
(AGENPARL) – Thu 23 October 2025 https://www.aduc.it/articolo/affitti+brevi+ennesimo+esempio+potere+che+crea_40030.php
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Affitti brevi. Come il potere crea corporazioni contro benessere e libero mercato
Il potere crea nuove corporazioni – affitti brevi – che dipendono da loro. Meglio far crescere il consenso che l’economia La distruzione dei mercati come strategia
I politici si dilaniano, soprattutto nella maggioranza che sostiene il governo, sugli affitti brevi. Allo stato dei fatti l’aliquota sulla cedolare secca al 26 per cento sul primo immobile vale solo per chi si affida a intermediari immobiliari o portali telematici. Resta invece al 21% per gli altri. E’ altamente probabile che alla fine trovino un accordo dove, indipendentemente da 21, 26 o “zero” diranno tutti di aver viste riconosciute le proprie ragioni. E’ la politica politicante, non una novità.
Rimangono comunque gli affitti brevi come un masso sullo sviluppo economico.
Sono dell’altro giorno i dati Istat sul crollo della natalità, stima -6,3% sui primi sette mesi 2025 (1). Tra le prime cause c’è la difficoltà delle coppie a trovare casa. In un contesto in cui gli affitti, primo approccio dei giovani all’abitazione, sono diventati costosissimi e un miraggio, espellendo gli abitanti dai centri urbani: i proprietari preferiscono far più soldi con gli affitti brevi ed evitare, nei casi molto diffusi di non pagamento degli affitti non-brevi, impelagarsi in vicende giudiziarie di sfratto che possono durare anche decenni.
Cosa fa il nostro governo in merito? Peggiora la situazione.
Non solo diatriba su 21 o 26% d’imposta, ma nessun provvedimento per far sì che gli sfratti per mancato pagamento non debbano continuare ad essere parte integrante del coma del sistema giudiziario.
Evitando sia provvedimenti come in altri Paesi (divieti di Barcellona e minimo di 30 giorni di New York, etc), ma soprattutto quello che sarebbe il provvedimento per eccellenza, senza ledere l’uso della proprietà privata: la modifica della destinazione d’uso per le case sul mercato degli affitti brevi. Metodo che darebbe anche giustizia alla concorrenza sleale che oggi gli affitti brevi fanno nei confronti degli albergatori.
Noi crediamo che questi possibili provvedimenti non vengano presi perché è strategia del potere (destra e sinistra non fanno differenza) invogliare le categorie/corporazioni, anche creando disastri economici financo evasioni fiscali (sembra più importante mantenere e alimentare il potere piuttosto che la prosperità economica del Paese) Si pensi ai balneari coi litorali demaniali affittati a cifre ridicole e – violando norme Ue – affidati a vita alle famiglie degli stessi piuttosto che a gare pubbliche d’appalto. Si pensi ai taxisti che limitano il numero dei veicoli per mantenere alti i prezzi e il proprio business quasi sempre illegale. Etc.
Tutto frutto della mancanza di liberalizzazioni e incentivazione delle concorrenze.
In questi giorni e in questa manovra fiscale di fine anno, sono gli affitti brevi a far da apripista. Avendo dato legittimità anche alla trasformazione di una normale categoria economica, i proprietari di case, in corporazione. Ulteriore attività, o inattività, per favorire il mantenimento e/o trasformazione di ogni attività economica genuflessa e petulante verso il potere.
1 – https://www.aduc.it/articolo/denatalita+dati+fallimento+responsabilita_40010.php
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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