(AGENPARL) – Thu 16 October 2025 Ho fatto una cosa che non pensavo sarebbe stata così bella: ho parlato di politica a un gruppo di ragazzi in parrocchia, tutti sotto i 18, quindi ancora senza scheda elettorale in mano. Il parroco, amico da sempre, mi ha chiesto di dire qualcosa sull’astensione. Tema tosto, ma ieri sera mentre mi preparavo all’incontro ho incrociato sulla mia scrivania Burke (sì, Edmund Burke, mica il vicino di casa, lui si chiama Valter [😀] ): Società Naturale -Società Artificiale. E da lì ho provato a costruire un ragionamento … e non è andata male … spero [🙏]
Ovviamente è arrivata la domanda che spunta sempre: “La Politica è inutile …tanto i politici sono tutti uguali, no?” E lì ho tirato fuori il Torrente (anche quello rivisto ieri sera, manuale di diritto, non il fiume [📖] ) e abbiamo parlato di Ordinamento Giuridico, Comunità Politica, e di come la politica sia un’organizzazione, non solo una faccia in TV.
Non è stato facile, ma per un’ora quei venti ragazzi (quota rosa rispettata) sono rimasti lì, attenti. Mi sono rivisto io, ragazzino, nella sezione di partito, quando ascoltavo “quello con i capelli bianchi” e non capivo tutto, ma qualcosa mi restava dentro.
Spero di aver lasciato almeno un semino di curiosità verso la Politica.
Poi, come da tradizione, la serata è scivolata dolcemente, anzi, caloricamente, verso il vero momento di aggregazione: pizzette, patatine, coca cola e aranciata. Le dita unte, le briciole ovunque …diciamo che la dieta ha chiesto asilo politico… e l’ho dovuto concedere, non si può mai negare a chi ne ha veramente bisogno.
Per me la Politica è una forma di impegno civile: non è solo “fare carriera” o “vincere le elezioni”, ma anche prendersi cura della propria comunità, del proprio territorio, del futuro.
𝐏.𝐒. 𝐍𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐫𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐜’𝐞𝐫𝐚 𝐮𝐧 𝐂𝐫𝐨𝐜𝐢𝐟𝐢𝐬𝐬𝐨. 𝐍𝐨𝐧 𝐦𝐢 𝐡𝐚 𝐢𝐧𝐟𝐚𝐬𝐭𝐢𝐝𝐢𝐭𝐨, 𝐚𝐧𝐳𝐢: 𝐦𝐢 𝐡𝐚 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐥𝐨 𝐥𝐢̀. 𝐈𝐧 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐞𝐫𝐨 𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐞, 𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐞̀ 𝐂𝐚𝐬𝐚 𝐒𝐮𝐚. 𝐄 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀, 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐝𝐢 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞, 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐦𝐢 𝐞̀ 𝐬𝐞𝐦𝐛𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭’𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨.