(AGENPARL) - Roma, 21 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 21 October 2025 ESAUSTE | Ripensare scarti e comunità nel turismoVenezia, 27 ottobre 2025, ore 16:45Teatrino Groggia, Cannaregio, 3150, 30121 Venezia
Cosa può diventare l’olio esausto prodotto nell’industria turistica? Quali nuove narrazioni possono nascere dagli scarti simbolici del turismo?
Queste sono alcune delle domande che guideranno l’incontro ESAUSTE Ripensare scarti e comunità nel turismo, che si terrà il 27 ottobre 2025 alle ore 16:45 presso il Teatrino Groggia di Venezia.
L’evento è la restituzione finale aperta alla cittadinanza del progetto “Sustainable Business Models for Tourism with a Culture-based Approach” della linea Young Researcher iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, che ha coinvolto un team multidisciplinare di giovani ricercatrici e ricercatori dell’Università Ca’ Foscari Venezia guidato dalla Dott.ssa Chiara Carolina Donelli, che dichiarano "Partendo dall’olio di lavorazione alimentare, abbiamo cercato di mostrare come gli scarti non siano solo ‘rifiuti’ materiali, ma relazioni: segni materiali e simbolici di ciò che viene escluso nei processi di produzione e consumo. Rileggerli e reimmaginarli significa riscoprire i legami tra persone e territori, la sostenibilità diventa non soltanto un tema tecnico, ma una questione di giustizia, memoria e immaginazione collettiva"
Il progetto si inserisce all’interno dello Spoke 6 – Tourism, culture and creative industries, progetto PNRR coordinato dall’Università Ca’ Foscari Venezia, con direzione scientifica del Prof. Fabrizio Panozzo che afferma: “Con questo progetto abbiamo voluto dare forma a un’idea di sostenibilità del turismo che nasce dall’incontro tra arte e scienza, come spazio di conoscenza condivisa e di sperimentazione. La ricerca scientifica permette di leggere criticamente i modelli di sviluppo turistico, mentre le pratiche artistiche ne rivelano le dimensioni simboliche e relazionali, trasformandole in occasioni di dialogo con le comunità”.
Il progetto ha esplorato il concetto di scarto sia nella sua componente materiale (i rifiuti dell’industria turistica, come l’olio esausto, rifiuto diffuso in contesti turistici e domestici) che nella sua componente simbolica (gli immaginari, le storie, i simboli che vengono “scartati” perché percepiti come marginali o non valorizzati all’interno delle comunità di riferimento). Attraverso laboratori partecipativi e pratiche artistiche in luoghi dominati dalla monocultura turistica, le ricercatrici insieme all’artista Elena Mazzi hanno messo in dialogo ricerca accademica, creatività e tradizioni locali, con l’obiettivo di sperimentare nuovi immaginari per ripensare insieme modelli di turismo sostenibile.
L’evento mira a creare un dialogo tra comunità scientifica e le comunità locali, attraverso un evento che coniuga sapere scientifico, sperimentazione artistica e memorie individuali e collettive.
Ad aprire i lavori, assieme alle ricercatrici, il prof. Marco Armiero, Icrea Research Professor presso l’Istituto di Storia della scienza dell’Università Autonoma di Barcellona, con una riflessione sul concetto di scarto e di wastocene. Saranno inoltre presentati e discussi, in un dialogo collettivo, i risultati dei Living Lab svolti con le due comunità coinvolte nel progetto, Venezia e le Dolomiti Bellunesi (nello specifico, Arabba e Colle Santa Lucia). Le esperienze raccolte sono confluite in un libretto d’artista realizzato da Mazzi ed edito da Magonza, che racconta i dialoghi e le esperienze condivise nei laboratori e valorizza tradizioni, comunità e pratiche attraverso una prospettiva artistica. Nel suo libro, Mazzi ha raccolto e rielaborato stralci di conversazioni, pensieri, paure e possibili soluzioni, dando vita a un piccolo libro d’artista da attivare. Da un lato manifesto, dall’altro, libretto da sfogliare, il lavoro permette al lettore di immaginare il presente e il futuro di questi luoghi attraverso le voci delle comunità che li vivono, senza darli per scontati.
A seguire, il sound designer e artista multimediale Andrea Santini presenta il suo progetto "Secret Compound", basato sulla poetica della trasformazione dei suoni organici e dei field recordings in materiale musicale. Suoni di liquidi, utensili, stoviglie e olio che frigge, registrazioni d’ambiente che spaziano dal contesto domestico della cucina alle tubature degli impianti industriali, vengono manipolati e intrecciati attraverso l’elettronica e le tecniche di sound design. Così, elementi acustici solitamente considerati marginali o di scarto si trasformano in un’esperienza musicale, capace di farci riscoprire il valore nascosto dei gesti e delle materie che abitano la nostra quotidianità.
Al termine assaggi di prodotti e ricette che uniscono arte, attivismo ecologico e cibo nella laguna di Venezia a cura di Barena Bianca.
L’invito all’evento è rivolto non solo ai partecipanti dei Living Lab, ma all’intera comunità veneziana e bellunese: un’occasione di restituzione collettiva, aperta al dialogo e alla condivisione. L’evento rappresenta infatti un momento di riflessione e dialogo per scoprire e interrogare come gli scarti possano spingere a ripensare i tradizionali modelli di business dell’industria turistica.
Il Team Young Researchers iNEST è composto da ricercatrici e ricercatori dell’Università Ca’ Foscari provenienti da diversi settori disciplinari. Hanno unito competenze multidisciplinari per la realizzazione del progetto "Sustainable Business Models for Tourism with a Culture-Based Approach".
