
(AGENPARL) – Thu 16 October 2025 Confabitare, associazione proprietari immobiliari, esprime grande soddisfazione per la decisione del Governo di prorogare al 2026 i principali bonus edilizi, accogliendo le richieste avanzate dall’associazione a sostegno dei proprietari immobiliari e del settore edilizio. “Il Governo ha colto le nostre istanze – dichiara il presidente nazionale di Confabitare, Alberto Zanni – prorogando al 2026 le agevolazioni fiscali che permettono di continuare a investire sulla casa e a sostenere la ripresa dell’edilizia. È una scelta che serve a dare stabilità all’economia e a sostenere un settore che aiuta il Paese.”
Le misure confermate includono la detrazione fiscale al 50% per gli interventi di ristrutturazione sulla prima casa e la detrazione al 36% per le altre abitazioni. È inoltre prevista la conferma dell’ecobonus per l’efficientamento energetico, con aliquote e modalità invariate, e il tetto di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare che resta valido anche nel 2026.
La proroga risponde alla necessità di mantenere un equilibrio fra stimolo fiscale e sostenibilità della spesa pubblica, evitando il crollo di un comparto che, dopo la stagione del Superbonus, ha mostrato chiari segnali di rallentamento. Ogni euro di incentivo relativo alle detrazioni prorogate genera circa 1,6 euro di PIL aggiuntivo, grazie al coinvolgimento della filiera edilizia, dell’indotto energetico e dei servizi tecnici.
Dal punto di vista urbanistico, la proroga contribuisce anche alla riqualificazione diffusa del patrimonio edilizio esistente, evitando nuovo consumo di suolo e incentivando il miglioramento energetico e sismico degli edifici già costruiti.
“La misura agisce come correttivo intelligente – commenta Zanni – sostiene la domanda senza alterare i prezzi di mercato e stimola la regolarizzazione del lavoro nel settore. La presenza delle detrazioni ha ridotto significativamente i pagamenti in nero, poiché i proprietari richiedono le fatture per poter accedere ai benefici fiscali.”
“Rimane però aperta – dice Zanni, in conclusione – la questione della strutturalità della misura. Ogni anno, la necessità di confermare le proroghe genera incertezza: molte famiglie e imprese sospendono lavori in attesa di capire se l’incentivo sarà mantenuto. Rendere questi bonus permanenti, con un quadro stabile di regole e aliquote, sarebbe la naturale evoluzione di una politica che può funzionare meglio.”
Per Confabitare, la legge di bilancio 2026 segna un ritorno alla normalità dopo l’eccezionalità del Superbonus e si dimostra una misura di buon senso, tecnicamente solida, anche se alcune agevolazioni restano ancora in attesa di conferma definitiva: il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che al momento risulta valido solo fino al 31 dicembre 2025, e il bonus mobili ed elettrodomestici, la cui proroga non compare nella bozza ufficiale della legge di bilancio.