
(AGENPARL) – Mon 13 October 2025 UNA RETE CARBURANTI DIVERSA È POSSIBILE?
Opportunità e sfide per un piano carburanti moderno, efficiente e inclusivo
Arianna Cappelli
Rapporti con Istituzioni ed Enti locali
Roma, 13 ottobre 2025
Casa delle tecnologie emergenti
PREMESSA E SINTESI DELLO STUDIO
• Lo studio si propone come strumento di conoscenza e confronto con le Istituzioni, gli operatori e i diversi stakeholder, al fine
di valutare possibili nuovi interventi, nazionali e territoriali, pubblici e privati, per promuovere la razionalizzazione,
modernizzazione e decarbonizzazione della rete
• Lo studio si basa sull’elaborazione di statistiche che mettono in relazione banche dati ufficiali (e.g. Anagrafe Carburanti,
Osservaprezzi, Dati ACI1) con analisi elaborate dal Centro Studi UNEM
• Rispetto alla media europea, la rete italiana di distribuzione carburanti presenta un elevato numero di impianti (es. 22.187
vs 11.166 media di UK, Francia, Germania e Spagna), spesso di piccole dimensioni, con attività non-oil poco sviluppate e un
erogato medio molto inferiore (es. 1.370 m3 vs 3.480 m3 dei Big Four europei)
• Nei prossimi anni, i carburanti venduti sulla rete si ridurranno per l’aumento dell’efficienza dei veicoli e per lo sviluppo delle
motorizzazioni elettriche, con una conseguente ulteriore contrazione degli erogati
• Necessario promuovere una rete moderna, in un contesto di neutralità e pluralità tecnologica, con un servizio sempre più
efficiente e decarbonizzato attraverso la diffusione di una molteplicità di prodotti a zero e a basse emissioni, come i
biocarburanti, gli e-fuels, l’idrogeno e la ricarica elettrica
Roma, 13 ottobre 2025
Casa delle tecnologie emergenti
ANALISI DELLA RETE CARBURANTI NAZIONALE
Erogato medio pp.vv. per marchio
FENOMENI VERIFICATISI SULLA RETE
NEGLI ULTIMI ANNI
(2022, m3)
7.860
Non tutte le Regioni si sono adeguate alle disposizioni del
d.lgs. di recepimento della DAFI, non superate dall’AFIR,
e molti Comuni non hanno dato seguito alle norme per la
razionalizzazione della rete
1.442
Numero PP.VV.
Trasformazione di impianti esistenti in impianti automat
2.550
1.412
Compagnie No-logo senza
petrolifere
15.452
6.595
No-logo di
punta
No-logo più No-logo meno
efficienti
efficienti
1.550
4.401
Freno, soprattutto all’interno dei centri abitati,
all’auspicata ristrutturazione totale dei PV più obsoleti
Diffusione di fenomeni di illegalità sulla rete
Fonte: Stime Unem
Roma, 13 ottobre 2025
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ANALISI DELLA RETE CARBURANTI NAZIONALE
Ripartizione stimata degli impianti per fasce di erogato (mc) al 2030
Ripartizione stimata degli impianti per fasce di erogato (mc)
400-699
Circa il 20% dei PV eroga meno di 400.000 lt/anno
di prodotto, con ricavi lordi stimati tra i 15.000 e i
30.000 € l’anno per il gestore (considerando una
forchetta tra i 5 e i 10 cents/lt di margine lordo su
un erogato medio di 300 klt)
Roma, 13 ottobre 2025
>5000
Fonte: Stime Unem
Con l’attuale rete di vendita 1/3 degli impianti
erogherà meno di 400.000 lt/al 2030, un volume
evidentemente incompatibile per poter garantire
una pur minima profittabilità economica
Casa delle tecnologie emergenti
ANALISI DELLA RETE CARBURANTI NAZIONALE
1.594 m3
Totale
impianti
22.187
1.225 m3
935 m3
1.702 m3
EROGATO
NAZIONALE MEDIO
1.370 mc
1.610 m3
1.208 m3
1.559 m3
1.474 m3
EROGATO ROMA:
1.512 (+15%)
1.090 m3
Tot. impianti Lazio:
2.179
– 2^ Regione per n. p.v.
– 9^ per erogato medio
EROGATO MILANO:
2.080 (+22%)
1.149 m3
1.391 m3
1.009 m3
1.317 m3
impianti con
colonnine di
Impianti LNG in ricarica
esercizioattive
(stradali e autostradali)
1.405
impianti LNG
impianti CNG
in esercizio
in esercizio
4.640
EROGATO TORINO:
1.370 (+13%)
EROGATO NAPOLI:
1.183 (+3%)
Erogato medio sopra la media nazionale (1.370 mc)
Attualmente il 23% degli impianti
associati ad Unem eroga HVO.
Dato in continua crescita
Di cui
10 nel
Lazio
impianti GPL
in esercizio
Di cui 85
nel Lazio
Di cui
452 nel
Lazio
1.196 m3
Erogato medio sostanzialmente in linea con la media nazionale
Erogato medio sotto la media nazionale
Fonte: Stime Unem, Motus-E e Federmetano
Roma, 13 ottobre 2025
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LA RETE CARBURANTI NEL COMUNE DI ROMA
37 impianti
erogano
biometano
impianti
erogano
25 impianti
con servizi di
ricarica
elettrica
Da 1 a 3
infrastrutture di
ricarica per
impianto (da 2 a 4
prese ognuna)
Roma, 13 ottobre 2025
Biocarburanti
NUMERO P.V.
