
(AGENPARL) – Mon 20 October 2025 Piacenza, 20 ottobre 2025
*Oggetto:* *Tappa a Piacenza per l’iniziativa “Bike for Gaza”*
Sono 870 i km che separano Biella da Roma: a percorrerli lungo l’itinerario
della Via Francigena, nel nome della pace e della solidarietà nei confronti
del popolo palestinese, un gruppo di ciclisti che, sulla scia delle “Local
March for Gaza” attivatesi in numerose città italiane, contribuisce a
raccogliere firme per la petizione che il 3 novembre prossimo verrà
consegnata, dai referenti delle diverse realtà territoriali del Paese, al
Presidente della Repubblica.
Partiti dal capoluogo piemontese il 18 ottobre, quattro partecipanti al
progetto “Bike for Gaza” sono arrivati nel pomeriggio odierno Piacenza, dove
il loro rappresentante Marco Ganni è stato accolto in Municipio dalla
presidente del Consiglio comunale Paola Gazzolo e da alcuni esponenti del
Coordinamento “Piacenza per Gaza”, che riunisce 47 tra associazioni e
movimenti del territorio: Tatiana Morelli, Eros Franzini, Enrica Sacchi e
Giovanni Zavattoni, poi raggiunti da Roberto Lovattini.
“Un’iniziativa di sensibilizzazione importante – ha sottolineato Gazzolo –
che ci unisce lungo il filo conduttore di valori fondamentali: la pace, il
rispetto e la tutela dei diritti umani, la vicinanza, ideale e concreta, a
un popolo che soffre e che chiede dignità, giustizia e speranza. Ogni
azione volta ad accendere i riflettori dell’opinione pubblica su questi
temi è preziosa, come hanno dimostrato, in questi mesi, anche le
manifestazioni e i sit-in promossi in ambito locale dal Coordinamento
piacentino per Gaza, che ringrazio di essere presente anche oggi per
conoscere e supportare l’esperienza biellese”.
Proprio da Biella è stata lanciata l’idea della sottoscrizione per la pace:
circa 10 mila le firme registrate sinora, cui si è aggiunta oggi quella
della stessa presidente Gazzolo. “Eravamo partiti – spiega Marco Ganni –
con 500 firme inizialmente, poi l’idea ha trovato diffusione e supporto in
tanti Comuni italiani e anche noi, muovendoci in bici anziché in cammino
com’è nella natura originaria delle marce locali per Gaza, raggiungeremo
Roma agli inizi di novembre per l’appuntamento con la consegna, al
Quirinale, della petizione che al primo punto chiede la cessazione del
genocidio. Percepire l’accoglienza sincera e partecipe delle comunità in
cui facciamo tappa ci incoraggia a proseguire con entusiasmo, nella
convinzione che un numero crescente di persone condivide questa sensibilità
e non può accettare un silenzio indifferente di fronte a questa tragedia
dell’umanità”.