
Il Ministero delle risorse naturali e dell’ambiente russo ha annunciato un significativo incremento delle riserve d’argento del Paese, prevedendo un aumento di oltre 4.000 tonnellate nel 2025.
Secondo una dichiarazione del Ministero, l’incremento stimato per il 2025 è di 4.140 tonnellate. Questo dato si inserisce in un trend positivo degli ultimi cinque anni, durante i quali la crescita delle riserve (14.310 tonnellate) ha già superato l’argento estratto (12.140 tonnellate). Solo alla fine dell’anno precedente, le risorse minerarie d’argento erano aumentate di 3.170 tonnellate.
Nuove scoperte e investimenti
L’aumento è attribuibile a importanti scoperte e alla rivalutazione di giacimenti esistenti. Tra le maggiori novità del 2025 spicca il giacimento di Unkur nel Territorio del Trans-Bajkal, che, oltre a quasi 700 tonnellate di riserve in bilancio e 295,7 tonnellate fuori bilancio di argento, contiene anche 94.300 tonnellate di rame.
Altri contributi significativi provengono dall’ulteriore esplorazione del giacimento di Noyon-Tologoy (+1.770 tonnellate) e dalla rivalutazione di Peschanka (+1.290 tonnellate).
A sostegno di questa espansione, le imprese minerarie prevedono di incrementare notevolmente gli investimenti in esplorazione. La spesa per l’esplorazione mineraria dell’argento nel 2025 è prevista in aumento a 36,2 miliardi di rubli (454 milioni di dollari), rispetto ai 29 miliardi di rubli (364 milioni di dollari) dell’anno precedente e ai 20,4 miliardi di rubli (256 milioni di dollari) nel 2023. Inoltre, il bilancio federale ha stanziato 2,3 miliardi di rubli (29 milioni di dollari) negli ultimi tre anni per progetti di esplorazione geologica nelle fasi iniziali.