TOTALE
NEL COMUNE DI
ROMA:
120.000
tonnellate
miscelate nei
prodotti fossili
nel 2024
Circa il 26%
degli impianti
associati a
UNEM eroga
HVO in purezza
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AREA ANALIZZATA NEL COMUNE DI ROMA
Circa il 22% degli
impianti associati
a Unem eroganti
6 dei 25 impianti
dotati di
infrastrutture di
ricarica elettrica
12 km
NUMERO DI IMPIANTI
OGGETTO DELL’ANALISI:
3 dei 37
impianti
eroganti
biometano
Roma, 13 ottobre 2025
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TIPOLOGIE DI IMPIANTI NELL’AREA ESAMINTA
Chiosco senza piazzale, integrato su marciapiede o bordo strada – Solo
rifornimento
Piccolo piazzale con copertura e piccolo chiosco –
Rifornimento, talvolta shop
Piazzale medio, piccolo / medio shop, nessun altro servizio aggiuntivo –
Rifornimento, shop
Roma, 13 ottobre 2025
Ampio piazzale, pensilina, shop, bar, officina o lavaggio – Rifornimento,
shop, altri servizi
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TIPOLOGIE DI IMPIANTI NELL’AREA ESAMINATA
Roma, 13 ottobre 2025
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CONFRONTO COMUNE DI ROMA E COMUNE DI MILANO
(dati Associate UNEM)
23% (R)
40% (M)
Biometano
3 (R)
11 (M)
Ricarica
elettrica
6 (R)
13 (M)
SUPERIFICIE
ALCUNE CONSIDERAZIONI
Area selezionata del Comune di Roma: 144 km2
Area del Comune di Milano: 181 km2
NUMERO P.V.
(Roma)
(Milano)
Roma, 13 ottobre 2025
Assunzione di base: il confronto è
basato sull’area designata del
Comune di Roma (RM) e sull’intero
territorio del Comune di Milano (MI)
Il Comune di Milano, negli anni, ha
condotto una importante opera di
razionalizzazione, sviluppo del TPL e
sharing mobility
La razionalizzazione del Comune
di Milano ha comportato un
miglioramento nel servizio offerto
dagli impianti rimasti attivi, con
ammodernamento e
potenziamento della rete
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CONFRONTO COMUNE DI ROMA E COMUNE DI MILANO
Confronto % tipologie di impianti carburanti
Tipologia 1
Tipologia 2
Comune di RM
Roma, 13 ottobre 2025
Tipologia 3
Tipologia 4
Comune di MI
37% (RM) vs 15% (MI) di piccoli chioschi con solo prodotti base, integrati su marciapiede o a bordo strada (tipologia 1)
• 71% (RM) vs 24% (MI) di impianti con spazi limitati per sviluppare attività integrative (tipologie 1 e 2)
• 29% (RM) vs 66% (MI) di impianti con spazi adeguati, dotati di shop e spesso di altri servizi (tipologie 3 e 4)
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RISCHI DI UNA CONVERSIONE NON GOVERNATA
Rischi in caso di
mancanza di adeguati
controlli e interventi
sulla rete
Senza le opportune
azioni di messa in
sicurezza, ripristino dei
luoghi, eventuale
bonifica
Roma, 13 ottobre 2025
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L’IMPORTANZA DI RAZIONALIZZARE E AMMODERNARE LA RETE
SICUREZZA
EFFICIENZA
SOSTENIBILITA’
COMPETITIVITA’
Chiudere gli impianti definiti incompatibili
per legge (allineamento normativo)
Ridurre la presenza di impianti obsoleti
o sottodimensionati consente di
concentrare l’offerta su strutture
moderne ed efficienti
Favorire l’introduzione di nuove
tecnologie e carburanti alternativi,
adeguando la rete alla transizione
energetica
La domanda di carburanti tradizionali è in
calo, mentre aumenta la diffusione di
HVO, elettrico, biometano e altri vettori
energetici
Chiudere o riconvertire gli impianti
vetusti e inefficienti in aree urbane
Impianti moderni ed efficienti per
offrire più prodotti e servizi, anche
legati alla sharing mobility e
migliorando la qualità complessiva per
gli utenti
Roma, 13 ottobre 2025
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CONCLUSIONI
• La rete di distribuzione carburanti italiana è inefficiente, con un numero eccessivo di punti
vendita a basso erogato
• La rete carburanti di Roma appare vetusta, parcellizzata e con una forte inerzia alla
modernizzazione
• Serve considerare un nuovo Piano Carburanti del Comune di Roma che, in armonia con il PGR e
il PUMS stimoli una razionalizzazione e trasformazione della rete di distribuzione dei servizi per
la mobilità
• Le Istituzioni, insieme agli operatori, hanno un ruolo centrale nel promuovere la ristrutturazione,
garantendo servizi all’utenza efficienti e innovativi e, al contempo, rendendo la rete più
sostenibile sotto il profilo ambientale e della sicurezza
Roma, 13 ottobre 2025
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