
Organizzato da Ordine regionale dei Giornalisti del Lazio, dall’Agenzia per la
cybersicurezza nazionale e dall’Agenparl, il corso formativo “Notizie manipolate e guerre dell’informazione: come difendersi ed il ruolo del giornalista tra etica e diritto” affronta in modo approfondito il tema dell’information disorder (disordine informativo) e delle fake news, con uno sguardo attento al quadro giuridico nazionale, europeo e internazionale e alle strategie di contrasto.
L’obiettivo è quello di fornire ai giornalisti strumenti concreti per riconoscere e combattere la disinformazione, a tutela della qualità dell’informazione e del diritto dei cittadini a ricevere notizie verificate e attendibili.
Il corso approfondisce gli aspetti giuridici, etici e tecnologici legati alla libertà di espressione, alla regolamentazione dell’informazione e alle responsabilità dei nuovi attori digitali. Saranno analizzati strumenti normativi e casi concreti, nazionali e internazionali, per orientarsi in un contesto mediatico sempre più complesso e dinamico.
Libertà di espressione e disinformazione
Verrà approfondito l’articolo 21 della Costituzione italiana, che sancisce il diritto alla libertà di espressione e di stampa, come base per garantire un’informazione libera e pluralista.
Con la digitalizzazione dei media, le PSYOPS (operazioni psicologiche) hanno assunto un ruolo decisivo nei conflitti ibridi e nelle strategie di influenza mediatica globale. La manipolazione dell’informazione – volta a ingannare o destabilizzare opinioni pubbliche – produce effetti su molteplici piani: politico, sociale, tecnologico, culturale e ambientale.
Attraverso l’analisi di esempi concreti di fake news, propaganda digitale e uso strategico dei social media, si mostrerà come sentimenti e percezioni collettive possano essere orientati per ottenere vantaggi strategici.
Etica, deontologia e intelligenza artificiale
Particolare attenzione sarà riservata all’articolo 19 del nuovo Codice Deontologico delle Giornaliste e dei Giornalisti, che introduce regole specifiche sull’uso dell’intelligenza artificiale nel lavoro giornalistico.
Le nuove tecnologie possono affiancare, ma non sostituire, il giornalista, che resta pienamente responsabile del contenuto prodotto. È obbligatorio dichiarare apertamente quando si utilizzano strumenti di IA, specificando il loro contributo alla realizzazione di testi, immagini o audio.
In ogni caso, il professionista deve continuare a verificare fonti e dati per garantire veridicità e trasparenza. L’IA non può mai essere una giustificazione per eludere i principi etici e deontologici della professione.
Argomenti trattati
- Concetti e definizioni: fake news, disinformazione, misinformazione, malinformazione, information disorder
- Quadro giuridico: libertà di espressione, regolamentazione editoriale e digitale, responsabilità degli attori dell’informazione
- Normativa nazionale, europea e internazionale contro la disinformazione
- Strumenti e tecnologie di contrasto: AI, fact-checking, ruolo delle autorità
- PSYOPS e informazione come strumento di guerra e propaganda (guerra cognitiva, operazioni psicologiche, propaganda strategica)
- Casi studio rilevanti (Corte rumena, elezioni USA, operazioni militari e sociali)
- Deontologia e articolo 19 del Codice delle Giornaliste e dei Giornalisti
