(AGENPARL) - Roma, 23 Ottobre 2025(AGENPARL) – Thu 23 October 2025 Interrogazione di Matteo Giambartolomei (FdI), la la presidente
Proietti risponde: “Nel 2024 l’Umbria ha ricevuto un rimborso di
22 milioni 622mila euro che sono stati restituiti alle aziende
sanitarie regionale”
(Acs) Perugia, 23 ottobre 2025 – L’Assemblea legislativa
dell’Umbria ha discusso l’interrogazione a risposta immediata
(question time) su “Governance della spesa farmaceutica regionale e
sostenibilità del sistema sanitario regionale tramite allocazione
efficiente del payback farmaceutico e del fondo per i farmaci
innovativi”, presentata dal consigliere Matteo Giambartolomei (FdI).
L’atto ispettivo, illustrato da Giambartolomei in Aula, chiede alla
Giunta “quale sia nel dettaglio la destinazione all’interno del
bilancio regionale destinato alla sanità, delle risorse economiche
derivanti dal payback farmaceutico; se non ritenga opportuno
promuovere un migliore utilizzo da parte della Regione Umbria del
fondo per i farmaci innovativi quale strumento a sostegno
dell’accesso all’innovazione da parte dei pazienti. Nella spesa
farmaceutica per acquisti diretti si sono verificati ingenti disavanzi
rispetto al tetto definito per la spesa. Nel 2024 a livello nazionale
si è registrato uno scostamento assoluto di oltre 4 miliardi. Lo
scostamento assoluto in Umbria è stato di 69 milioni. Nello stesso
periodo per la spesa per i farmaci innovativi la Regione Umbria ha
registrato un avanzo di 10,9 milioni a fronte di 23,9 milioni
ricevuti. Il cronico sfondamento registrato negli anni nel canale
della spesa per acquisti diretti ha comportato che nel periodo
2013-2024 sono stati versati dalle aziende farmaceutiche alle Regioni
11,9 miliardi di euro a titolo di ripiano. Di queste risorse, circa
176 milioni di euro sono stati versati all’Umbria nel periodo
2013-2023 a cui dovrebbero aggiungersi ulteriori 32 milioni per il
2024. Nel canale della spesa per acquisti diretti si concentra la
maggior parte dell’innovazione terapeutica. con rilevanti risultati
dal punto di vista dell’aspettativa di vita e della qualità di vita
dei pazienti. Il payback farmaceutico in Umbria, 176 milioni per il
periodo 2013-2023, è circa il 2% del totale delle risorse versate
dalle aziende farmaceutiche in favore delle Regioni nello stesso
periodo. La Regione Umbria ha proceduto ad aumenti dell’addizionale
Irpef e ad una maggiorazione dell’Irap che avranno effetti
devastanti sulla popolazione umbra. Dall’analisi dei bilanci
preventivi regionali non è possibile individuare con precisione la
destinazione di utilizzo del payback farmaceutico in Regione Umbria.
Le entrate regionali sono suddivise in categorie che risultano troppo
generiche per tracciare in modo puntuale le risorse derivanti dal
payback e la loro effettiva destinazione. È di interesse pubblico
comprendere quanto effettivamente incida il payback farmaceutico sul
bilancio sanitario regionale, e quali siano le modalità di
allocazione e utilizzo di tali introiti al fine di migliorare la
trasparenza e l’efficienza della spesa pubblica in sanità”.
La presidente della Giunta regionale, Stefania Proietti, ha risposto
che “nel bilancio regionale le regioni garantiscono una esatta
perimetrazione delle entrate e delle uscite per il finanziamento del
sistema sanitario regionale. Le risorse argomento
dell’interrogazione vengono stanziate sui capitoli del bilancio di
previsione di ogni anno per la tutela della salute e l’erogazione
dei Lea: per il 2024 il ripiano del 2023 incide sul valore di
produzione del bilancio consolidato del sistema sanitario regionale
per l’1,26%. La Giunta può decidere se trattenere le risorse o
assegnarli alle diverse aziende per specifiche finalità.
L’istituzione del fondo dedicato ai farmaci innovativi c’è dal
2015. l’Aifa può dare ad un farmaco carattere di innovatività
piena o condizionata. L’ultima legge di bilancio ha ridefinito la
ripartizione del fondo: 900 milioni per i farmaci con innovatività
piena, 300 milioni per quelli con innovatività condizionata, 100
milioni agli antibiotici reserve, usati per infezioni con germi
multiresistenti. Inoltre Aifa ha aggiornato anche i criteri per
l’attribuzione dell’innovatività. Il fondo farmaci innovativi è
in parte destinato all’acquisto di questi medicinali ad alto costo.
Si tratta quindi di un rimborso del fondo alle regioni, che avviene
per in maniera proporzionale alla spesa effettivamente sostenuta da
ciascuna regione per l’acquisto dei farmaci innovativi. La normativa
prevede che la spesa per i farmaci innovativi, per la parte eccedente,
concorra al raggiungimento del tetto di spesa per acquisti diretti: la
spesa ulteriore viene conteggiata all’interno dei tetti di spesa per
acquisti diretti. Quando c’è uno sforamento del tetto di spesa
scatta il meccanismo del payback: se una regione spende per farmaci
innovativi più di quanto coperto dal rimborso del fondo nazionale
questa spesa contribuisce ad un potenziale sforamento del tetto. Le
risorse del fondo farmaci innovativi vengono pienamente utilizzati
dalla Regione Umbria per garantire l’accesso all’innovazione dei
cittadini umbri. Nel 2024 l’Umbria ha ricevuto un rimborso di 22
milioni 622mila euro che sono stati restituiti alle aziende sanitarie
regionali sulla base delle dispensazioni dei farmaci innovativi
acquistati e tracciati nei registri Aifa”.
Nella sua replica Giambartolomei ha detto che “probabilmente deve
essermi sfuggita la destinazione di quanto derivante del payback
all’interno del bilancio. È autonomia della Giunta decidere dove
collocare questi fondi, ma non ho capito se rimarranno finalizzati al
fondo sanitario o meno. Per i farmaci innovativi, la domanda era
relativa all’opportunità di un miglior utilizzo di questi fondi per
accesso a innovazione da parte dei panetti. E non ho capito se questa
è l’intenzione da qui in avanti o meno”. DMB/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/81072
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