
(AGENPARL) – Tue 21 October 2025 Per l’assessore al Patrimonio il cronoprogramma ? stato
aggiornato a seguito del completamento delle indagini relative
alla Bonifica sistematica terrestre propedeutica all’appalto per
quest’area di Gorizia che ? classificata a elevato rischio bellico
Trieste, 21 ott – “Secondo il cronoprogramma per la
riqualificazione dell’area dell’ex ospedale psichiatrico di
Gorizia nel mese di novembre termineranno le opere previste nella
parte storica con la sistemazione dei percorsi pedonali, la
realizzazione dei sotto-servizi per l’illuminazione e per
l’irrigazione del parco Basaglia, la potatura delle alberature e
l’abbattimento di alcuni alberi come da progetto approvato e
dalla successiva integrazione autorizzata dalla Soprintendenza”.
Lo ha affermato oggi in Consiglio regionale l’assessore al
Patrimonio Sebastiano Callari rispondendo a una interrogazione.
“Inoltre – ha aggiunto Callari – ? in corso la sistemazione
dell’area a verde lungo l’area a confine con la Slovenia. Le
attivit? previste dal progetto sono la trasemina del prato
esistente, la messa a dimora di bulbose e di alberi, lavorazioni
che possono essere realizzate solo dopo il periodo estivo”.
“Quelli che da taluni sono stati definiti ritardi accumulati
rappresentano invece – ha spiegato l’assessore – i tempi divenuti
necessari per il completamento delle indagini relative alla
Bonifica sistematica terrestre propedeutica all’appalto, eseguite
in conformit? con la normativa vigente e con le direttive
impartite dalla Direzione dei lavori del Segretariato generale
della Difesa”.
Nel riaffermare che nessuna amministrazione pubblica in passato
si era mai presa cura delle sorti del Parco Basaglia, l’esponente
della Giunta Fedriga ha puntualizzato che tutte le attivit?
vengono svolte da un’impresa qualificata che opera sotto il
controllo del Segretariato generale della Difesa e dal 5? Reparto
Infrastrutture di Padova, competente per il nostro territorio.
“Il Parco Basaglia – ha detto – ? classificato, infatti, a
rischio bellico elevato a seguito degli eventi della Prima e
della Seconda Guerra mondiale ed ? inoltre adiacente a una
trincea rinvenuta lungo il confine con la Slovenia”.
Con una risposta particolarmente dettagliata l’assessore Callari
ha ricordato che nel corso delle indagini la ditta incaricata ha
provveduto al taglio di parte di cachi, posti sulla fascia lungo
il confine sloveno, esterna al parco storico, per valutare meglio
le caratteristiche di una trincea di guerra rinvenuta sotto lo
strato di riporto, poich? i rilievi strumentali presentavano
numerose anomalie ferromagnetiche.
A tal proposito, va sottolineato che la Direttiva ministeriale
prescrive che, nel caso si operi su terreni dove ? stata valutata
la presenza di ordigni particolarmente pericolosi come mine
anti-uomo o bombe a mano inesplose, il taglio della vegetazione
deve procedere di pari passo con la bonifica superficiale.
“Il 5? Reparto Infrastrutture ha rilasciato a maggio il verbale
di constatazione a seguito di verifica di conformit? dove sono
attestati – ha sostenuto Callari – la buona esecuzione delle
attivit? di bonifica e la corretta applicazione di tutte le
condizioni riportate nelle ‘Prescrizioni generali tecniche per
l’esecuzione del servizio di bonifica’ e lo svolgimento
dell’attivit? di bonifica, in conformit? al medesimo progetto di
bonifica”.
Dato che le indagini hanno evidenziato gi? dal primo metro di
profondit? la presenza di “interferenze ferromagnetiche diffuse”,
il Servizio patrimonio ha provveduto ad aggiornare parte del
progetto per consentire la realizzazione dei lavori in sicurezza,
prevedendo sia la modifica di alcune lavorazioni sia lo stralcio
di alcune aree per successivi approfondimenti, che saranno svolti
a cura del Tavolo tecnico istituito in seno al Protocollo
d’intesa.
“Abbiamo cos? individuato un primo stralcio del lotto 1
dell’intervento di rigenerazione urbana del Parco. Va poi
precisato – ha ribadito l’assessore – che i lavori del primo
stralcio non riguardano le aree segnalate da Legambiente per la
presenza di orchidee”.