
(AGENPARL) – Tue 14 October 2025 *Gioco d’azzardo: presidente Proietti, “l’Umbria in prima linea per
contrasto e prevenzione, necessario rafforzare l’integrazione tra sociale e
sanitario”*
(aun) – Perugia 14 ott. 025 – Si è svolto il 13 ottobre, alla Scuola Umbra
di Amministrazione Pubblica, il convegno “Oltre l’Azzardo: politiche, dati
e territori in movimento”, dedicato ai risultati e alle nuove prospettive
delle strategie regionali e locali di contrasto al gioco d’azzardo.
L’incontro, organizzato dalla Regione Umbria, in collaborazione con
Federsanità ANCI Umbria e la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, ha
riunito rappresentanti delle istituzioni centrali, esperti nazionali e
responsabili delle programmazioni regionali per fare il punto
sull’evoluzione di questo fenomeno e sui cambiamenti normativi in corso, ed
individuare le strategie più efficaci di prevenzione e cura del gioco
d’azzardo patologico. Un elemento distintivo dell’esperienza umbra è stata
la concreta integrazione tra ambito sociale e sanitario, riconosciuta come
fondamentale per affrontare un fenomeno complesso che produce gravi
ricadute psicologiche, sociali ed economiche.
“Il gioco d’azzardo rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria e
sociale che richiede risposte concrete e integrate” ha dichiarato la
Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti. “In Italia la somma
consumata nel gioco è passata da 96 miliardi di euro nel 2016 a 157
miliardi nel 2024, con un preoccupante incremento del gioco online. Siamo
in una fase di profondi cambiamenti”, ha proseguito Proietti. “Il nuovo
quadro normativo nazionale, con il riordino del settore dei giochi e la
trasformazione del fondo dedicato, ci chiama a ripensare le nostre
strategie attraverso la programmazione del nuovo Piano sociosanitario
regionale. La Regione Umbria ha contribuito attivamente, insieme alle altre
amministrazioni regionali, al dialogo con il Ministero della Salute per
convergere verso un’azione davvero integrata, dal livello nazionale a
quello locale. I dati riportati durante il convegno, che documentano una
diminuzione dei giocatori nella nostra Regione, costituiscono un segnale
incoraggiante. Continueremo a investire su questa strada, coinvolgendo
tutti gli attori della nostra comunità regionale per tutelare la salute dei
cittadini umbri, in particolare i più vulnerabili”.
L’evento è stato aperto da Joseph Flagiello, Amministratore della Scuola
Umbra di Amministrazione Pubblica. Tra i relatori della mattinata,
coordinati da Enrica Ricci, Dirigente Vicario del Servizio programmazione
sanitaria della Regione Umbria, sono intervenuti Giovanni Leonardi, Capo
del Dipartimento della salute umana del Ministero della Salute, ed
Elisabetta Simeoni del Dipartimento contro la droga e le altre dipendenze
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che hanno illustrato il quadro
in evoluzione dei provvedimenti delle istituzioni centrali. Massimo Fabi,
Assessore Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle
Regioni e Assessore alle Politiche per la Salute della Regione
Emilia-Romagna, ha sottolineato il valore della sinergia tra le Regioni e,
tra le disposizioni introdotte con leggi regionali, l’importanza
dell’obbligo di distanziamento degli esercizi dai luoghi sensibili, mentre
Sabrina Molinaro del Laboratorio di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi
Sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR ha presentato i dati
nazionali e regionali evidenziando l’incremento delle risorse economiche
investite dai cittadini in corrispondenza con i periodici ampliamenti
concessi per legge all’offerta di giochi d’azzardo. Hanno inoltre
contribuito ai lavori Maurizio Fiasco, Sociologo e Presidente di ALEA, che
ha mostrato sulla base di dati che la raccolta economica è dovuta in parte
significativa ai giocatori patologici, inoltre Maurizio Avanzi,
Responsabile Prevenzione e cura DGA dell’AUSL Piacenza, che riguardo alle
più efficaci modalità di trattamento del disturbo da gioco d’azzardo ha
evidenziato l’importanza delle misure di autoesclusione dal gioco, e
Fabrizio d’Alba, Presidente Federsanità Anci Nazionale e Direttore Generale
del Policlinico Umberto I di Roma, che ha sottolineato il ruolo centrale
del territorio.
Niccolò Persiani dell’Università di Firenze ha illustrato il passaggio dal
fondo nazionale per il Gioco d’Azzardo Patologico al nuovo fondo
Dipendenze, che garantisce maggiori risorse e una migliore gestibilità,
avendo recepito le proposte delle Regioni. A conclusione della mattinata,
una Tavola rotonda a cui hanno partecipato referenti delle Regioni
Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo e Puglia, che
hanno riportato gli elementi salienti dei propri piani regionali.
Nel pomeriggio, introdotti da Salvatore Macrì, Dirigente del Servizio
salute umana, animale e dell’ecosistema One Health della Regione Umbria, i
lavori si sono concentrati sull’esperienza regionale.
Daniele Benedetti, Direttore di Federsanità Anci Umbria, insieme ad Angela
Bravi della Regione Umbria, hanno presentato il Piano regionale dal 2016 ad
oggi, mentre Elisa Marceddu del CERSAG dell’USL Umbria2, Andrea Salvini
dell’Università di Pisa e Andrea Filippo Ravenda dell’Università di Torino
hanno illustrato gli elementi salienti emersi dalla valutazione delle
programmazioni precedenti, mettendo in evidenza l’importanza del lavoro in
rete. La giornata si è conclusa con un momento di lavoro collettivo
dedicato alla nuova programmazione regionale, introdotto da Luciano Bondi,
Responsabile del Servizio aziendale Alcologia Disturbo da Gioco d’azzardo
dell’USL Umbria1, e coordinato da Giada Fioretti e Elisa Marceddu, del
CERSAG USL Umbria 2, e con le conclusioni affidate a Daniela Donetti,
Direttore Salute e Welfare della Regione Umbria.