
(AGENPARL) – Fri 17 October 2025 Pordenone, 17 ottobre 2025 – L’Europa come spazio industriale, politico e
culturale in cui ridefinire il ruolo dell’impresa e la sua capacità di
competere e innovare: questo il tema su cui si concentrerà *INDUSTRIAEUROPA*,
l’assemblea pubblica promossa da *Confindustria Friuli Venezia Giulia* e
organizzata congiuntamente, per la prima volta, da *Confindustria Alto
Adriatico* e *Confindustria Udine*, in programma il *24 ottobre* al *Generali
Convention Center di Trieste*.
Un appuntamento al quale sono attesi circa 1.800 ospiti – ed i cui dettagli
sono stati anticipati questa mattina in un’affollata conferenza stampa –
che metterà a confronto visioni, esperienze e strategie sul rapporto tra
Industria ed Europa. Due momenti centrali saranno dedicati alle istanze
delle principali associazioni imprenditoriali di Italia, Germania, Francia
e Polonia e al ruolo delle grandi imprese nel contesto europeo (*Gruppo
Fincantieri*, *ABS Acciaierie* ed *Electrolux Professional Group*), tra
sfide, vincoli e prospettive di sviluppo. I lavori, è stato detto, si
svolgeranno su un palco circolare blu raffigurante le stelle della bandiera
europea, circondato dal pubblico: una scelta simbolica che elimina ogni
rapporto gerarchico e rappresenta Confindustria al centro e in mezzo alle
imprese e alla società. Una grande sorpresa aprirà l’evento.
*Michelangelo Agrusti*, Presidente di Confindustria Alto Adriatico, ha
evidenziato come questa sia «la prima assemblea, se la memoria non mi
inganna, che organizziamo assieme», segno di un cambiamento strategico
nelle politiche industriali e di «un passo verso un sistema imprenditoriale
regionale sempre più unito e promotore dello sviluppo». Tema centrale dei
lavori sarà, appunto, l’Europa e il suo futuro industriale. «Dobbiamo farla
nascere davvero *partendo dal basso*, dal mondo produttivo, che nel Nordest
è già fortemente integrato con i sistemi economici di Germania, Francia e
Regno Unito». Di fronte alla contrapposizione tra Stati Uniti e Cina, serve
costruire una sovranità industriale europea su ambiti strategici come
microchip, software, energia e acciaio, in coerenza con l’«agenda Draghi».
Il Presidente ha inoltre anticipato che all’assemblea parteciperanno, come
consuetudine, gli studenti del sistema ITS (circa 500) e universitari, a
testimonianza dell’attenzione verso le nuove generazioni.
*Luigino Pozzo*, Presidente di Confindustria Udine, ha parlato di
«straordinaria iniziativa» ringraziando Agrusti per l’impegno condiviso.
«Un’assemblea unitaria è importante perché affronta temi che interessano
tutta la regione, ma anche l’Italia e l’Europa». Pozzo ha richiamato il
contesto difficile della post-globalizzazione e la necessità di «dialogo e
sinergia per rilanciare il progetto europeo», mai del tutto decollato. La
pandemia e le crisi internazionali hanno modificato in profondità gli
equilibri economici globali, imponendo una riflessione strategica. «Siamo
schiacciati tra due grandi potenze, gli Stati Uniti e la Cina – ha
osservato anche Pozzo – e l’unica via d’uscita è far decollare davvero
l’Europa». Il Presidente ha invitato a una visione unitaria del sistema
industriale continentale, capace di affrontare insieme i grandi nodi
comuni: formazione, energia, politica industriale e militare. Ha poi
evidenziato il calo dell’incidenza del manifatturiero sul PIL italiano,
sceso dal 25% a circa il 18% e la necessità di riportarlo (almeno) sopra il
20% attraverso innovazione, investimenti e politiche moderne. Centrale, ha
ribadito, è la formazione tecnica e scientifica, indispensabile per rendere
l’industria competitiva in un contesto sempre più tecnologico.
*Pierluigi Zamò*, Presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia, ha
espresso orgoglio per la realizzazione dell’assemblea congiunta, invitando
a “rivestire” il Vecchio Continente di un ideale nuovo. Ha ricordato come
per le generazioni più giovani, cresciute con Erasmus e mobilità, l’Europa
sia una realtà naturale. «Dobbiamo evitare le lamentele e portare proposte
concrete, in particolare su una legislazione che favorisca la
collaborazione tra imprese europee. Il futuro è l’Europa e la competizione
deve avvenire all’esterno, non all’interno del continente». Il Presidente,
inoltre, ha richiamato la necessità di regole comuni più semplici e di una
maggiore integrazione industriale: «I gruppi europei devono poter crescere
per competere nel mondo». L’Assemblea, ha concluso, sarà l’occasione per un
confronto ad ampio respiro in cui «agli ideali culturali che ci hanno
sempre unito si aggiungeranno proposte operative per una manifattura
europea più forte e coesa».
*Il programma*