
(AGENPARL) – Fri 17 October 2025 *ACERBO (PRC): CON LA MANOVRA PIU’ ARMI E PIU’ FORNERO*
La polemica a scoppio ritardato con Landini probabilmente serviva a
distrarre dai contenuti inaccettabili della manovrina del governo Meloni,
scritta durante gli esercizi di genuflessione ai poteri forti a cui ci
hanno abituato i finti sovranisti. Dopo anni di promesse altisonanti di FdI
e Lega, l’unica spesa che aumenta in maniera consistente è quella per gli
armamenti obbedendo agli ordini di Trump e della NATO e condividendone in
pieno l’orizzonte politico guerrafondaio. Continua l’austerità con i tagli
alla spesa e l’ulteriore innalzamento dell’età pensionabile, perché bisogna
fare i compiti, altrimenti si arrabbia la Commissione Europea di Ursula von
der Leyen. Di conseguenza la sanità rimane sottofinanziata e non si tocca
neanche la grande marchetta ai privati perché altrimenti potrebbero far
mancare il sostegno. Niente tasse sugli extraprofitti perché lo ordina la
famiglia Berlusconi, insieme a quei pochi che continuano ad avvantaggiarsi
della crisi. Non si introduce una patrimoniale, almeno a partire dai due
milioni di imponibile, né si fanno pagare aliquote più alte ai ricchi
perché loro sono gli unici italiani che contano per la destra. E infatti
per chi non arriva alla fine del mese non sono previste misure per il
recupero del potere d’acquisto perso in questi anni se non l’elemosina di
20 euro ai pensionati al minimo.
La destra sta dimostrando la sua natura classista e l’incapacità di
affrontare i problemi del paese. Meloni e Salvini meritano solo pernacchie.
Diventa sempre più urgente e necessaria una forte opposizione politica e
sociale, ampia e plurale, in grado di imporre una svolta e indicare una via
d’uscita. Una grande partecipazione alla manifestazione nazionale del 25
ottobre convocata dalla Cgil a Roma è una prima scadenza fondamentale per
dire no alla manovrina fondata sul riarmo. Lavoriamo perché contro questo
governo, come per il genocidio a Gaza, si riesca a bloccare l’intero Paese
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione
Comunista