(AGENPARL) - Roma, 17 Ottobre 2025(AGENPARL) – Fri 17 October 2025 *Seed Road Map 2025–2026. Prima tappa a Milano per il viaggio verso il
Festival Internazionale di Architettura*
(aun) – Milano, 17 ottobre 2025 – Grande partecipazione allo Spazio
Arena di via Santa Cecilia, per la prima tappa della Road Map 2025–2026 di
Seed – Design Actions for the Future, il progetto internazionale promosso
dalla Fondazione Guglielmo Giordano e da IN/ARCH – Istituto Nazionale di
Architettura, in collaborazione con Domus, con il sostegno e il patrocinio
della Regione Umbria e del Comune di Perugia.
L’incontro milanese ha aperto ufficialmente il percorso che condurrà al
Festival internazionale di architettura di Perugia, in programma
nell’autunno 2026, toccando nei prossimi mesi città come Venezia, Roma,
Perugia, Amsterdam e Madrid, in un itinerario ricco di dialoghi,
riflessioni e anticipazioni sui grandi temi legati alla cultura del
progetto e alle sfide della contemporaneità.
Protagonisti della serata Michele De Lucchi, architetto e designer tra i
più autorevoli della scena internazionale e fondatore di AMDL CIRCLE,
Walter Mariotti, filosofo e direttore editoriale di Domus, Barbara Cadeddu,
coordinatrice scientifica di Seed, e Andrea Margaritelli, presidente di
IN/ARCH.
In rappresentanza della Regione Umbria, tra gli intervenuti, il
vicepresidente della Regione Umbria, Tommaso Bori, presente anche la
presidente dell’Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi. Per il Comune di
Perugia, il vicesindaco Marco Pierini.
Nei suoi saluti introduttivi, così afferma l’Assessore Bori: “Siamo qui
oggi a Milano per condividere il percorso che ci condurrà al Festival
Internazionale di Architettura di Perugia”. Bori nel suo intervento ha
sottolineato l’urgenza di affrontare sfide cruciali, che vanno dalla
rigenerazione urbana all’adattamento climatico, dall’emergenza abitativa
alla rivoluzione digitale e al governo delle acque, un “imperativo
categorico” e un’urgenza sociale, economica ed esistenziale. “Per la
Regione Umbria” – prosegue Bori – “rigenerare significa restituire ossigeno
alle città, creando spazi vivibili, dove la qualità dell’aria e della vita
non siano un lusso ma la norma. Questa rigenerazione non può essere solo
fisica, ma deve essere affiancata da politiche di sviluppo lavorativo,
ambientale e sociale. In questo scenario, iniziative come Seed diventano la
piattaforma essenziale per l’innovazione, per immaginare le nostre ‘città
spugna’ capaci di adattarsi al dissesto idrogeologico, per integrare le
nuove tecnologie nel governo dinamico dei nostri tessuti urbani e,
soprattutto, per costruire un modello di sviluppo sostenibile e condiviso”.
Il vicesindaco di Perugia, Marco Pierini, nel suo intervento ha
richiamato la specificità di Seed: “Un festival che ci insegna a pensare,
non ci racconta cose che già esistono, ma ci invita a confrontarci con gli
altri, in modo che da questi confronti possa emergere una visione nuova
della città in generale e della città di Perugia in particolare”.
L’appuntamento è stato l’occasione per annunciare il tema intorno al
quale saranno chiamati ad interrogarsi architetti, designer, scienziati,
filosofi, storici e sociologi durante le giornate del Festival Perugino.
“L’edizione 2026 di Seed è dedicata al concetto di Umanità – ha
dichiarato Barbara Cadeddu – e intende esplorare il fragile equilibrio tra
la nostra natura sociale e le sfide del mondo contemporaneo, segnato da una
crescente perdita di corpo della realtà e da una progressiva rimozione
dell’Altro. È fondamentale tornare a riflettere su ciò che ci distingue
dalle macchine e dagli altri esseri viventi, per immaginare nuovi spazi di
relazione e di convivenza.”
“Un apprezzamento a Seed – ha commentato Sarah Bistocchi – per l’evento
organizzato e per la manifestazione dell’anno prossimo che incardinano la
città di Perugia e la Regione Umbria in un contesto che è nazionale e anche
internazionale, e che mette a fuoco il concetto dell’abitare, che è un tema
attorno al quale ruotano nuove sfide e nuove responsabilità della politica
e delle istituzioni. Il tema della manifestazione dell’anno prossimo sarà
umanità, che ci consegna riflessioni sul presente ma anche sul futuro, su
come l’uomo concepisce i rapporti con gli altri esseri umani e anche con
l’ambiente, e l’obbligo di provare a lasciare il nostro pianeta un posto
migliore da come l’abbiamo trovato”.
A seguire, è stato conferito un riconoscimento speciale a Michele De
Lucchi, architetto, designer, artigiano, artista, noto per la sua profonda
sensibilità e umanità. De Lucchi ha ricevuto il primo Seed-Symbolon, un
oggetto distintivo in legno, composto da due metà che insieme formano un
unico mosaico. Nell’antica Roma, il symbolon veniva spezzato e donato come
segno di un legame profondo: l’unione delle due tessere rivelava, infatti,
un’appartenenza reciproca. Con questo gesto simbolico, è stato
ufficializzato l’ingresso di De Lucchi nella comunità di Seed: sarà lui
l’Ambasciatore del progetto per l’anno 2026 e potrà estendere l’invito a
farne parte a un’altra personalità di rilievo della cultura contemporanea.
Il fondatore di AMDL CIRCLE ha invitato il pubblico a riflettere sulla
finitezza dell’uomo rispetto all’immensità dell’Universo e a recuperare la
consapevolezza del nostro posto nel cosmo.
Due i prossimi appuntamenti di altissimo rilievo del programma per il
2025. Il primo è una giornata realizzata nell’ambito del Public Program del
Padiglione Italia della 19esima Mostra Internazionale di Architettura di
Venezia, il 25 ottobre, con la partecipazione di Guendalina Salimei,
curatrice del Padiglione. Il secondo a Perugia, in calendario il 22
novembre, vedrà la presenza di Ma Yansong, fondatore di MAD Architects,
riconosciuto come una delle voci più influenti della nuova generazione di
architetti contemporanei.
*Interviste a Tommaso Bori, Sarah Bistocchi e Marco Pierini e immagini
della serata >
https://drive.google.com/drive/folders/13sr7dkVehH5e6ULGGQNmsf-TOd6QvRpD?usp=sharing
*
*Foto della serata >
https://drive.google.com/drive/folders/1-L-dqIqecCduc657A5SwVEvU7wUCQno7?usp=drive_lin
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