
(AGENPARL) – Thu 23 October 2025 Rapporto Val di Cecina 2025
Volterra, 23 ottobre 2025
Sintesi per la stampa
La Val di Cecina si presenta come un territorio che, pur dovendo fare i conti con le sfide tipiche delle aree interne italiane, dimostra una capacità di tenuta superiore alla media. Con i suoi 29.435 residenti a fine 2024, l’area ha perso circa 800 abitanti rispetto al 2019, ma la tendenza demografica sembra essersi stabilizzata, registrando una flessione quasi impercettibile nell’ultimo anno (-0,1%). Un dato significativo che suggerisce come il territorio stia trovando un suo equilibrio, nonostante l’indice di vecchiaia rimanga molto elevato con 310 ultra 64enni ogni 100 giovani under 15.
Il ruolo decisivo degli stranieri
Un elemento fondamentale per comprendere le dinamiche territoriali è il contributo della popolazione straniera, che con oltre 3.000 residenti rappresenta il 10% del totale, in progressiva crescita grazie a un saldo migratorio con l’estero fortemente positivo. Gli stranieri non sono solo una componente demografica rilevante, ma rappresentano anche una forza economica vitale: gestiscono 318 imprese (in crescita del 15% dal 2019) e forniscono 701 lavoratori dipendenti, pari al 13,4% degli occupati totali. Particolarmente significativo è il loro ruolo nel ringiovanimento della popolazione: la fascia giovanile 15-29 anni è cresciuta del 10% negli ultimi cinque anni proprio grazie all’apporto straniero, mentre quella italiana è rimasta stabile.
Un’economia fondata su agricoltura, turismo e geotermia
Il tessuto produttivo della Val di Cecina si caratterizza per una marcata specializzazione agricola: oltre un terzo delle 3.366 imprese opera nel settore primario, con un’incidenza molto superiore rispetto alla media delle aree interne della Toscana Nord-Ovest. Ma quello che rende l’agricoltura locale particolarmente interessante è la sua vocazione alla sostenibilità e alla qualità: il 59% della superficie agricola è coltivata a biologico (20.000 ettari), un dato molto elevato se confrontato con altre aree interne come la Lunigiana (21%) e la Garfagnana (12%).
Il territorio mostra infatti una forte attenzione ambientale, con 546 aziende biologiche (+45% dal 2019), il 60% di raccolta differenziata (+8 punti) e una produzione di rifiuti pro-capite in calo del 12% (559 kg/anno). L’agricoltura è multifunzionale: il 65% delle 399 aziende (al Censimento 2020) diversifica l’attività offrendo agriturismo, il 12% contoterzismo, il 9% trasformazione prodotti, il 6% energia rinnovabile.
Questa agricoltura di qualità ha trovato nel turismo rurale il suo naturale complemento. La Val di Cecina ospita 269 agriturismi, il 51% del totale provinciale, con oltre 4.500 posti letto. Nel 2024 il territorio ha registrato un totale di 884.000 presenze turistiche (al netto delle locazioni), in crescita del 7,7% rispetto all’anno precedente e del 23% rispetto al periodo pre-pandemico. Volterra, Montescudaio e Riparbella sono i principali poli di attrazione, beneficiando dello straordinario patrimonio culturale presente nell’Area, che include 15 musei visitati da 350.000 persone all’anno.
Il territorio presenta anche poli ad alta industrializzazione, come l’estrazione del sale e, soprattutto, la Geotermia. La geotermia produce 6 miliardi di kWh annui, coprendo una quota rilevante del fabbisogno energetico regionale. Questa realtà duale è rafforzata da una filiera turistica geotermica che ha registrato, nel 2023, oltre 60 mila visite annue alle sue aree museali e percorsi tematici.
