
(AGENPARL) – Tue 14 October 2025 Ambiente, Mongiello: in Basilicata il primo studio di telemetria satellitare
Nel cuore della Basilicata, all’interno del Parco Regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, ha preso vita il primo studio di telemetria satellitare sulla Cicogna nera (Ciconia nigra) mai realizzato in Italia. Un importante progetto, avviato nel 2020 con finanziamento dell’Ufficio Parchi della Regione Basilicata per un valore di 36.500 euro, rappresenta il coronamento di oltre 15 anni di impegno del Parco nello studio, monitoraggio e tutela di questa specie rara e minacciata.
I dati del progetto sono stati presentati oggi in una conferenza stampa dall’assessore regionale all’Ambiente, Laura Mongiello, insieme al presidente del Parco, Vincenzo Grippo, e al direttore Marco De Lorenzo, che ha descritto le fasi dello studio.
La Cicogna nera ha iniziato a nidificare regolarmente nel territorio del Parco già a partire dal 2000. Grazie ai dati raccolti in oltre un decennio, è stato possibile pianificare un’attività di monitoraggio ancora più ambiziosa: dotare giovani cicogne nate nel territorio del Parco, di trasmittenti satellitari, così da seguirne i movimenti anche durante le lunghe migrazioni verso l’Africa. Nel Comune di Oliveto Lucano (MT), grazie alla webcam installata sul nido, è stato possibile seguire in diretta tutte le fasi della nidificazione. Quest’anno la coppia di cicogne nere è tornata a fine febbraio, ha ricostruito e difeso il nido da altre cicogne e ad aprile, ha deposto tre uova. Dopo 32-34 giorni di cova che hanno visto alternarsi i due adulti, sono nati tre pulli: Cipriana, Maria e Giuliana.
Il 1° luglio 2025, il team di esperti del Parco, con la collaborazione dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ha realizzato la fase più delicata del progetto: il marcaggio e l’applicazione dei trasmettitori satellitari sui tre giovani esemplari di Cicogna nera. A fine luglio, hanno spiccato il loro primo volo: prima brevi spostamenti nei dintorni del nido, poi voli più lunghi fino al fiume Basento. Infine, dopo circa un mese, hanno abbandonato definitivamente il nido.