
(AGENPARL) – Wed 22 October 2025 Nella Terapia intensiva post operatoria/Neurorianimazione del Policlinico
di Palermo, diretta dal professore Antonino Giarratano e coordinata dal
professore Santi Maurizio Raineri, è stato eseguito il primo prelievo
multiorgano a cuore fermo, una procedura di grande complessità clinica,
tecnica e organizzativa.
La donatrice, ricoverata nell’Azienda ospedaliera universitaria da due
settimane a causa di una grave emorragia cerebrale, in vita aveva espresso
la volontà di donare gli organi e di rifiutare ogni accanimento
terapeutico.
Scelta confermata ai medici dalla figlia Chiara, che afferma: “La donazione
è stata l’esperienza più emozionante e consolatoria che mi potesse capitare
in un momento di dolore così immenso. Nel rispetto del volere di mia madre,
sono grata a lei per avermene dato la possibilità. Sono, inoltre,
estremamente grata a tutti gli “angeli” del reparto di terapia intensiva
del Policlinico di Palermo e dell’Ismett che con rispetto, amore e
dedizione hanno consentito tutto questo. Un pensiero va in particolare al
Dottore Filippo Vitale che più di tutti ha accompagnato la mia famiglia in
questo percorso. Grazie a tutti loro”.
Dopo un attento e prolungato follow up clinico e radiologico della
paziente, la valutazione dell’équipe multidisciplinare ha permesso di
accertare l’irreversibilità del coma e la mancanza di prospettive di
recupero neurologico.
Nel rispetto dei principi di proporzionalità delle cure e della volontà
espressa in vita dalla signora, è stato avviato il percorso di donazione a
cuore fermo (Controlled Donation after Circulatory Death, DCD).
“Si tratta di una procedura altamente complessa- spiega il professore
Raineri – che consente la donazione degli organi dopo la cessazione
definitiva dell’attività cardiocircolatoria, in condizioni di assoluto
rispetto etico, clinico e legale. Essa prevede un’attenta pianificazione
dei tempi e dei protocolli: la sospensione graduale dei supporti vitali in
un contesto di accompagnamento palliativo, la constatazione del decesso
secondo criteri cardio-circolatori e, successivamente, il prelievo
controllato degli organi vitali destinati al trapianto”.
Un’équipe dell’ISMETT ha proceduto al prelievo degli organi idonei, ossia
fegato, reni e cornee.