Danneggiamento da fauna selvatica e invecchiamento venatorio
Nonostante la vocazione agricola di qualità, il settore è minacciato dal costante problema dei danni da fauna selvatica. Circa l’80% del danno indennizzato negli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) è attribuibile al cinghiale, con una spesa di 65.000 € per gli indennizzi nel 2024 nell’ATC 14 (Pisa Ovest, Val di Cecina). La pressione è destinata ad aumentare anche a causa dell’invecchiamento dei cacciatori iscritti, la cui età media negli ATC 14 e 15 supera i 63 anni, rendendo più difficile la gestione faunistica.
Un tessuto imprenditoriale maturo ma resiliente
Con 114 imprese ogni 1.000 residenti, la Val di Cecina vanta un tasso di imprenditorialità molto elevato, superiore sia alla media provinciale che a quella delle aree interne. Nel 2024 il saldo imprenditoriale è risultato in pareggio, ma tra il 2019 e il 2024 l’area ha perso il 3,4% delle imprese, una contrazione comunque inferiore rispetto alla provincia (-6,1%) e alla media delle aree interne della Toscana Nord-Ovest (-6,2%).
Il lato critico riguarda l’età media degli imprenditori, che si attesta sui 56 anni, segnalando uno scarso ricambio generazionale. Solo l’8% delle imprese è guidato da giovani under 35, pari ad appena 264 attività. Tuttavia, il saldo tra nuove imprese giovanili e cessazioni rimane positivo, indicando che, pur con difficoltà, l’imprenditorialità giovanile mantiene una sua vitalità.
Un mercato immobiliare dinamico, tra residenza e turismo
Il mercato immobiliare della Val di Cecina racconta una storia di forte attrattività del territorio. Pur con un calo del 4% delle compravendite residenziali nel 2024, il confronto con il 2019 rivela una crescita complessiva del 47%. I prezzi medi si attestano intorno ai 1.800 euro al metro quadro, circa il 40% superiori alla media delle aree interne, segnale di una domanda sostenuta nonostante il calo demografico.
Particolarmente interessante è la dinamica degli affitti, cresciuti del 9% nell’ultimo anno fino a 8,4 euro in media al metro quadro. Questo incremento è in larga parte spiegato dalla pressione del turismo breve, che sta trasformando parte del patrimonio residenziale in locazioni turistiche, soprattutto a Volterra dove i canoni hanno raggiunto picchi di 10 euro al metro quadro prima di stabilizzarsi.
Servizi e qualità della vita
La Val di Cecina mantiene una dotazione di servizi superiore alla media delle aree interne della Toscana Nord-Ovest. Il sistema scolastico conta 29 plessi con 2.800 iscritti e una media di 15 alunni per classe, garantendo una buona prossimità educativa, anche se si registra una certa mobilità verso l’esterno, soprattutto per le scuole superiori.
Sul fronte sanitario, i 62 posti letto per pazienti acuti sono pochi, ma la vicinanza agli ospedali di Pontedera e Cecina compensa parzialmente questa limitazione.
Il territorio è ben presidiato anche dal Terzo Settore, con 144 enti iscritti al Registro Nazionale (49 ogni 10.000 abitanti), che rappresentano un’infrastruttura sociale fondamentale per compensare i limiti dell’offerta pubblica. Il sistema bancario copre tutti i comuni dell’Area con 20 sportelli (6,8 ogni 10.000 abitanti), cui si aggiungono quelli postali per garantire un’adeguata copertura dei servizi finanziari.
Redditi e tenore di vita
Il reddito medio imponibile dei residenti si attesta sui 22.000 euro nel 2023, in crescita del 15% rispetto al 2019. Si tratta di un livello superiore a quello di altre aree interne come Garfagnana e Lunigiana, ma inferiore alla media provinciale di 25.000 euro. Un dato che caratterizza fortemente il territorio è l’elevata incidenza dei redditi da pensione, che rappresentano il 40% del totale contro il 32% provinciale, riflesso dell’invecchiamento demografico ma anche della presenza di pensionati con una discreta capacità di spesa.
Prospettive e sfide