
(AGENPARL) – Wed 22 October 2025 **Nelle reti tempo-dipendenti la sanità toscana primeggia ancora **
**Dalla cardiologia all’ ictus, dai traumi all’emergenza-urgenza indici
alti e percentuali più basse che altrove nei decessi**
/Scritto da Walter Fortini, mercoledì 22 ottobre 2025 alle 14:52/
La presa in carico rapida ed efficace di un paziente è sempre importante.
In alcune situazioni diventa addirittura dirimente e la sanità toscana
conferma ancora una volta l’alto livello nella qualità e
nell’organizzaiozne delle sue reti tempo-dipendenti, ovvero quelle
strutture che hanno a che fare con i bisogni di salute legati a problemi
cardiaci, ictus, traumi ed emergenza-urgenza, dove il fattore ‘tempo’
pesa parecchio.
Il giudizio positivo emerge dalla quarta indadine nazionale sulle reti
tempo-dipendenti di Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari
regionali. I dati sono quelli del 2023, raccolti ed elaborati tra il 2024 e
2025. La Toscana di fatto si collega ai vertici del Paese per quanto
riguarda la governance complessiva.
“Ancora una volta si tratta di un risultato che è il frutto di una
intelligente direzione e di un ottimo lavoro di squadra tra soggetti
diversi: un modo di lavorare consolidato nel tempo e che negli anni siamo
stati in grado di affinare ulteriormente” evidenzia il presidente della
Toscana, Eugenio Giani.
“La rilevazione di Agenas – commenta Simone Bezzini, assessore al diritto
al salute – testimonia la solidità del modello delle reti toscane,
articolate in coordinamenti territoriali, dotate di sistemi di monitoraggio
dei flussi e di una programmazione coerente con quanto previsto anche dal
decreto ministeriale 77”. “Questo – aggiunge – è un altro risultato
delle professioniste e professionisti del nostro sistema sanitario, delle
volontarie e volontari e del monitoraggio costante da parte degli uffici
dell’assessorato. A loro vanno i miei ringraziamenti, perché le reti
tempo-dipendenti sono uno dei segmenti più importanti della sanità
pubblica: intervenire con tempestività significa ridurre le conseguenze
più gravi di un infarto o un ictus, vuol dire fare la differenza tra la
piena ripresa e una disabilità permanente. Essere ai vertici nazionali per
la governance vuol dire riuscire garantire una migliore qualità della vita
ai pazienti”.
Nello specifico per la Toscana l’indice sulla rete cardiologica arriva allo
0.89 ed è la regione con la percentuale più bassa di decessi a trenta
giorni dal ricovero per infarto miocardico acuto (Ima), un indicatore
chiave della qualità dell’assistenza cardiologica: 5,7% contro il 7,1% in
Italia. E’ 0,86 invece il punteggio ottenuto dalla rete ictus e la
mortalità a trenta giorni dall’evento si attesta in questo caso al 7,6 per
cento, contro una media italiana del 9,4. E’ tra i migliori in Italia anche
l’indice della Rete trauma (0,89%) a conferma l’efficienza della rete e
della sua interconnessione con il sistema emergenza urgenza territoriale,
capace di garantire una presa in carico rapida e appropriata e consentire
di trattare il paziente al posto giusto nel momento giusto. Sulla rete di
emergenza urgenza la Toscana ha una performance in media con il resto delle
regioni italiane (0,71), così come sono in linea con la media nazionale
gli accessi al pronto soccorso, mentre presenta uno dei migliori indici di
appropriatezza relativamente ai ricoveri rispetto alla media nazionale.