
(AGENPARL) – Mon 20 October 2025 COMUNICATO STAMPA
AMBIENTE, ALFONSI: REPORT ECOSISTEMA URBANO LEGAMBIENTE STRUMENTO PREZIOSO
PER GLI AMMINISTRATORI PUBBLICI.
Roma, 20 ottobre 2025 – “Mi ha fatto piacere essere presente questa mattina
alla presentazione del Rapporto ‘Ecosistema Urbano’ curato da Legambiente
Italia in collaborazione con Ambiente Italia e Sole 24ore, un evento che,
dopo diversi anni, torna in Campidoglio”. Così Sabrina Alfonsi, Assessora
all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, in una
nota.
“Uno strumento estremamente utile per gli amministratori pubblici, perché
consente di misurare in maniera oggettiva lo stato di attuazione delle
politiche verso la sostenibilità ambientale che vengono realizzate nelle
106 città del nostro Paese. Il Rapporto, basato su dati 2024, ci mostra una
situazione di livellamento complessivo verso il basso delle performances
ambientali delle città, con una perdita di punteggio medio pari a quasi 3
punti percentuali e un numero minore rispetto al passato di capoluoghi che
riescono a superare i 70 punti su 100 in classifica, con una prevalenza
netta dei Comuni del Nord Italia rispetto a quelli del Centro Sud.
In questo quadro, i risultati della Capitale si mantengono sostanzialmente
stabili, ma con prospettive di netto miglioramento per i prossimi anni,
come evidenziato dallo stesso Presidente di Legambiente Roma e Lazio
Roberto Scacchi – che ringrazio – nel suo intervento di apertura. La
Capitale è una città in movimento, fortemente impegnata a migliorare
rispetto a molti degli indicatori che stanno alla base della valutazione
della performance ambientale compiuta da Legambiente.
A Roma, unica metropoli del Paese, 15 città medie in una sola e 2,8 milioni
di abitanti che ogni giorno diventano 4 milioni grazie ai pendolari e ai
turisti, stiamo lavorando intensamente e su molti fronti per recuperare un
gap di decenni e portare la città a dei livelli di performances ambientali
più elevati. I grandi temi aperti, comuni a tutte le realtà, restano quelli
della qualità dell’aria che respiriamo nei nostri centri urbani, il consumo
di suolo, le reti idriche fatiscenti, la crescita dell’utilizzo del mezzo
di trasporto privato rispetto a quello pubblico.
Sul tema della raccolta e trattamento dei rifiuti, i nuovi impianti in
corso di realizzazione potranno garantire nei prossimi anni la chiusura in
autonomia del ciclo dei rifiuti; l’adozione delle misure strutturali
necessarie servirà anche per ottenere un miglioramento della raccolta
differenziata importante in termini percentuali (oggi al 50%, obiettivo 65%
nel 2030).
Sul trasporto pubblico, con massicci investimenti, si lavora ad un
pacchetto di misure al potenziamento del trasporto pubblico su rotaia per
il completamento della linea metro C e le nuove linee tramviarie, al
graduale rinnovo del parco autobus circolante, all’ampliamento dello
sharing e dello smart working.
Sulla qualità dell’aria, che per fortuna a Roma registra un quadro in
miglioramento negli ultimi anni, oltre agli interventi citati sulla
mobilità stiamo lavorando insieme alla Città Metropolitana e con fondi PNRR
per una opera di forestazione urbana, che ci porterà a realizzare 18 boschi
urbani con la messa a dimora di oltre 613 mila alberi e arbusti entro la
prossima stagione invernale, con una ricaduta certamente positiva per la
mitigazione degli effetti climatici e la qualità dell’aria.
Il Climate City Contract, che presenteremo in Campidoglio il prossimo 23
ottobre, predisposto dall’Ufficio Clima di Roma Capitale a seguito
dell’inserimento della Capitale nella Mission della Commissione europea che
ha selezionato la Capitale tra le 100 città in Europa che vogliono
accelerare sulla sfida della decarbonizzazione, fornirà un quadro organico
degli investimenti in corso e programmati a Roma, nella direzione della
decarbonizzazione e riqualificazione complessiva della città. Interventi
che puntano ad incidere in modo strutturale nella riduzione delle emissioni
legate ai consumi degli edifici, alla mobilità, al ciclo dei rifiuti.
Insomma, nella grande sfida per la sostenibilità oggi Roma c’è, e con
grandi ambizioni. Ma i Comuni non c’è la possono fare da soli. Dalla
discussione odierna è emerso con forza che, una volta esaurita la spinta
del PNRR, ci sarebbe bisogno di una strategia nazionale chiara verso la
transizione ecologica, condivisa a livello territoriale, e di risorse
dedicate e certe.
Voglio ringraziare Legambiente e Ambiente Italia per lo straordinario
lavoro di stimolo verso le pubbliche amministrazioni perché traducano in
azioni concrete gli indirizzi contenuti nella normativa europea e nazionale
sulla protezione dell’ambiente” conclude l’Assessora Alfonsi.