(AGENPARL) - Roma, 23 Ottobre 2025(AGENPARL) – Thu 23 October 2025 DISABILITÀ: DDL CNEL PER CONTINUITA’ DIDATTICA E FORMAZIONE SPECIALIZZATA INSEGNANTI DI SOSTEGNO
Nella seduta odierna, l’Assemblea del CNEL ha approvato una proposta di legge riguardante la disabilità, con particolare attenzione alla continuità didattica e alla formazione specializzata degli insegnanti di sostegno. L’iniziativa rappresenta un passo decisivo verso un sistema scolastico davvero inclusivo, in grado di assicurare pari opportunità a tutti gli alunni, a partire dagli alunni e dalle alunne con disabilità. Il Ddl nasce dalla convinzione che l’inclusione non può dipendere dalla buona volontà dei singoli o dalla fortuna ma deve poggiare su basi solide e condivise. In quest’ottica, la proposta punta su due elementi essenziali: garantire la continuità didattica per gli alunni con disabilità, limitando al massimo il turnover degli insegnanti di sostegno; porre la formazione come leva fondamentale per un’inclusione autentica. Si prevede, infatti, un investimento strutturale nella formazione iniziale e in servizio non solo per i docenti di sostegno, ma per tutti i docenti curriculari, affinché l’intera comunità scolastica sia preparata e competente nel rispondere ai bisogni educativi degli alunni con disabilità. Inoltre, il disegno di legge introduce misure incentivanti per valorizzare e sostenere chi sceglie consapevolmente di intraprendere la carriera di insegnante di sostegno. L’obiettivo è promuovere una maggiore stabilità e continuità professionale, riconoscendo il valore e la specificità di questo ruolo cruciale per l’inclusione scolastica. Si aggiungono poi alcuni interventi mirati a contenere il fenomeno della mobilità dal sostegno al posto comune, che da anni mina la qualità dell’offerta formativa per gli alunni con disabilità. Si vuole così contrastare una logica di passaggio strumentale, favorendo invece la permanenza e la crescita professionale nel ruolo di sostegno, attraverso percorsi dedicati, riconoscimenti e condizioni di lavoro più stabili.
FALABELLA (CNEL): INCLUSIONE COME PARTE INTEGRANTE DELLA PROFESSIONALITÀ DI OGNI DOCENTE
“Inclusione significa corresponsabilità: non può essere delegata al solo insegnante di sostegno, ma deve diventare parte integrante della professionalità di ogni docente. Una scuola inclusiva si costruisce con competenze diffuse, aggiornamento continuo e consapevolezza pedagogica condivisa”. È quanto ha dichiarato il consigliere CNEL Vincenzo Falabella, relatore della proposta di legge. “Ho sempre creduto – ha aggiunto – che il futuro del nostro Paese passi dal rilancio del sistema educativo e questo significa partire dalla scuola. Una scuola che non può più permettersi di essere selettiva o frammentata, ma che deve diventare il motore di una reale inclusione sociale per tutti gli alunni e alunne anche per le persone con disabilità. Con questa iniziativa puntiamo a una scuola che non solo accoglie, ma accompagna e valorizza ogni studente nel proprio percorso di crescita e di cittadinanza. Ogni alunno e ogni alunna con disabilità ha il diritto di essere visto, ascoltato e accompagnato nel proprio percorso. Dietro ogni statistica c’è una storia, un volto, una fragilità da accogliere e sostenere. Con il Ddl affermiamo un principio chiaro: l’inclusione non è un’opzione e la continuità didattica non è una concessione ma un diritto. È la misura della giustizia e della civiltà del nostro sistema educativo. Sarà ora fondamentale – ha concluso Falabella – che l’impegno legislativo trovi concreta attuazione nelle scuole, con risorse adeguate, monitoraggio continuo e ascolto delle famiglie e dei territori. Perché solo costruendo una scuola davvero aperta, accogliente e competente potremo dire di non aver lasciato indietro nessuno”.
LA CONTINUITÀ DIDATTICA NON È UN FAVORE. È UN DIRITTO
Una scuola per tutti non può essere solo uno slogan, ma deve tradursi in politiche concrete che mettano al centro la persona, riconoscendo la dignità e l’unicità di ogni studente e studentessa. È questa la logica in cui ha preso forma la proposta di legge del CNEL. L’inclusione scolastica non si realizza solo con l’inserimento fisico in classe, ma attraverso un percorso educativo autentico, fondato sulla continuità, sull’ascolto e sulla valorizzazione delle differenze.
Il Ddl nasce dalla constatazione che il nostro sistema scolastico non garantisce pienamente i diritti degli alunni con disabilità. Basti ricordare i più recenti dati Istat: il 29,6% degli insegnanti di sostegno opera senza specializzazione, con picchi del 38,2% nelle regioni del Nord; ogni anno 68 alunni con disabilità su 100 cambiano insegnante di sostegno, e quasi la metà di quelli con disabilità intellettive, relazionali o del neurosviluppo non ha lo stesso docente per l’intero anno scolastico. Parliamo di vite spezzettate in continui ricominciamenti: costruire una relazione a settembre, vederla interrompere a novembre, ricominciare da capo a febbraio. Un’instabilità che mina alle fondamenta qualsiasi possibilità di apprendimento sereno e personalizzato. Una roulette russa pedagogica che colpisce le famiglie, i bambini e l’intera comunità scolastica.