(AGENPARL) - Roma, 21 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 21 October 2025 Pesaro, 21 ottobre 2025
COMUNICATO STAMPA
/Bene il tasso di disoccupazione: è //inferiore // //a//l valore
regionale e nazionale. Il presidente Paolini:“Numeri utili per la
programmazione”/
DAL REDDITO ALL’ASPETTATIVA DI VITA, LA PROVINCIA PRESENTA GLI
ULTIMI DATI DEL TERRITORIO IN COLLABORAZIONE CON L’ISTAT
PESARO – La Provincia di Pesaro e Urbino ha diffuso gli ultimi dati
territoriali disponibili in ambito demografico, socioeconomico e di
genere nel corso dell’iniziativa “I dati in Comune. Strumenti per il
dialogo tra amministrazioni e territorio”, organizzata nella sala
Pierangeli in collaborazione con l’Istat. «Un appuntamento
assolutamente utile – ha detto il prefetto EMANUELA SAVERIA GRECO –
perché attraverso i dati si può capire non solo la realtà ma anche
quali devono essere le politiche future per incidere nel migliore dei
modi sulla società». Coinvolti docenti universitari, istituzioni,
associazioni di categoria e sindacati. «L’obiettivo – ha sottolineato
il presidente GIUSEPPE PAOLINI – è offrire strumenti utili per
progettare insieme le future scelte strategiche per le nostre
comunità. La programmazione deve basarsi su dati territoriali
attendibili, ecco perché è importante il concetto di statistica
pubblica». Del resto da anni, come rimarcato dall’Upi nazionale, la
Provincia di Pesaro e Urbino è anche capofila del progetto ‘Il
benessere equo e sostenibile delle Province’, che ha creato e
aggiornato annualmente un sistema di indicatori per le misurazioni.
Paolini sui numeri: «Bene il dato sul tasso di di disoccupazione,
inferiore alla media regionale e nazionale. Le criticità sono legate
all’esodo dall’entroterra, che va valorizzato insieme alla costa
perché può dare forza e vitalità alla provincia. Su questo dobbiamo
lavorare in sinergia con tutti i Comuni», ha detto il presidente. Che
ha anche richiamato all’unità provinciale, stigmatizzando le
suddivisioni. «L’analisi descrive e contestualizza il territorio
provinciale – ha evidenziato la responsabile della Statistica e Pari
Opportunità della Provincia PAOLA D’ANDREA, che ha illustrato le
rilevazioni – e si è sviluppata attraverso sezioni tematiche
(territorio, demografia e sistema produttivo) variamente articolate al
loro interno, indicatori di benessere equo e sostenibile e a una
lettura del divario di genere».
I NUMERI – Il territorio provinciale di Pesaro e Urbino si estende
su un’area di 2.511,2 chilometri quadrati e la DENSITà DEMOGRAFICA è
pari a 139,3 abitanti per chilometro quadrato. In tutto 50 Comuni, di
cui 34 al di sotto dei 5mila abitanti. I piccoli Comuni rappresentano
il 68 per cento del totale dei Comuni presenti sul territorio
provinciale e accolgono il 19,2 per cento della popolazione residente.
I RESIDENTI erano 349.882 al primo gennaio 2024, sono 349.798 al primo
gennaio 2025 (fonte Istat). La demografia territoriale descrive una
STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE nel territorio di Pesaro e Urbino per
genere in valori assoluti pari a 177.451 FEMMINE e 172.347 MASCHI (in
percentuale il 50,7 per cento di femmine e il 49,3 per cento di
maschi). La presenza di STRANIERI in valore assoluto è di 29.760
persone (14.420 maschi e 15.340 femmine): in percentuale si tratta
dell’8,5 per cento sulla popolazione residente (lo scorso anno il dato
era dell’8,4 per cento). Il TASSO DI INCREMENTO DEMOGRAFICO TOTALE
ogni mille abitanti registra un lieve calo, -0,2 per cento rispetto
all’anno precedente. Mentre a LIVELLO DI NASCITE, l’incremento
naturale è del -5,7 per cento (meglio del dato regionale che si
attesta al -6,2 per cento; lo scorso anno il dato provinciale si
attestava al -5,5 per cento, quello regionale al -5,9 per cento; ndr).
Migliora LA SPERANZA DI VITA: per le femmine è pari a 86,3 anni
(contro 86 anni dello scorso anno); per i maschi è di 84,4 anni
(contro 82,1 anni dello scorso anno). Le caratteristiche strutturali
della popolazione (stime 2025) mostrano l’INCIDENZA DELLA POPOLAZIONE
residente per fascia d’età caratterizzata dall’11,4 per cento di
giovani tra 0 e 14 anni; dal 62,9 per cento di persone tra 15 e 64
anni e dal 25,7 per cento di anziani con 65 anni e oltre. La
percentuale di residenti stranieri tra 14 e 18 anni è dell’8,1 per
cento, dato significativo anche ai fini della programmazione
scolastica. Nel complesso sono 96,83 i maschi ogni 100 femmine.
