
“Tutti i cittadini si sono resi conto che con l’aumento dell’inflazione c’è stato un fisiologico adeguamento al rialzo dei tassi di interesse attivi, quelli sui mutui, ma non di quelli passivi, cioè quelli corrisposti ai risparmiatori che depositano i loro risparmi, che invece sono rimasti allo zero virgola. Quindi che lo Stato intervenga, in un contesto complesso come quello attuale, chiedendo un contributo alle banche per correggere un fallimento del mercato non è una cosa fuori dal mondo”, ha dichiarato il Responsabile Economia della Lega, On. Alberto Bagnai, a ‘Sky Economia’.
“La ricostruzione secondo la quale senza le risorse del PNRR saremmo in recessione – aggiunge Bagnai – appartiene alla categoria dei controfattuali fantastici: noi abbiamo una richiesta fortissima per i titoli di Stato italiani e quindi se non avessimo fatto debito europeo avremmo fatto debito italiano, che a tassi di interesse vantaggiosi ci sarebbe anche convenuto considerando che ad oggi non abbiano ancora dati trasparenti sul costo per interessi del debito contratto dalla Commissione europea per finanziare il PNRR”.