
Se la Massoneria internazionale sembrava dormire sonni tranquilli, ora si sta svegliandosi. Un vero e proprio terremoto sta scuotendo le fondamenta delle Logge, e l’epicentro, questa volta, è Istanbul. L’arresto di Remzi Sanver, non un nome qualunque ma l’attuale Gran Maestro della Gran Loggia dei Massoni Liberi e Accettati di Turchia e noto ex rettore universitario, è l’ultimo, fragoroso, segnale che qualcosa di profondo sta cambiando.
L’operazione, che ha portato al fermo di 26 sospettati in diverse province (di cui 23 massoni) , è parte di un’indagine massiccia su un holding accusato di riciclaggio, frode e criminalità organizzata. E, in un attimo, il velo di sacralità che per secoli ha avvolto l’Ordine si squarcia, rivelando un cuore affaristico e commerciale ben lontano dall’esoterismo di cui ama ammantarsi.
Quando l’esoterismo Incontra la Finanza
La detenzione del Gran Maestro Sanver, professore di economia e figura di spicco anche nel mondo sportivo, è particolarmente clamorosa. I sospetti si concentrano su presunte irregolarità finanziarie legate al suo precedente ruolo accademico, che ha portato l’Università Bilgi sotto tutela fiduciaria. Ma il suo coinvolgimento nel ciclone che ha travolto l'”Can Holding” – accusata di aver creato una complessa rete per riciclare ingenti somme, persino attraverso il meccanismo della “pace patrimoniale” turca – getta un’ombra pesante sull’immagine della Massoneria in un Paese dove, sebbene legale, essa è sempre stata vista con profonda diffidenza.
Il caso turco si concentra su un presunto trasferimento di contanti da capogiro, 350 milioni di dollari, legato alla vendita di asset mediatici (tra cui celebri canali TV) alla holding indagata. Fondi neri, frode, evasione: l’immagine che emerge non è quella di “architetti dell’Umanità”, ma di abilissimi “architetti della finanza opaca”.
L’Italia ha “acceso le polveri”
Ma c’è chi sussurra che questa ondata di inchieste non sia solo il frutto del lavoro delle procure locali. Secondo indiscrezioni, un’”occulta regia” – forse formata dai “vecchi massoni, quelli seri”, stanchi del “groviglio” tra Loggia, affari e illegalità – avrebbe deciso di “ripulire l’ambiente”. Un ritorno alla “Tradizione” fatta di progresso e umanità, a discapito dell’attuale management troppo concentrato su investimenti immobiliari, cene fiorentine e flussi di denaro non tracciato.
E qui, entra in scena l’Italia. La Penisola, con le sue recenti operazioni di pulizia a livello di stampa nazionale e le indagini che hanno messo in luce commistioni e interessi in settori strategici, viene vista come la “Nazione che ha acceso le polveri”. Il “Grande Risveglio delle coscienze”, come lo definiscono alcuni, sarebbe ormai irrefrenabile e starebbe mietendo vittime, simboliche e reali, in altri Paesi europei e non solo.
Se la storia della Massoneria in Turchia è un susseguirsi di divieti e resurrezioni (dal 1700 fino alla rinascita del 1956), oggi la sfida è diversa: non è più una questione di legalità formale, ma di legittimità morale e reputazionale. L’arresto del Gran Maestro è la prova che le vecchie logiche del potere occulto, quando si scontrano con la giustizia, fanno un rumore che non può più essere ignorato, da Istanbul a Malta, passando inevitabilmente per Roma.