzia che il *comparto dei centri commerciali* *supera per
la prima volta la soglia dei* *1.001 complessi attivi*, con 16 strutture
che hanno raggiunto l’eccellenza e un numero crescente di progetti di
riqualificazione. Si tratta di un mercato evoluto che punta su qualità e
rigenerazione più che su nuove aperture. La dinamica è coerente: tra il
2021 e il 2025 le principali insegne hanno movimentato oltre *7.500
location*, con una crescita quasi neutra (+0,22% CAGR). Non stagnazione, ma
rotazione strategica: si chiudono i punti vendita meno performanti per
aprirne di nuovi in aree più attrattive. Crescono i comparti food&beverage
e pet, mentre il fashion registra una contrazione strutturale. Il
baricentro del retail resta nel Nord-ovest, ma aumentano gli investimenti
negli hinterland metropolitani e nelle aree urbane secondarie.
Pur rimanendo il centro commerciale il canale preferito dal 68% dei
retailer ma solo dal 28% dei consumatori, il periodo 2021-2025 ha visto una