
(AGENPARL) – Mon 20 October 2025 https://www.aduc.it/articolo/sport+pullman+tifosi+violenti+cosa+non+funziona_40005.php
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Sport. Pullman tifosi e violenti. Cosa non funziona
Dopo l’assalto di presunti tifosi della squadra avversaria, morto il co-autista di un pullman che trasportava i tifosi di una squadra di basket di Pistoia che, dopo la partita a Rieti, tornava a casa.
Giusta esecrazione generale.
Due sono i fatti che colpiscono in modo particolare. Il primo è che la scorta di polizia non c’era più dopo l’ingresso in autostrada. Il secondo è che un sindacato di polizia evoca nuove leggi speciali.
Dalle informazioni mediatiche, sembra che ci sia stata una carenza di ordine pubblico. Certo, i violenti delle tifoserie sportive in genere sono quelli del calcio. Ma, siccome il servizio di ordine pubblico si deve basare molto sulla prevenzione (che, per esempio, è stata carente anche negli scontri dell’altro giorno a Pisa tra veronesi e pisani stessi), non era necessario arrivare ai fatti di ieri sera per capire che il virus violento della tifoseria è molto più diffuso.
Nel contempo, il sindacato di Polizia Coisp perora la necessità di “introdurre strumenti legislativi nuovi, capaci di ristabilire il potere di deterrenza delle norme penali” (1). Non sapremmo quali leggi occorrano oltre quelle che ci sono, che ci sembrano più che sufficienti. E, soprattutto, non vorremmo che, posto un nuovo e presunto efficace rimedio legislativo, le coscienze di responsabili politici ed esecutivi si sentissero a posto… in attesa del prossimo funerale con esecrazioni e auspici di nuove leggi.
Dopo i fatti dell’altro giorno a Firenze, dove la polizia non è stata in grado di impedire l’ingresso in aeroporto di 300 violenti, che non erano piombati dall’alto improvvisamente ma avevano sfilato in corteo fino ad entrare nell’aerostazione, bloccare voli e servizi e distruggere suppellettili e negozi… dopo questi fatti, sommati agli altri (e non solo) di cui abbiamo detto, crediamo sia opportuno che le forze dell’ordine valutino l’incidenza, soprattutto nelle fasi di prevenzione, dei
propri servizi.
Tutto questo per il “banale” motivo che la passione per seguire una squadra e uno sport non debbano essere solo appannaggio di persone in grado di autodifendersi, escludendo di fatto da questa passione ogni tipo di soggetto diverso, tipo giovani non violenti, anziani, famiglie e bambini.
1 – askanews
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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