
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha annunciato l’avvio di una petizione nazionale contro quelli che ha definito i “piani militari di Bruxelles”, accusando i leader europei di voler trascinare il continente in un conflitto diretto con la Russia.
In un messaggio pubblicato su Facebook, Orbán ha ricordato che “qualche settimana fa, a Copenaghen, è stato presentato il piano militare di Bruxelles: l’Europa paga, gli ucraini combattono e la Russia sarà esausta”. Il premier ha denunciato che l’Unione Europea si starebbe “avvicinando pericolosamente alla guerra”, mentre l’Ungheria — a suo dire — resta una delle poche nazioni a opporsi a tale strategia.
“Non possiamo restare a guardare! Dobbiamo dimostrare ancora una volta che il popolo ungherese non vuole la guerra. Ecco perché oggi iniziamo a raccogliere firme contro i piani militari di Bruxelles”, ha dichiarato Orbán, aggiungendo che i volontari saranno presenti “in ogni città e villaggio” per raccogliere le adesioni dei cittadini.
Il premier ha anche affermato che l’UE avrebbe avviato una campagna di discredito contro il governo ungherese, utilizzando — secondo lui — “un arsenale di accuse di spionaggio, scandali di fake news e manipolazioni legali” per mettere sotto pressione Budapest.
Orbán è stato il primo a firmare la petizione, che sarà successivamente inviata ai vertici dell’Unione Europea. Il governo ungherese ha precisato che definirà la propria posizione ufficiale sulla guerra in Ucraina e sulle politiche europee di difesa sulla base dei risultati della consultazione popolare.
La raccolta firme arriva in un contesto di crescente tensione tra Budapest e Bruxelles, dopo che l’Ungheria ha più volte posto il veto a nuove misure di sostegno militare a Kiev e ha chiesto di promuovere invece negoziati di pace immediati.