
(AGENPARL) – Mon 20 October 2025 Sottoscritto a Staranzano il memorandum che apre la strada alla
definizione del Contratto di fiume vero e proprio che punta a
coinvolgere anche la Slovenia
Staranzano, 20 ott – “La firma di questo Documento d’intenti
segna un passaggio di grande rilievo per la nostra Regione e per
tutti i territori attraversati dall’Isonzo. Non ? una firma
qualunque: ? l’inizio di un percorso che punta a dare una
governance forte, condivisa e moderna a un fiume che, per la sua
natura, non appartiene a un solo territorio ma a due Stati, due
comunit? e due culture strettamente intrecciate. Questo ? il
momento in cui i soggetti coinvolti scelgono di sottoscrivere un
documento che unisce obiettivi, responsabilit? e visione. La
Regione sosterr? questo percorso con convinzione e continuit?”.
? il concetto espresso dall’assessore regionale alla Difesa
dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro
alla firma, avvenuta questa mattina nel municipio di Staranzano,
del Documento d’intenti verso il contratto di Fiume Isonzo, da
parte oltrech? della Regione, dall’Autorit? di Bacino
distrettuale delle Alpi Orientali, dai Comuni di Gorizia, Farra
D’Isonzo, Fiumicello Villa Vicentina, Fogliano Redipuglia,
Gradisca, Grado, Mariano del Friuli, Ronchi dei Legionari, Ruda,
Sagrado, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo, Savogna
d’Isonzo, Staranzano, Turriaco e Villesse, dagli Ordini degli
Ingegneri e quello degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e
Conservatori della provincia di Gorizia, da Irisacqua, dai
Consorzi di bonifica della Venezia Giulia e della Pianura
Friulana, dei Circolo Legambiente “Ignazio Zanutto” e di Gorizia,
dall’Associazione Ambientalista Eugenio Rosmann,
dall’Associazione Lacus Timavi, dall’Associazione Punta Barene e
dell’Associazione per la Conservazione della Natura Co.Na.
Scoccimarro ha rimarcato che “l’Isonzo ? un fiume ‘sacro’ alla
Patria, ma ? anche un fiume vivo, che attraversa riserve
naturali, aree di pregio ambientale e luoghi di grande valore
paesaggistico e sociale. Proteggerlo significa investire sulla
sicurezza idraulica, sulla qualit? dell’acqua, sulla biodiversit?
e, allo stesso tempo, su un modello di sviluppo territoriale
fondato sulla sostenibilit?, sulla mobilit? lenta e sulla
valorizzazione delle identit? locali. La natura transfrontaliera
dell’Isonzo rende questo contratto molto pi? di uno strumento di
pianificazione ambientale: un vero e proprio ponte di
cooperazione internazionale. Per questo, la Regione Friuli
Venezia Giulia ha voluto inserire nel Documento di Intenti un
obiettivo specifico di governance, volto ad attivare
interlocuzioni con il ministero degli Affari esteri e a
valorizzare il ruolo della Commissione mista Italo-Slovena per
l’Idroeconomia, istituita nell’ambito dell’Accordo di Osimo del
1975. ? in quella sede che si possono affrontare con seriet? e
con strumenti adeguati questioni centrali come la gestione delle
portate e delle derivazioni idroelettriche, che incidono in modo
rilevante sulla vita ecologica e idrologica del fiume”.
Ringraziando la senatrice Francesca Tubetti, anch’ella presente,
per l’azione di sensibilizzazione svolta nei confronti del
Governo e in particolare del Ministero degli esteri, Scoccimarro