(AGENPARL) - Roma, 14 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 14 October 2025 RELAZIONE CNEL SUI SERVIZI PUBBLICI 2025
14 ottobre 2025
INTERVENTO DEL PRESIDENTE RENATO BRUNETTA
Presentata oggi a Villa Lubin la Relazione annuale del CNEL sui livelli e la qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini. Il rapporto viene predisposto e inviato al Parlamento e al Governo ai sensi della legge 936/1986. Ecco i principali passaggi dell’intervento del presidente Renato Brunetta.
SERVIZI PUBBLICI: BRUNETTA, SEGNALI DI MIGLIORAMENTO MA ANCORA UN QUADRO DI LUCI E OMBRE
“La Pubblica Amministrazione italiana mostra segnali di miglioramento: cresce la consistenza del personale, aumentano gli investimenti in formazione e competenze, si amplia l’uso delle infrastrutture digitali e si moltiplicano le esperienze di innovazione organizzativa. Anche sul fronte dei pagamenti, le amministrazioni locali mostrano progressi rilevanti. Tuttavia, il quadro resta a luci e ombre. Permangono ampi divari territoriali, soprattutto tra Nord e Sud, in settori cruciali come i servizi sociali, l’assistenza all’infanzia e la gestione dei rifiuti. La spesa pro-capite cresce, ma non sempre si traduce in un effettivo miglioramento della qualità percepita dai cittadini”. Così il presidente del CNEL Renato Brunetta intervenendo alla presentazione della Relazione sui servizi pubblici 2025.
UNA PA CHE STA IMPARANDO A MISURARE SÉ STESSA IN MODO PIÙ MATURO
“Se da un lato il Paese avanza sul fronte della digitalizzazione e dell’economia circolare, dall’altro – ha aggiunto Brunetta – restano criticità significative negli ambiti ambientali e istituzionali: gestione dell’acqua, consumo di suolo, sovraffollamento carcerario e durata dei procedimenti civili. Nel complesso, l’Italia e i suoi territori non hanno ancora compiuto passi avanti decisivi verso gli obiettivi dell’Agenda 2030, anche se la consapevolezza e l’impegno delle amministrazioni appaiono in crescita. Ciò che emerge è un sistema pubblico che sta imparando a misurare sé stesso in modo più maturo, spostando lo sguardo dai risultati immediati agli effetti di lungo periodo”.
PA PRESIDIO DI COESIONE E SOSTENIBILITÀ
“In un contesto globale – ha affermato il presidente del CNEL – segnato da grandi incertezze, la PA è chiamata a essere non soltanto un erogatore di servizi, ma un costruttore di futuro, un presidio di coesione, sostenibilità e fiducia. Per questo la Relazione sui servizi pubblici che ogni anno il CNEL redige e invia a Parlamento e Governo non va visto solo come un documento tecnico, ma come uno strumento di democrazia sostanziale: un momento di trasparenza, di valutazione e di ascolto. È la rappresentazione concreta di una PA che osserva sé stessa, che misura i propri risultati e l’impatto sulla vita dei cittadini, delle imprese e delle comunità. La Relazione 2025 si muove in piena continuità con quella dell’anno scorso e sposta il focus dalla mera misurazione degli output alla valutazione degli outcome, ossia degli effetti reali delle politiche pubbliche sul benessere collettivo”.
TRASPARENZA E ACCOUNTABILITY SONO I PILASTRI DI UNA BUONA GOVERNANCE
“La trasparenza e l’accountability sono i pilastri di una buona governance. La responsabilità di redigere la Relazione sui servizi della PA è stata affidata al CNEL dalla legge n. 15 del 2009, una legge di riforma della pubblica amministrazione, proprio per garantire una valutazione indipendente, trasparente e imparziale dell’azione pubblica. Da allora, e con particolare slancio negli ultimi anni, il CNEL ha consolidato il proprio ruolo di ponte istituzionale tra cittadini, imprese e amministrazioni, mantenendo una visione di lungo periodo, coerente con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. La Relazione 2025 conferma questa impostazione metodologica, con tre linee di continuità fondamentali: la misurazione dell’impatto, la centralità della sostenibilità come criterio di valutazione, il coinvolgimento delle parti sociali e dei corpi intermedi”.
FONDAMENTALE LA MISURAZIONE DEL VALORE PUBBLICO GENERATO
“La valutazione della performance della PA viene intesa sempre più come misurazione del valore pubblico generato. Non si tratta più soltanto di verificare l’efficienza di un servizio, ma di comprendere il suo contributo reale nel concorrere al benessere della collettività. In questa chiave, l’Agenda ONU 2030 e i suoi 17 obiettivi diventano il quadro di riferimento sistemico per ogni politica pubblica. L’attenzione si concentra sugli effetti concreti: riduzione delle disuguaglianze, inclusione, equità di genere, salute, istruzione, ambiente”.
UNA PA SEMPRE PIÙ ORIENTATA ALLA SOSTENIBILITÀ INTEGRATA
“Quest’anno abbiamo voluto introdurre, nella realizzazione della Relazione sui servizi pubblici, un criterio di rotazione tra i settori analizzati. Per la prima volta la relazione si è concentrata sulla transizione verso modelli di economia circolare, la creazione di ambienti favorevoli all’imprenditoria e all’innovazione e sullo sviluppo di percorsi comuni per far fronte ai cambiamenti climatici. È una scelta che riflette la volontà di integrare la dimensione economica con quella ambientale e sociale, delineando una Pubblica Amministrazione sempre più orientata alla sostenibilità integrata”.