
(AGENPARL) – Tue 21 October 2025 Venezia, 21 ottobre 2025
La città dell’Aquila, Capitale italiana della cultura 2026, è stata protagonista alla Biennale Architettura di Venezia 2025 con la partecipazione del sindaco Pierluigi Biondi all’evento “Intelli_Gens Demopratica – Meeting dei Coordinatori delle Opere Demopratiche”, promosso da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.
Un appuntamento di rilievo internazionale che ha riunito amministratori, artisti e rappresentanti di istituzioni da tutto il mondo per condividere esperienze e pratiche legate alle cosiddette opere demopratiche, progetti che uniscono arte, cittadinanza e responsabilità sociale, già attivi in città come Ginevra, Gorizia, Seul, L’Avana, Roma, Busto Arsizio, Scanno, Ivrea e Biella-Città Arcipelago.
Tra i relatori, oltre al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, Giuliana Setari, presidente della Fondazione Pistoletto – Cittadellarte, Carlo Ratti, curatore della Biennale Architettura 2025, Sara Gentile, vicesindaco di Biella, Emanuele Ramella Pralungo, presidente della Provincia di Biella, Giovanni Mastrogiovanni, sindaco di Scanno, Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte.
Nel corso dell’incontro, Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Fondazione La Biennale di Venezia — e amico dell’Aquila, già presidente del Teatro Stabile d’Abruzzo — ha rivolto un saluto speciale alla città e al sindaco Biondi, riconoscendo nel capoluogo abruzzese un luogo di cittadini e comunità pensanti dove consapevolezza e intelligenza politica determinano la rinascita.
“All’Aquila la demopraxia si è sostanziata nella ricostruzione post-sisma — ha dichiarato il sindaco Biondi — Un percorso lungo e complesso, reso possibile da un dialogo costante tra istituzioni, cittadini, artisti, imprese e università: una vera opera collettiva di rigenerazione. Oggi, con il cammino di Capitale italiana della cultura 2026, quell’esperienza diventa racconto condiviso e piattaforma di futuro”.
L’incontro, ispirato ai principi del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, ha approfondito il ruolo dell’arte come pratica collettiva che unisce pensiero civico e responsabilità sociale.
A rappresentare la visione e la strategia della candidatura dell’Aquila era presente anche Pier Luigi Sacco, coordinatore scientifico del progetto, che ha evidenziato come “la cultura, intesa come ecosistema di innovazione e partecipazione, sia oggi un motore di rigenerazione democratica e sviluppo sostenibile”.
La demopraxia, concetto cardine elaborato da Michelangelo Pistoletto, è stata descritta come “un esempio da conoscere, seguire e apprendere”, fondata sulla responsabilità individuale e sulla consapevolezza che la pace e il progresso civile si costruiscono insieme, passo dopo passo.
“C’è un legame profondo tra la comunità aquilana e l’opera di Pistoletto, teorico del Terzo Paradiso — ha aggiunto Biondi — Una sua opera si trova davanti all’Auditorium del Parco progettato da Renzo Piano, simbolo di rinascita. Il suo manifesto ci insegna che tra natura e artificio esiste un terzo spazio: quello della responsabilità. È lì che si colloca L’Aquila, che guarda alla cultura non come esercizio di un ambito, ma come sistema vitale, una trama che tiene insieme economia, identità e partecipazione”.
La giornata si è configurata come un laboratorio di pensiero e di visione sul futuro delle pratiche democratiche e della cultura civica, nel cuore della Biennale, luogo per eccellenza del dialogo tra le arti e le idee.
“È stata una giornata di studio e confronto per prenderci il rischio di discutere ciò che stiamo facendo — ha concluso Biondi — Per capire come rinnovare e rigenerare la democrazia, restituendole significato, prassi e visione. Il dossier di Capitale italiana della cultura prende forma proprio così: attraverso processi artistici vivi, capaci di portare il nostro territorio nel cuore delle più alte espressioni dell’arte contemporanea”.
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