
(AGENPARL) – Mon 20 October 2025 In Prima commissione audizioni sulla proposta di risoluzione dei
sindaci di San Venanzo, Orvieto, Parrano e Ficulle
(Acs) Perugia, 20 ottobre 2025 – La Prima commissione consiliare,
presieduta da Francesco Filipponi, ha ascoltato in audizione i sindaci
dei comuni di San Venanzo, Orvieto, Parrano e Ficulle sulla proposta
di risoluzione sul “Ruolo delle riserve della biosfera Unesco nella
promozione delle strategie climatiche, dei modelli sostenibili e della
coesione nazionale e internazionale. Riserva Mab Unesco Monte
Peglia”. L’atto è stato rinviato dall’Aula di Palazzo Cesaroni
in Prima commissione, che già l’aveva esaminato in precedenza
(https://tinyurl.com/montepeglia).
I sindaci dei comuni il cui territorio ricade nella riserva Mab del
Monte Peglia, Marsilio Marinelli di San Venanzo, Gian Luigi Maravalle
di Ficulle, Valentino Filippetti di Parrano e Roberta Tardani di
Orvieto, hanno sottolineato numerose perplessità in merito alla
proposta di risoluzione. La criticità principale è dovuta alla
gestione non soddisfacente di questi anni della riserva Unesco, che
non ha coinvolto i territori. Un’associazione di natura
privatistica, è stato rilevato, non può essere gestore del
patrimonio pubblico. Pur riconoscendo l’importanza del
riconoscimento Unesco, per gli amministratori questo modello non può
soddisfare le esigenze del territorio. I comuni si candidano per
partecipare alla gestione del parco del Monte Peglia. Solo così i
territori potranno essere protagonisti della gestione del loro
patrimonio ambientale. La Regione Umbria, dal 1995, ha istituito lo
Stina (Sistema territoriale di interesse naturalistico ambientale) con
tre aree protette all’interno delle quali ricade il territorio del
Monte Peglia. La gestione di queste aree naturali protette è rimasta
sempre in capo alla Regione, attraverso l’Afor. Dalla costituzione
della riserva Mab Unesco del Monte Peglia, i comuni hanno cercato il
confronto, ma non si è riusciti ad arrivare ad un protocollo che
tenesse conto di una sinergia necessaria tra ente gestore e territori.
Tutto questo è rimasto in un limbo che non ha mai trovato soluzione.
Per i sindaci il ruolo partecipativo della sfera pubblica è
fondamentale e anche dettato dalle nuove linee guida del Ministero
dell’ambiente e della sicurezza energetica per la gestione delle
riserve Unesco approvate nel 2024, che prevedono la gestione dei Mab
Unesco tramite un ente a maggioranza pubblica. Il Mab del Monte
Peglia, hanno rimarcato gli amministratori locali, è l’unico in
Italia ad avere una gestione privata. Anche perché in queste nuove
linee guida tra le prerogative del gestore ci sono dei doveri come
quelli di partecipazione, che per il Mab del Monte Peglia non si è
mai concretizzata. Serve trovare un rapporto collaborativo tra
soggetti che riconosca il ruolo del pubblico nella gestione del
territorio e della sua tutela ambientale.
I sindaci hanno invitato la Regione ad una riflessione approfondita su
questo dossier e a tener conto della necessità del coinvolgimento dei
territori. Gli amministratori hanno ribadito la volontà di tutti e
quattro i comuni di superare l’attuale impostazione, proponendo come
modello da seguire per una gestione diversa quanto previsto nel parco
regionale del Monte Subasio, dove i comuni di Assisi, Spello,
Valtopina e Nocera Umbra hanno dato vita ad una convenzione per la
gestione associata del parco, le cui finalità sono quelle del
mantenimento della biodiversità e del paesaggio, la promozione del
turismo sostenibile e l’educazione ambientale.
Dopo un ampio dibattito i commissari hanno stabilito di fare ulteriori
approfondimenti, a partire dalle nuove linee ministeriali, per
lavorare ad una nuova proposta di risoluzione. DMB/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/81042
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