
(AGENPARL) – Wed 15 October 2025 15 Ottobre 2025
UE: COLDIRETTI, ITALIA BOCCIA TAGLI A WELFARE E AGRICOLTURA PER FINANZIARE ARMI
Il rapporto Coldiretti/Censis indica una maggioranza netta del 76% di contrari: la deriva tecnocratica dell’Unione delude i cittadini
No alle ipotesi di taglio dei fondi ad agricoltura e welfare per finanziare spese militari. Lo afferma il 76% dei cittadini, con una netta maggioranza trasversale a gruppi sociali e territori, secondo l’indagine Coldiretti/Censis presentato in occasione del XXIII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato da Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti.
In Italia è sempre più diffuso un senso di distanza dalle decisioni politiche dell’Unione Europea: lo prova il 70%. Gli italiani hanno maturato la convinzione che si sia affermato un primato tecnocratico distante dalle realtà produttive e lavorative, alimentando la sensazione di un progressivo svuotamento della democrazia e rendendo più difficile accordare fiducia a questo modello istituzionale.
Un sentiment negativo che si estende anche all’operato della Commissione Von der Leyen nel caso dei dazi Usa, dove l’approccio alla trattativa è stato giudicato troppo amichevole, penalizzando di fatto aziende e comunità italiane e degli altri Paesi Ue. Dai dati emerge che gli italiani percepiscono la tecnocrazia Ue come generatrice di una sovrapproduzione di norme interne, costose e burocratiche, ma troppo molle all’esterno nel difendere gli interessi economici e sociali europei. “Un processo che rischia di trasformare l’Unione da spazio di cooperazione, pace e democrazia in una struttura tecnocratica e autoreferenziale, dove le scelte vengono imposte dall’alto, svuotando il ruolo dei cittadini e dei parlamenti nazionali – ha denunciato il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo –. Per evitarlo, occorre riconnettere l’Europa ai valori originari – sviluppo, agricoltura, welfare e partecipazione – restituendo centralità alle regole democratiche e alla sovranità popolare.”