
(AGENPARL) – Wed 15 October 2025 (ACON) Trieste, 15 ott – “Nell’ultima seduta del Consiglio
regionale ? stato approvato, quasi all’unanimit?, il mio
emendamento che prevede un contributo a favore del Comune di
Gorizia per la realizzazione di una pubblicazione aggiornata e
completa dedicata alla ‘Gorizia ebraica’, sulla quale mi ero
preventivamente confrontato con il sindaco Ziberna e l’assessora
Artico”, ricorda in una nota Enrico Bullian, consigliere
regionale del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg.
“Un intervento di modesta entit? (15mila euro), ma di forte
significato: rafforzare la memoria, onorare l’identit? storica
della citt? e tracciare un monito per il futuro.
Il patrimonio da valorizzare ?, infatti, quello della ‘Gorizia
ebraica’, a partire dalla sinagoga e dal ghetto, fino alla casa
di Ascoli, il giardino Bruno Farber, le pietre d’inciampo, il
cimitero ebraico di Valdirose e le opere di Carlo Michelstaedter,
figura di rilievo nel panorama culturale e sociale di fine
Ottocento-inizio Novecento”.
“La sinagoga di Gorizia, ad esempio – si legge ancora nel
comunicato – fu costruita nel 1756 all’interno dell’antico ghetto
ebraico cittadino. Rimase attiva fino al 1969, anno in cui la
comunit? israelitica fu accorpata a quella di Trieste, iniziando
un lungo periodo di abbandono. Solo nel 1984 il Comune di Gorizia
avvi? un importante restauro, dopo l’unico precedente intervento
di manutenzione del 1894 a cura dell’ingegnere Emilio Luzzato.
Sebbene il complesso architettonico non sia attualmente adibito
al culto in modo regolare, esso ? stato riaperto a visite
pubbliche a partire dal 1? luglio 2025, con gestione diretta da
parte del Comune di Gorizia”.
“Al piano terra, infatti, sono attivi i lavori per
l’aggiornamento e il riallestimento del Museo della Gerusalemme
sull’Isonzo, istituito in forma permanente dal 1998, oltre a una
raccolta delle opere pittoriche dello stesso Michelstaedter.
Questi luoghi e queste testimonianze fanno eco a quella che ? la
vera essenza di Gorizia: una citt? caratterizzata da pluralismo
identitario e culturale, di cui la comunit? ebraica ? parte.
Inoltre, lo studio e la valorizzazione di questa realt? possono
avere un ruolo sostanziale nel ricordare anche le tragedie del
Novecento, in particolare la Shoah, e porsi come strumenti di
memoria storica, oltre a formare – con consapevolezza e valore
culturale – una coscienza collettiva di contrasto a ogni forma di
antisemitismo e intolleranza, che purtroppo registriamo in
costante aumento dopo il 7 ottobre 2023. Credo vada anche in
questa direzione il segnale che ha voluto dare il Consiglio
regionale approvando l’emendamento”, conclude Bullian.
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