L’indice di ricambio evidenzia che per ogni 150,82 persone di età
compresa tra i 60 e i 64 anni ci sono 100 giovani nella fascia 15-19
anni. L’ETà MEDIA è di 47,6 anni.
LA FOTOGRAFIA – Nella dimensione “Politica e Istituzioni”, nella
provincia di Pesaro e Urbino gli AMMINISTRATORI COMUNALI DONNE
risultano il 37,8 per cento (il dato regionale è del 36,6 per cento).
Gli amministratori comunali con meno di 40 anni sono il 27,2 per cento
(il dato regionale è del 25 per cento). Per quanto concerne
l’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE, l’incidenza dei giovani che non lavorano
e non studiano (Neet) nella fascia 15-24 anni è dell’11,5 per cento
(dato regionale al 10,6 per cento); i laureati e possessori di altri
titoli terziari (universitari) nella fascia 25-39 anni sono il 27,4
per cento (il dato regionale è del 33,5 per cento). In ambito di
LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA, questi i numeri del tasso di
mancata partecipazione al lavoro: per i maschi 6,2 per cento e per le
femmine 7,8 per cento; valori più bassi rispetto a quelli regionali
(per i maschi 7,9 per cento e per le femmine 10 per cento). Rilevato
anche il TASSO DI MANCATA PARTECIPAZIONE AL LAVORO GIOVANILE (15-29
anni): quello maschile è al 19 per cento e quello femminile al 15,8
per cento (valore regionale: per i maschi 16,6 per cento e per le
femmine 18 per cento). C’è poi il TASSO DI OCCUPAZIONE (fascia 20-64
anni): per le femmine siamo al 70,2 per cento, per i maschi si
registra il 79,3 per cento; numeri migliori rispetto al valore
regionale (66,2 per cento per le femmine e 78,1 per cento per i
maschi). Bene il TASSO DI DISOCCUPAZIONE provinciale nella fascia
d’età 15-64 anni: è pari al 3,5 per cento (femminile al 4,4 per cento,
maschile al 2,7 per cento), risultando migliore rispetto al valore
regionale (5,2 per cento nel complesso; 5,8 per cento per le femmine e
4,7 per cento per i maschi) e nazionale (6,6 per cento). Da osservare
osservare anche il DIVARIO RETRIBUTIVO, nella dimensione del benessere
economico. La RETRIBUZIONE MEDIA ANNUA dei lavoratori dipendenti
femmine è minore rispetto a quella dei maschi: per le femmine 16.852,6
euro e per i maschi 25.202,2 euro. (a livello regionale femmine
16.917,8 euro e maschi 24.125,2 euro). Il REDDITO MEDIO DISPONIBILE
PRO-CAPITE è di 22.116 euro sul dato regionale, mentre risulta
migliore (23.682 euro) nella provincia di Pesaro e Urbino (lo scorso
anno Pesaro e Urbino registrava un valore di 22.853 euro). La
STRUTTURA DEL SISTEMA PRODUTTIVO del territorio è sinteticamente
descritta attraverso il tasso di occupazione per settore: il tasso di
occupati nell’agricoltura, silvicoltura e pesca è del 1,9 per cento;
nell’industria del 34,0 per cento e nei servizi del 64,2 per cento.
L’incidenza delle iscrizioni di nuove imprese rispetto allo stock
delle imprese attive, ovvero il TASSO DI NATALITà DELLE IMPRESE, nel
territorio provinciale è pari a 5,8 per cento e le imprese a
prevalente conduzione femminile sono il 22,5 per cento del complesso
delle imprese attive. Su questi e altri numeri diffusi nel corso
dell’iniziativa si sono confrontati i relatori del convegno nella sala
Pierangeli. Tra gli altri, sono intervenuti il responsabile Statistica
dell’Unione Province d’Italia GAETANO PALOMBELLI, la dirigente
dell’Ufficio territoriale area nord-est dell’Istat ROBERTA PALMIERI,
la docente di Sociologia economica e del lavoro dell’Università di
Urbino FATIMA FARINA, la responsabile della Statistica e Pari
opportunità della Provincia di Pesaro e Urbino PAOLA D’ANDREA, la
dirigente dell’Ufficio territoriale area sud dell’Istat ANTONELLA
BIANCHINO, il segretario provinciale della Cgil ROBERTO ROSSINI, il
direttore di Confindustria Pesaro Urbino ANDREA BARONI e il presidente
dell’Ats 1 LUCA PANDOLFI. L’iniziativa è stata moderata da MASSIMO SERI.
Francesco Nonni
