
(AGENPARL) – Thu 16 October 2025 (ACON) Trieste, 16 ott – La consigliera regionale Simona
Liguori (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) ha presentato
un’interrogazione a risposta scritta per chiedere chiarimenti
all’assessore regionale alla Sanit? in merito a un episodio
segnalato nei giorni scorsi dal Messaggero Veneto, che mette in
luce le criticit? ancora presenti nel sistema delle liste
d’attesa e nei percorsi di tutela dei cittadini.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, una donna di 67 anni,
residente nell’area di competenza dell’Azienda sanitaria
universitaria Friuli Centrale (Asufc), non avrebbe potuto
eseguire nei tempi previsti un esame elettromiografico con
priorit? “breve”, nonostante la prenotazione tramite il Centro
unico di prenotazione (Cup). La paziente, affetta da una sospetta
lesione acuta del sistema nervoso neuromuscolare, si ? quindi
vista costretta a richiedere ad Asufc l’autorizzazione a
effettuare la prestazione in libera professione con conseguente
rimborso da parte dell’Azienda al netto del ticket.
Tuttavia, l’Azienda avrebbe risposto riconoscendo le difficolt?
organizzative ma senza autorizzare la prestazione in libera
professione, affermando di “dispiacersi per il disagio” e
auspicando un futuro contatto con la paziente.
“Episodi come questo – dichiara Liguori – dimostrano quanto
ancora sia fragile il sistema delle garanzie per i cittadini. Se
i percorsi di tutela rischiano di trasformarsi in un atto
puramente formale le persone si sentono sole di fronte alle
necessit? in cui si trovano”.
Nell’interrogazione, la consigliera chiede alla Giunta regionale
di spiegare per quale motivo, pur riconoscendo il disguido e
l’inserimento della paziente nel percorso di tutela, Asufc non
abbia autorizzato l’esecuzione dell’esame in libera professione
con relativo rimborso, come previsto dalla normativa vigente.
“Non possiamo rassegnarci all’idea che le liste d’attesa
diventino un destino inevitabile – aggiunge Liguori -. La Regione
deve garantire che i diritti dei cittadini siano realmente
esigibili, non solo riconosciuti sulla carta”.
ACON/COM/fa
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